Roma suo Distretto e Diocesi Suburbicarie
Riferimento: | CO-557 |
Autore | Girolamo PETRI |
Anno: | 1858 |
Zona: | Lazio |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 660 x 515 mm |
Riferimento: | CO-557 |
Autore | Girolamo PETRI |
Anno: | 1858 |
Zona: | Lazio |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 660 x 515 mm |
Descrizione
Carta geografica raffigurante le legazioni ecclesiastiche della regione, tratta dall’Orbe Cattolico di Girolamo Petri.
L'Orbe Cattolico ossia Atlante Geografico Storico Ecclesiastico fu pubblicato a Roma in 3 volumi nel 1858-1859. Le mappe di grande formato sono finemente incise e ben colorate. È senza dubbio una delle opere più finemente incise ed eleganti della metà del XIX secolo.
Ogni mappa mostra le varie diocesi, ognuna delle quali è contraddistinta da colori vivaci che ne segnano la sede, e altre città importanti. Sebbene le caratteristiche geografiche siano chiaramente espresse, le mappe sono volutamente piuttosto scarne di dettagli, in modo da non sminuire visivamente il loro scopo, che è quello di mostrare le divisioni ecclesiastiche.
Nel creare l'atlante, Petri ha sottolineato di aver attinto solo alle "fonti più attendibili", comprese le mappe degli archivi vaticani e delle diocesi d'oltremare
L'atlante fu pubblicato in un numero molto limitato di esemplari ad uso esclusivo dei cardinali e degli amministratori di alto rango, il che ne spiega la grande rarità odierna.
Girolamo Petri (1806 - 1871) fu una figura importante nell'amministrazione della Chiesa cattolica romana durante il regno di Pio IX. Nacque a Onano (Viterbo, Lazio), figlio di un funzionario vaticano che in seguito divenne governatore di Frascati.
Il lavoro di Petri fu svolto in un periodo in cui la Chiesa era sotto assedio in Europa, ma, al contrario, aveva grandi ambizioni di espansione all'estero, in particolare in Asia e in Africa. La metà del XIX secolo fu un periodo di grandi cambiamenti a Roma. L'atlante faceva senza dubbio parte degli ultimi sforzi del Vaticano per comprendere e controllare la sua vasta influenza in tutto il mondo, resuscitando il concetto popolare di province ecclesiastiche diffuso nelle opere di Nicolas Sanson e altri cartografi del XVII secolo.
La Calcografia Nazionale (Istituto per la Grafica) conserva ancora 135 rami di questo rarissimo atlante.
Incisione in rame, coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Walter Goffart, Historical Atlases: The First Three Hundred Years, 1570-1870 (Chicago, 2003), p. 427-8; J.A.B. Jongeneel, Philosophy, Science, and Theology of Mission in the 19th and 20th Centuries: A Missiological Encyclopedia (1995), p. 264.
Girolamo PETRI (Onano 1806 - Roma 1871)
Girolamo nacque ad Onano il 21 marzo 1806. Suo padre Paolo divenne governatore di Frascati, ove Girolamo abitò fino al 1821, anno in cui la famiglia si stabilì a Roma. Avvocato, divenne minutante alla Segreteria di Stato nel 1847. Per il suo Orbe Cattolico egli dichiara di aver attinto a fonti attendibili, probabilmente proprio fornite dalla Segreteria di Stato. Il lavoro di Petri fu svolto in un periodo in cui la Chiesa era sotto assedio in Europa, ma, al contrario, aveva grandi ambizioni di espansione all'estero, in particolare in Asia e in Africa. La metà del XIX secolo fu un periodo di grandi cambiamenti a Roma. L'atlante faceva senza dubbio parte degli ultimi sforzi del Vaticano per comprendere e controllare la sua vasta influenza in tutto il mondo, resuscitando il concetto popolare di province ecclesiastiche diffuso nelle opere di Nicolas Sanson e altri cartografi del XVII secolo. La Calcografia Nazionale conserva ancora 135 rami di questa rarissimo atlante.
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Girolamo PETRI (Onano 1806 - Roma 1871)
Girolamo nacque ad Onano il 21 marzo 1806. Suo padre Paolo divenne governatore di Frascati, ove Girolamo abitò fino al 1821, anno in cui la famiglia si stabilì a Roma. Avvocato, divenne minutante alla Segreteria di Stato nel 1847. Per il suo Orbe Cattolico egli dichiara di aver attinto a fonti attendibili, probabilmente proprio fornite dalla Segreteria di Stato. Il lavoro di Petri fu svolto in un periodo in cui la Chiesa era sotto assedio in Europa, ma, al contrario, aveva grandi ambizioni di espansione all'estero, in particolare in Asia e in Africa. La metà del XIX secolo fu un periodo di grandi cambiamenti a Roma. L'atlante faceva senza dubbio parte degli ultimi sforzi del Vaticano per comprendere e controllare la sua vasta influenza in tutto il mondo, resuscitando il concetto popolare di province ecclesiastiche diffuso nelle opere di Nicolas Sanson e altri cartografi del XVII secolo. La Calcografia Nazionale conserva ancora 135 rami di questa rarissimo atlante.
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