Provincia Romana cum Confinijs
Riferimento: | CO-237 |
Autore | Johannes MONTECALERIO |
Anno: | 1649 |
Zona: | Lazio |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 320 x 220 mm |
Riferimento: | CO-237 |
Autore | Johannes MONTECALERIO |
Anno: | 1649 |
Zona: | Lazio |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 320 x 220 mm |
Descrizione
Carta geografica tratta dalla “Chorographica Descriptio Provinciarum et Conventum....”, atlante dell'ordine dei frati cappucini.
L'atlante delle province cappuccine era stato iniziato in forma manoscritta dal ministro generale dell'ordine, padre Silvestro da Panicale nel 1632 e doveva servire da sussidio geografico per le visite generali. Alla sua morte il successore Padre Giovanni di Montecaliero, al quale spesso viene erroneamente attribuita la paternità delle carte, incaricò padre Massimino da Guechen di proseguire l'opera. Gli incisori delle lastre furono appunto Massimino da Guechen, Bernardino Burdigalensis e Ludovico Monteregali.
L'atlante ebbe una prima edizione nel 1643 a Roma con un totale di 46 mappe (23 per l'Italia, 5 per la Spagna, 11 sulla Francia e 7 per la Germania), quindi ristampata nel 1646 ancora nella Città Eterna (Romae, et Taurini) con un numero di tavole accresciuto alle 51 definitive, compresa la grande carta geografica più volte ripiegata dell'Europa.
Venne ristampata a Torino nel 1649, sumptibus Alexandri Federici Cauallerij sempre con le 51 carte geografiche definitive (l'Europa, 24 carte per l'Italia, 6 per la Spagna, 12 per la Francia e 8 per i territori dell'Impero). Infine si replicò a Torino per i torchi di Alessandro Federico Cavalleri un'ultima volta nel 1654 con le medesime carte presenti nella precedente pubblicazione.
L'opera mostrava visivamente la diffusione dell'ordine, infatti le diverse carte dell'atlante, che rappresentano nazioni e province, offrono per ognuna di esse la statistica completa dei conventi.
Incisione in rame in ottimo stato di conservazione. Rara.
Johannes MONTECALERIO (1578 - 1654)
Con il nome Giovanni da Montecalerio, latinizzato in Ioannis a Montecalerio, in ambito cartografico si è usi indicare l'autore delle carte geografiche tratte da Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum. In realtà Giovanni da Montecalerio, ovverosia da Moncalieri, come si legge nel frontespizio (iussu A. R. P. Ioannis a Montecalerio, Ministri Generalis) si limita ad essere il committente, in qualità di 24° Ministro Generale dell'ordine dei Cappuccini, dell'atlante tematico che va attribuito ad un pool di frati (quorundam fratrum labore) e che fu edito la prima volta nel 1643. La storia di questa significativa e sublime opera dell'ingegno umano si fa risalire al 1632 quando il reverendissimo Girolamo da Narni, essendo Vicario Generale dell'ordine, incaricò il più che sessantenne frate Silvestro Pepi da Panicale di approntare una descrizione geografica delle Province italiane nella quale fosse chiara la distribuzione delle sedi cappuccine e che fosse un pratico sussidio all'organizzazione delle visite pastorali. Questo atlante cappuccino diverrà il modello di partenza che Giovanni da Montecalerio diede ai suoi frati per delineare la Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum, prædicatorum, sacerdotum, clericorum, et laicorum universorum eiusdem ordinis collectio, quorundam fratrum labore industria delineata, sculpta, impressa; iussu A. R. P. Ioannis a Montecalerio, Ministri Generalis.
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Johannes MONTECALERIO (1578 - 1654)
Con il nome Giovanni da Montecalerio, latinizzato in Ioannis a Montecalerio, in ambito cartografico si è usi indicare l'autore delle carte geografiche tratte da Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum. In realtà Giovanni da Montecalerio, ovverosia da Moncalieri, come si legge nel frontespizio (iussu A. R. P. Ioannis a Montecalerio, Ministri Generalis) si limita ad essere il committente, in qualità di 24° Ministro Generale dell'ordine dei Cappuccini, dell'atlante tematico che va attribuito ad un pool di frati (quorundam fratrum labore) e che fu edito la prima volta nel 1643. La storia di questa significativa e sublime opera dell'ingegno umano si fa risalire al 1632 quando il reverendissimo Girolamo da Narni, essendo Vicario Generale dell'ordine, incaricò il più che sessantenne frate Silvestro Pepi da Panicale di approntare una descrizione geografica delle Province italiane nella quale fosse chiara la distribuzione delle sedi cappuccine e che fosse un pratico sussidio all'organizzazione delle visite pastorali. Questo atlante cappuccino diverrà il modello di partenza che Giovanni da Montecalerio diede ai suoi frati per delineare la Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum, prædicatorum, sacerdotum, clericorum, et laicorum universorum eiusdem ordinis collectio, quorundam fratrum labore industria delineata, sculpta, impressa; iussu A. R. P. Ioannis a Montecalerio, Ministri Generalis.
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