Foce del Tevere
Riferimento: | CO-623 |
Autore | Sebastian Münster |
Anno: | 1560 ca. |
Zona: | Lazio |
Luogo di Stampa: | Basilea |
Misure: | 160 x 120 mm |
120,00 €
Riferimento: | CO-623 |
Autore | Sebastian Münster |
Anno: | 1560 ca. |
Zona: | Lazio |
Luogo di Stampa: | Basilea |
Misure: | 160 x 120 mm |
120,00 €
Descrizione
Sebastian Münster (1488 - 1552)
Sebastian Münster, insegnante d'ebraico, era uomo rinascimentale colto in discipline disparate quali lingue antiche, filosofia, geografia e astronomia.
Nel 1532 fu l'autore, nella corposa opera storico-geografica Novus Orbis Regionum ac insularum veteribus incognitarum, di una lunga introduzione e soprattutto l'ideatore del magnifico mappamondo che impreziosisce il volume e che fu superbamente arricchito di decori anche paurosi da Hans Holbein il giovane. Certamente la geografia lo interessò sempre più in quanto vi si dedicò con passione, dimostrando di possederla come la filologia. Curò le edizioni di due classici latini: la Memorabilia di Solino e di Pomponio Mela il De Situ Orbis.
Furono i prodromi, le esercitazioni prima di giungere nel 1540 alla traduzione Geographia universalis, vetus et nova, complectens. Claudii Ptolemaei Alexandrini Ennarationis libros VIII, edita a Basilea da Heinrich Petri nel 1540 e la Cosmographiae Universalis del 1544, la prima descrizione tedesca del mondo intero e l’opera principale, con nella rinascita degli studi geografici del XVI secolo in Europa.
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Sebastian Münster (1488 - 1552)
Sebastian Münster, insegnante d'ebraico, era uomo rinascimentale colto in discipline disparate quali lingue antiche, filosofia, geografia e astronomia.
Nel 1532 fu l'autore, nella corposa opera storico-geografica Novus Orbis Regionum ac insularum veteribus incognitarum, di una lunga introduzione e soprattutto l'ideatore del magnifico mappamondo che impreziosisce il volume e che fu superbamente arricchito di decori anche paurosi da Hans Holbein il giovane. Certamente la geografia lo interessò sempre più in quanto vi si dedicò con passione, dimostrando di possederla come la filologia. Curò le edizioni di due classici latini: la Memorabilia di Solino e di Pomponio Mela il De Situ Orbis.
Furono i prodromi, le esercitazioni prima di giungere nel 1540 alla traduzione Geographia universalis, vetus et nova, complectens. Claudii Ptolemaei Alexandrini Ennarationis libros VIII, edita a Basilea da Heinrich Petri nel 1540 e la Cosmographiae Universalis del 1544, la prima descrizione tedesca del mondo intero e l’opera principale, con nella rinascita degli studi geografici del XVI secolo in Europa.
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