Meum seu Foeniculum ursinum, Fenouille sauvage...
Riferimento: | S43445 |
Autore | Johann Wilhelm Weinmann |
Anno: | 1734 ca. |
Misure: | 210 x 325 mm |
Riferimento: | S43445 |
Autore | Johann Wilhelm Weinmann |
Anno: | 1734 ca. |
Misure: | 210 x 325 mm |
Descrizione
Stampa botanica dalla monumentale opera di Johann Wilhelm Weinmann Phytanthoza Iconographia, sive conspectus aliquot millium, tam indigenarum quam exoticarum, ex quatuor mundi partibus... plantarum, arborum, fruticum, florum, fructuum, fungorum, &c . pubblicata a Regensburg tra il 1734 e il 1745.
Mezzotinto con bella coloratura coeva, in ottimo stato di conservazione.
Johann Wilhelm Weinmann era un influente speziale, farmacista e botanico di Ratisbona (Regensburg), in Germania. Il suo background è evidente nella composizione e nello stile degli studi botanici in quest'opera, che sono allo stesso tempo scientifici o erboristici e meravigliosamente decorativi. Ha usato la tecnica del mezzatinto per ottenere sottili variazioni tonali di foglie e petali di fiori.
Molte delle superbe tavole di questo importante florilegio sono incise su disegni dell'eminente artista botanico Georg Dionysus Ehret, l'influenza dominante nell'arte botanica durante il XVIII secolo. Ehret nacque a Heidelberg, in Germania, e si formò come giardiniere. Divenne il protégé del Margravio di Baden-Durlach, che lo assunse per progettare i giardini della città e del palazzo a Karlsruhe e fare dipinti dei suoi fiori. Dopo aver lasciato l'impiego del Margravio, si trasferì a Ratisbona, dove incontrò Johann Wilhelm Weinmann, e fu ingaggiato per produrre i disegni che per la Phythanoza Iconographia.
Bibliografia:
Pritzel, Georg August. Thesaurus Literaturae Botanicae Omnium Gentium. Milan: 1950; Blunt, Wilfred, rev. by Stearn, William T. The Art of Botanical Illustration. Woodbridge, Suffolk, England: Antique Collectors Club, 1994. pp. 25, 154-55, 159-166, 181; Dunthorne, Gordon. Flower and Fruit Prints of the 18th and Early 19th Centuries. Their History, Makers and Uses, with a Catalogue Raisonne of the Works in Which They are Found. Washington, D.C.: Published by the Author, 1938.
Johann Wilhelm Weinmann (1683-1741)
Johann Wilhelm Weinmann, figlio del barbiere tedesco Matthias Cristiana Weinmann, nacque il 13 marzo del 1683 a Gardelegen (Germania). Non possediamo notizie certe circa i primi anni della sua vita; probabilmente, dopo aver ricevuto una formazione come farmacista ad Amburgo, si stabilì a Regensburg nel 1710, dove svolse il ruolo di assistente presso una farmacia locale. Qui Weinmann si distinse particolarmente, tanto che la sua fortuna crebbe così rapidamente da consentirgli nel 1712 di acquistare una farmacia. Nello stesso anno sposò la figlia di un commerciante di vini, Isabella Catharina Furst. Poco dopo il suo matrimonio, Weinmann fu impegnato con I farmacisti della città in una serie di controversie, nate dalla sua nomina a “Farmacista Ospedaliero”, ricevuta nel 1713, anno in cui la sua farmacia ebbe un ruolo fondamentale durante l’epidemia della peste. La lite, divenuta dirompente, fu sedata nel 1715 dal Consiglio Comunale. Questa vicenda non ebbe però ripercussioni negative sulla professione di Weinmann. Difatti, nel 1722, egli divenne un membro del Consiglio Cittadino e dal 1733 al 1740 ricoprì un ruolo eminente (“Stadt gerichtsbeisitzer”) all’interno di esso. Intanto, la sua impresa diveniva particolarmente fiorente, tanto da permettergli di coltivare la sua vocazione botanica. Così egli creò un piccolo giardino botanico a Regensburg e, nel 1723, pubblicò un breve lavoro intitolato Catalogus Alphabetico ordine exhibens Pharmaca. Ma l’opera che lo ha reso celebre è certamente la “Phytanthoza Iconographia, sive, Conspectus aliquota millium, tam indigenarum quam exoticarum, ex Quatuor mundi partibus ... plantarum, arborum, fruticum, florum, fructuum, fungorum, ...” (1737-1745). Questa opera è il più importante e prezioso compendio di studi di botanica del XVIII secolo. La Phytanthoza Iconographia è un progetto monumentale in otto volumi contenenti più di un migliaio di incisioni dipinte a mano, ritraenti una vasta gamma di fiori e piante provenienti “Ex Quatuor mundi partibus”. Weinmann ha prodotto una delle raccolte botaniche più complete e meglio rappresentate a noi note, spaziando dalle piante da giardino ai fiori (in particolare i tulipani), dalle piante tropicali a quelle del deserto, inserite in graziose pentole barocche, dalla frutta esotica alle erbe medicinali. Il risultato è una rara combinazione tra il tradizionale erbario e il libro di fiori che divenne popolare nel periodo barocco. La sua esperienza di speziale è evidente nella composizione e nello stile delle stampe, il cui fine è al tempo stesso artistico, come è evidente dall’uso delle sfumature di colore per rendere le sottili variazioni tonali delle foglie e dei petali dei fiori, e scientifico, come mostra la presenza dominante di erbe medicinali all’interno dell’opera. Weinmann produsse la Phytanthoza Iconographia con l’aiuto di alcuni dei più importanti incisori del suo tempo: Bartolomeo Seutter (1678-1754), Johann Ridinger (1698-1766) e Johann Jacob Haid (1704-1767). Il lavoro apparve in più uscite tra 1735 e il 1745; esso fu pubblicato da Seutter, che contribuì a finanzia re il progetto, da Ridinger, che si occupò del primo volume, e da Haid, che rielaborò i volumi più tardi. La Phytanthoza Iconographia fu pubblicata con testo in Latino e Tedesco; apparve poi un’edizione olandese pubblicata in quattro volumi nel 1736-1748.
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Johann Wilhelm Weinmann (1683-1741)
Johann Wilhelm Weinmann, figlio del barbiere tedesco Matthias Cristiana Weinmann, nacque il 13 marzo del 1683 a Gardelegen (Germania). Non possediamo notizie certe circa i primi anni della sua vita; probabilmente, dopo aver ricevuto una formazione come farmacista ad Amburgo, si stabilì a Regensburg nel 1710, dove svolse il ruolo di assistente presso una farmacia locale. Qui Weinmann si distinse particolarmente, tanto che la sua fortuna crebbe così rapidamente da consentirgli nel 1712 di acquistare una farmacia. Nello stesso anno sposò la figlia di un commerciante di vini, Isabella Catharina Furst. Poco dopo il suo matrimonio, Weinmann fu impegnato con I farmacisti della città in una serie di controversie, nate dalla sua nomina a “Farmacista Ospedaliero”, ricevuta nel 1713, anno in cui la sua farmacia ebbe un ruolo fondamentale durante l’epidemia della peste. La lite, divenuta dirompente, fu sedata nel 1715 dal Consiglio Comunale. Questa vicenda non ebbe però ripercussioni negative sulla professione di Weinmann. Difatti, nel 1722, egli divenne un membro del Consiglio Cittadino e dal 1733 al 1740 ricoprì un ruolo eminente (“Stadt gerichtsbeisitzer”) all’interno di esso. Intanto, la sua impresa diveniva particolarmente fiorente, tanto da permettergli di coltivare la sua vocazione botanica. Così egli creò un piccolo giardino botanico a Regensburg e, nel 1723, pubblicò un breve lavoro intitolato Catalogus Alphabetico ordine exhibens Pharmaca. Ma l’opera che lo ha reso celebre è certamente la “Phytanthoza Iconographia, sive, Conspectus aliquota millium, tam indigenarum quam exoticarum, ex Quatuor mundi partibus ... plantarum, arborum, fruticum, florum, fructuum, fungorum, ...” (1737-1745). Questa opera è il più importante e prezioso compendio di studi di botanica del XVIII secolo. La Phytanthoza Iconographia è un progetto monumentale in otto volumi contenenti più di un migliaio di incisioni dipinte a mano, ritraenti una vasta gamma di fiori e piante provenienti “Ex Quatuor mundi partibus”. Weinmann ha prodotto una delle raccolte botaniche più complete e meglio rappresentate a noi note, spaziando dalle piante da giardino ai fiori (in particolare i tulipani), dalle piante tropicali a quelle del deserto, inserite in graziose pentole barocche, dalla frutta esotica alle erbe medicinali. Il risultato è una rara combinazione tra il tradizionale erbario e il libro di fiori che divenne popolare nel periodo barocco. La sua esperienza di speziale è evidente nella composizione e nello stile delle stampe, il cui fine è al tempo stesso artistico, come è evidente dall’uso delle sfumature di colore per rendere le sottili variazioni tonali delle foglie e dei petali dei fiori, e scientifico, come mostra la presenza dominante di erbe medicinali all’interno dell’opera. Weinmann produsse la Phytanthoza Iconographia con l’aiuto di alcuni dei più importanti incisori del suo tempo: Bartolomeo Seutter (1678-1754), Johann Ridinger (1698-1766) e Johann Jacob Haid (1704-1767). Il lavoro apparve in più uscite tra 1735 e il 1745; esso fu pubblicato da Seutter, che contribuì a finanzia re il progetto, da Ridinger, che si occupò del primo volume, e da Haid, che rielaborò i volumi più tardi. La Phytanthoza Iconographia fu pubblicata con testo in Latino e Tedesco; apparve poi un’edizione olandese pubblicata in quattro volumi nel 1736-1748.
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