Calabriae Descrip. Per Prosperum Parisium Consent.
Riferimento: | S46107 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1595 ca. |
Zona: | Calabria |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 220 x 315 mm |
Riferimento: | S46107 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1595 ca. |
Zona: | Calabria |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 220 x 315 mm |
Descrizione
Carta geografica della Calabria tratta dal Theatrum Orbis Terrarum; edizione priva di testo descrittivo la verso.
L'opera appare per la prima volta nel 1595 - in coppia con la carta della Puglia - ed è ripresa dal famoso rilievo di Prospero Parisio.
“La carta della Calabria di Prospero Parisio rappresenta il miglior prodotto cartografico della regione. L’opera contempla anche importanti informazioni archeologiche e numismatiche. Nella lunga dedica al cardinale Palotta, il Parisio, dopo aver criticato le carte del territorio realizzate in precedenza, dichiara di aver visitato i luoghi più remoti di tutta la regione. La carta, dunque, si basa su ricognizioni personali dell’autore, ma forse non su un vero e proprio rilievo. Per quanto riguarda il rilevamento costiero, invece, si nota qualche analogia con la carta del Regno di Napoli della Libreria della Stella. Per alcuni dati geografici, l’autore ha tratto notizie preziose dal De antiquitate et situ Calabriae di Gabriele Barrio (1571). L’opera conosce una seconda edizione, invariata, nel 1592. La carta del Parisio fu alla base di quella che Abraham Ortelius inserì nel Theatrum Orbis Terrarum a partire dal 1595. Fu segnalata all’Ortelius dal suo corrispondente romano Philips van Winghe già in una lettera del 24 dicembre 1589 con il giudizio “est pulcherrima et exactissima”.” (cfr. S. Bifolco, F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, tav. 1049).
Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.
Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, in ottimo stato di conservazione.
Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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