Calabria Citra & Calabria Ultra

Riferimento: s28107
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1602 ca.
Zona: Calabria
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: - x - mm
1.000,00 €

Riferimento: s28107
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1602 ca.
Zona: Calabria
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: - x - mm
1.000,00 €

Descrizione

Coppia di carte geografiche tratta dal L’Italia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre.

Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright.

L’unica carta antecedente a stampa della regione è quella di Prospero Parisio, datata 1589, poi ripresa anche da Ortelius. Nessuna analogia quindi con queste lastre del Magini, che per le nove carte del Regno di Napoli si ispirò al rilievo ufficiale eseguito dallo studioso nolano Niccolò Antonio Stigliola il collaborazione con il cartografo viterbese Mario Cartaro, che tra il 1583 ed il 1594 ebbero l’incarico di realizzare una grande carta del reame. Incise da Benjamin Wright.

La carta della Calabria Citeriore vede nel cartiglio in alto il titolo CALABRIA CITRA, OLIM Magna Graecia. Sotto il cartiglio la scala grafica Scala di Miglia dieci (10 miglia pari a mm 45)Nel cartiglio in basso a sinistra sormontato dal blasone di famiglia la dedica Al Ser.mo mio S.et P[at]ron[us] Col.mo Il S.r D. Alfonso d’Este Prencip di Modona Regio etc. Fabio di Gio[vanni]Ant.o Magini. sotto il cartiglio Ben. W. F. ( Benjamin Wright). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’  da 38° 53’ a 40° 9’ di latitudine, e da 38° 37’ a 40° 36’ 20’’ di longitudine. 

La carta della Calabria Ulteriore, ha nel cartiglio in basso a destra il titolo CALABRIA ULTRA olim Altera Magnae Graeciae pars. e la scala grafica Scala di Migligia Venti (20 miglia pari a mm 69); a sinistra nell’angolo le iniziali B. W. (Benjamin Wright). Nel cartiglio in alto a sinistra la dedica Al Molto Ill.re Sig. & P[ad]rone mio Osser.mo Il Sig. Giovanni Angelelli Senatore Bolognese. Questa parte della Magna Grecia, ove fiorì già ogni dottrina, & virtù, et parlossi nella più nobil lingua, cioè nella Greca, a chi meglio si conviene che a V.S. M. Ill.re la quale con la varia erudition sua, et intelligenza d’amendue   le lingue Greca e Latina, mirabilmente adorna la nobiltà, e bontà sua singolare. Accettila dunque volentieri, si come io fui già cortesemente accettato da lei tra i più cari suoi servitori. Et perfino le bacio riverentemente le mani. Di Bologna il di primo d’Aprile 1602. Di V.S. Molto Ill.re Ser.re divotiss.mo Fabio di Gio. Antonio Magini. Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’  da 37° 32’ 20’’ a 39° 13’ 30’’ di latitudine, e da 38° 35’ a 40° 52’ 20’’ di longitudine. Di questa carta è noto anche un esemplare con la dedica firmata da Giovanni Antonio Magini.

Lieve gora nei margini, nel complesso in ottimo stato di conservazione.  Dimensioni 420x390 e 455x375 rispettivamente. Le carte del Magini in coloritura coeva sono assolutamente rarissime. 

Bibliografia

I. Principe "Carte geografiche di Calabria nella raccolta Zerbi", pp. 52-53; Almagià (1922) pp. 74/76.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.

Bibliografia

I. Principe "Carte geografiche di Calabria nella raccolta Zerbi", pp. 52-53; Almagià (1922) pp. 74/76.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.