La Sphera Artificiale overo Armillare Obliqua Elevata sopra l'Horizonte alla Latitudine di Pariggi
Riferimento: | S40329 |
Autore | Paolo PETRINI |
Anno: | 1700 ca. |
Zona: | Carta Celeste |
Luogo di Stampa: | Napoli |
Misure: | 375 x 385 mm |
Riferimento: | S40329 |
Autore | Paolo PETRINI |
Anno: | 1700 ca. |
Zona: | Carta Celeste |
Luogo di Stampa: | Napoli |
Misure: | 375 x 385 mm |
Descrizione
Rarissima copia del "Planisfero della Sfera Armillare" di Nicolas de Fer (Parigi, fine XVIII secolo) stampata a Napoli dalla tipografia di Paolo Petrini, inizio del '700.
Sebbene priva di data ed indicazioni editoriali, la tavola - per motivi stilistici, tipografici e per la tipologia di carta sulla quale è impressa - può essere attribuita a Paolo Petrini e parte dell'Atlante Partenopeo. L'atlante è una complessa operazione editoriale messa in atto dal libraio e tipografo napoletano Petrini per raccogliere molte della carte da lui realizzate a partire dall'ultimo decennio del XVII secolo, tratte sostanzialmente da Guillaulme Sanson, Nicolas De Fer e Giacomo Cantelli, e pubblicate con aggiornamenti anche per gran parte del'700 dal figlio Nicola.
L'atlante del Petrini rappresentava per il Regno di Napoli, l'equivalente del Mercurio Geografico stampato a Roma dalla tipografia De Rossi, e circolante principalmente nello Stato Pontificio.
Acquaforte, finemente colorata mano, con ampi margini, in perfetto stato di conservazione.
Paolo PETRINI (Attivo a Napoli fine del XVIII secolo)
Paolo Petrini lavorò a Napoli come incisore e libraio tra il 1692 e il 1748, traendo stampe da quadri del Lanfranco e di Luca Giordano, e mappe da Guillaume Sanson e Nicolas de Fer, oltre numerosi ritratti di uomini illustri napoletani. Realizzò anche un “Atlante Partenopeo” (1700), due incisioni per l’entrata di Filippo V e del cardinale Barberini (1702), un volume sui “Palazzi” (1713) e uno sulle “Chiese” (1718) di Napoli, oltre a una veduta della città di Napoli pubblicata nel 1698 che suscitò viva eco nell’editoria straniera. Tutta la sua opera è estremamente rara. L’Atlante Partenopeo fu ristampato con aggiornamenti nel corso di buona parte del secolo XVIII.
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Paolo PETRINI (Attivo a Napoli fine del XVIII secolo)
Paolo Petrini lavorò a Napoli come incisore e libraio tra il 1692 e il 1748, traendo stampe da quadri del Lanfranco e di Luca Giordano, e mappe da Guillaume Sanson e Nicolas de Fer, oltre numerosi ritratti di uomini illustri napoletani. Realizzò anche un “Atlante Partenopeo” (1700), due incisioni per l’entrata di Filippo V e del cardinale Barberini (1702), un volume sui “Palazzi” (1713) e uno sulle “Chiese” (1718) di Napoli, oltre a una veduta della città di Napoli pubblicata nel 1698 che suscitò viva eco nell’editoria straniera. Tutta la sua opera è estremamente rara. L’Atlante Partenopeo fu ristampato con aggiornamenti nel corso di buona parte del secolo XVIII.
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