GLOBO CELESTE Calcolato per il corrente anno sulle Osservazioni de’ Sigg. Flamsteed, e de la Caille. ROMA presso la Calc.a

Riferimento: S31405
Autore Giovanni Maria CASSINI
Anno: 1792
Zona: Globo Celeste
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 437 x 537 mm
5.500,00 €

Riferimento: S31405
Autore Giovanni Maria CASSINI
Anno: 1792
Zona: Globo Celeste
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 437 x 537 mm
5.500,00 €

Descrizione

- EDIZIONE ORIGINALE, COLORITURA COEVA -

Sei fogli destinati alla costruzione del globo celeste, due dei quali firmati da Giovanni Maria Cassini, furono pubblicati nel 1792 in Roma dalla Calcografia Camerale.

Il globo celeste è basato sulle osservazioni astronomiche di Flamsteed e Lacaille, e rappresenta tutte le costellazioni allora conosciute con le stelle di grandezza variabile secondo la loro magnitudo. Le tavole riproducono i dodici spicchi di 30 gradi di A. R. d’ampiezza che, una volta ritagliati e incollati su di una sfera di legno e cartapesta del diametro di 35 cm, compongono l’intero globo celeste.

Nel cartiglio posto al centro di uno degli spicchi, tra Boote e il Monte Menalo, si legge “GLOBO CELESTE Calcolato per il corrente anno sulle Osservazioni de’ Sigg. Flamsteed, e de la Caille. ROMA presso la Calc.a Cam.le 1792” .

Quattro delle cinque tavole sono destinate a rappresentare le costellazioni, queste sono le stesse che troviamo nei due planisferi, nominate in lingua italiana dell’epoca , disegnate però di spalle in proiezione convessa , pronte per essere incollate su di una sfera di circa trentacinque centimetri di diametro. Le costellazioni non tolemaiche sono in numero notevole: Antinoo, la Chioma di Berenice, la Giraffa, il Liocorno, La Mosca, il Cuor di Carlo II, il Monte Menalo, la Renna, il Cerbero, l’Oca, la Volpe, i Levrieri, la Lince, il Leone minore, il Triangolo minore, la Lucerta, la Colomba, la Croce, con il termine la Nuvola le due nubi di Magellano, il Liocorno, il Sestante, lo Scudo di Sobieski, le dodici costellazioni di Bayer-Keyser-Houtman, le quattordici (quindici se gli si accredita la Musca) di Lacaille e il Solitarius di Le Monnier denominato in italiano il Passero Solitario. Il reticolo di riferimento è ridotto al minimo presentando soltanto i Circoli Polari, i Circoli dei Tropici, l’Eclittica, l’Equatore. Manca il reticolo per la lettura della Declinazione e dell’Ascensione Retta; l’Equatore e l’Eclittica riportano una scala graduata in tacche di un grado numerate progressivamente di dieci in dieci, la numerazione dell’Eclittica ricomincia da capo ogni 30 gradi per rispettare i confini delle costellazioni zodiacali. (cfr. F. Stoppa, Atlas Colestis)

Giovanni Maria Cassini (1745 – 1824) fu un costruttore di globi, geografo, incisore e cartografo italiano. La sua opera principale fu il Nuovo Atlante Geografico Universale del 1792-1801. Nel 1790 la Calcografia Camerale di Roma pubblicò I suoi dodici fusi per globo terrestre, aggiornato secondo le ultime rilevazioni effettuate durante I tre viaggi attorno al mondo del Capitano inglese James Cook.

Bellissimo esemplare della rara prima edizione, impresso su carta vergata coeva della fine del ‘700 e finemente colorato a mano in epoca, piccole ossidazioni, per il resto in eccellente stato di conservazione. Dei globi del Cassini esistono tirature sempre della Calcografia Camerale su carta meccanica ottocentesca (di colore bianco, senza vergelle, databili tra il 1820 e il 1870) e tirature con il timbro a secco della Calcografia Regia (post 1870).

Bibliografia

M. Fiorini (1899), Sfere terrestri e celesti, pp. 442/443; Schmidt R., Sfere del cielo sfere della terra, globi celesti e terrestri dal XVI al XX secolo (catalogo della mostra), p. 49, scheda VII.69; Dekker, p. 66; Dahl & Gauvin, Sphaerae Mundi early globes at the Stewart Museum, p.131-134.

Giovanni Maria CASSINI (1745 - 1824)

Chierico Regolare Somasco, discepolo di Giovanni Battista Piranesi, fu geografo, cartografo e incisore operante a Roma nei decenni a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. A lui si deve l'invenzione di un nuovo metodo di proiezione, detto appunto di Cassini, utilizzato anche per la realizzazione dell’atlante geografico del regno di Napoli in 32 fogli firmato da Giovanni Antonio Rizzi Zannoni. Tra le sue opere maggiori, oltre ad una carta generale dell'Italia in 15 fogli pubblicata nel 1793, troviamo il Nuovo Atlante Geografico Universale in tre volumi editi a Roma, rispettivamente nel 1792, nel 1797, e l'ultimo volume nel 1801. Le tavole del primo volume sono precedute da un breve saggio introduttivo sullo studio della geografia e che si propone inoltre lo scopo di delineare il metodo seguito per la realizzazione dell'atlante stesso. L' opera venne commissionata dalla Calcografia Camerale di Roma al fine di sostituire l'ormai superato Mercurio Geografico. Il Cassini firma tutte le carte come incisore. Il volume 1 contiene due planisferi, settentrionale e meridionale, nei cui angoli sono disegnati, probabilmente su ispirazione delle tavole incise poco più di un ventennio prima da G. Zuliani a Venezia per conto di Antonio Zatta, in quello settentrionale le facciate degli edifici di quattro dei maggiori osservatori italiani: la Specola del Collegio Romano, la Specola di Bologna, la Specola di Milano e la Specola di Padova; in quello meridionale gli osservatori di Parigi, Cassel, Greenwich e Copenaghen.

Giovanni Maria CASSINI (1745 - 1824)

Chierico Regolare Somasco, discepolo di Giovanni Battista Piranesi, fu geografo, cartografo e incisore operante a Roma nei decenni a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. A lui si deve l'invenzione di un nuovo metodo di proiezione, detto appunto di Cassini, utilizzato anche per la realizzazione dell’atlante geografico del regno di Napoli in 32 fogli firmato da Giovanni Antonio Rizzi Zannoni. Tra le sue opere maggiori, oltre ad una carta generale dell'Italia in 15 fogli pubblicata nel 1793, troviamo il Nuovo Atlante Geografico Universale in tre volumi editi a Roma, rispettivamente nel 1792, nel 1797, e l'ultimo volume nel 1801. Le tavole del primo volume sono precedute da un breve saggio introduttivo sullo studio della geografia e che si propone inoltre lo scopo di delineare il metodo seguito per la realizzazione dell'atlante stesso. L' opera venne commissionata dalla Calcografia Camerale di Roma al fine di sostituire l'ormai superato Mercurio Geografico. Il Cassini firma tutte le carte come incisore. Il volume 1 contiene due planisferi, settentrionale e meridionale, nei cui angoli sono disegnati, probabilmente su ispirazione delle tavole incise poco più di un ventennio prima da G. Zuliani a Venezia per conto di Antonio Zatta, in quello settentrionale le facciate degli edifici di quattro dei maggiori osservatori italiani: la Specola del Collegio Romano, la Specola di Bologna, la Specola di Milano e la Specola di Padova; in quello meridionale gli osservatori di Parigi, Cassel, Greenwich e Copenaghen.