

Riferimento: | S42253 |
Autore | Giovanna dal Rè |
Anno: | 1733 ca. |
Zona: | Gera d'Adda, Pizzighettone |
Luogo di Stampa: | Milano |
Misure: | 300 x 210 mm |
Riferimento: | S42253 |
Autore | Giovanna dal Rè |
Anno: | 1733 ca. |
Zona: | Gera d'Adda, Pizzighettone |
Luogo di Stampa: | Milano |
Misure: | 300 x 210 mm |
Carta d’occasione, nata per documentare l’assedio della città fortificata di Pizzighettone, sull’Adda. La tavola, molto rara, viene stampata a Milano da Giovanna dal Re, probabile moglie del più famoso Marcantonio. Imprint in basso a sinistra: In Milano nella / Contrada di S. Margh.ta / Giovanna dal Re.
L’assedio di Pizzighettone è stato il primo scontro militare di una certa importanza combattuto in Italia del Nord nell'ambito della guerra di successione polacca. Truppe provenienti dal Regno di Francia e dal Regno di Sardegna arrivarono nei pressi della fortezza di Pizzighettone, nel Ducato di Milano (all'epoca posto sotto il dominio degli Asburgo) l'11 novembre 1733 e a partire dal 15 novembre assediarono lo cinsero d'assedio. Il 30 novembre il comandante della guarnigione austriaca negoziò una resa, promettendo, in caso di mancati rinforzi, di ritirarsi verso Mantova entro il 9 dicembre. Visto che non pervennero aiuti di sorta, la guarnigione austriaca si ritirò come previsto con tutti gli onori.
“Giovanna Dal Re, che fu sua collaboratrice e incideva firmando con il proprio nome, era, secondo lo Zani (1823), nativa di Cremona. È da escludere che fosse figlia di Marcantonio, perché la sua prima opera datata è del 1731: l'antiporta del volume di F. Arisi, Praetorum Cremonae series... stampato a Cremona. Giovanna fu quindi sua moglie o sorella secondo le notizie trasmesseci nel suo Zibaldone dall'abate Carlo Trivulzio, suo contemporaneo (1715-1789) e conoscente, che collezionò gran parte delle sue incisioni. La maggior parte delle incisioni fu stampata a Milano dove evidentemente Giovanna si trasferì con il Dal Re.
Il suo modo di incidere è molto simile a quello di Marcantonio; ricordiamo, tra l'altro, due vedute del Castello Sforzesco; Assedio ed Evacuazione, riguardanti l'assedio del 1733 da parte dell'esercito franco-sardo-ispano comandato dal re di Sardegna Carlo Emanuele di Savoia, stampate dal Dal Re nella contrada di S. Margherita al segno dell'Aquila. Sempre databile intorno al 1733-35 è la raffigurazione dei Gioielli donati dalle dame milanesi per la costruzione della chiesa di S. Bartolomeo a Milano (dai numeri collocati accanto ai vari gioielli come rimando ad un testo si può dedurre che è la tavola di un volume, che non è stato però finora identificato). Altre incisioni di Giovanna sono la raffigurazione della Battaglia seguita sotto Guastalla lì 19 settembre tra Cesarei e Gallo Sardi con la vittoria da collegati riportata l'anno 1734 e le Esequie nella Real Chiesa della Scala in Milano. Per la morte di S. M. la Regina di Sardegna etc. li 31 genn. 1735, dove è presentato il catafalco, ma la raffigurazione abbraccia l'ambiente. Da ricordare anche il ritratto di Carlo III, re di Spagna” (cfr. Clelia Alberici – Marcantonio dal Re in “Dizionario Biografico degli Italiani” - Volume 32 (1986)
Incisone in rame, impressa su carta vergata coeva, con margini, in buono stato di conservazione. Rarissima.
Bibliografia
Arrigoni-Bertarelli, Piante e vedute della Lombardia conservate nella Raccolta delle Stampe e dei Disegni, p. 56 n. 763.
Giovanna Dal Re, che fu sua collaboratrice e incideva firmando con il proprio nome, era, secondo lo Zani (1823), nativa di Cremona. È da escludere che fosse figlia di Marcantonio, perché la sua prima opera datata è del 1731: l'antiporta del volume di F. Arisi, Praetorum Cremonae series... stampato a Cremona. Giovanna fu quindi sua moglie o sorella secondo le notizie trasmesseci nel suo Zibaldone dall'abate Carlo Trivulzio, suo contemporaneo (1715-1789) e conoscente, che collezionò gran parte delle sue incisioni. La maggior parte delle incisioni fu stampata a Milano dove evidentemente Giovanna si trasferì con il Dal Re.
Il suo modo di incidere è molto simile a quello di Marcantonio; ricordiamo, tra l'altro, due vedute del Castello Sforzesco; Assedio ed Evacuazione, riguardanti l'assedio del 1733 da parte dell'esercito franco-sardo-ispano comandato dal re di Sardegna Carlo Emanuele di Savoia, stampate dal Dal Re nella contrada di S. Margherita al segno dell'Aquila. Sempre databile intorno al 1733-35 è la raffigurazione dei Gioielli donati dalle dame milanesi per la costruzione della chiesa di S. Bartolomeo a Milano (dai numeri collocati accanto ai vari gioielli come rimando ad un testo si può dedurre che è la tavola di un volume, che non è stato però finora identificato). Altre incisioni di Giovanna sono la raffigurazione della Battaglia seguita sotto Guastalla lì 19 settembre tra Cesarei e Gallo Sardi con la vittoria da collegati riportata l'anno 1734 e le Esequie nella Real Chiesa della Scala in Milano. Per la morte di S. M. la Regina di Sardegna etc. li 31 genn. 1735, dove è presentato il catafalco, ma la raffigurazione abbraccia l'ambiente. Da ricordare anche il ritratto di Carlo III, re di Spagna” (cfr. Clelia Alberici – Marcantonio dal Re in “Dizionario Biografico degli Italiani” - Volume 32 (1986).
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Giovanna Dal Re, che fu sua collaboratrice e incideva firmando con il proprio nome, era, secondo lo Zani (1823), nativa di Cremona. È da escludere che fosse figlia di Marcantonio, perché la sua prima opera datata è del 1731: l'antiporta del volume di F. Arisi, Praetorum Cremonae series... stampato a Cremona. Giovanna fu quindi sua moglie o sorella secondo le notizie trasmesseci nel suo Zibaldone dall'abate Carlo Trivulzio, suo contemporaneo (1715-1789) e conoscente, che collezionò gran parte delle sue incisioni. La maggior parte delle incisioni fu stampata a Milano dove evidentemente Giovanna si trasferì con il Dal Re.
Il suo modo di incidere è molto simile a quello di Marcantonio; ricordiamo, tra l'altro, due vedute del Castello Sforzesco; Assedio ed Evacuazione, riguardanti l'assedio del 1733 da parte dell'esercito franco-sardo-ispano comandato dal re di Sardegna Carlo Emanuele di Savoia, stampate dal Dal Re nella contrada di S. Margherita al segno dell'Aquila. Sempre databile intorno al 1733-35 è la raffigurazione dei Gioielli donati dalle dame milanesi per la costruzione della chiesa di S. Bartolomeo a Milano (dai numeri collocati accanto ai vari gioielli come rimando ad un testo si può dedurre che è la tavola di un volume, che non è stato però finora identificato). Altre incisioni di Giovanna sono la raffigurazione della Battaglia seguita sotto Guastalla lì 19 settembre tra Cesarei e Gallo Sardi con la vittoria da collegati riportata l'anno 1734 e le Esequie nella Real Chiesa della Scala in Milano. Per la morte di S. M. la Regina di Sardegna etc. li 31 genn. 1735, dove è presentato il catafalco, ma la raffigurazione abbraccia l'ambiente. Da ricordare anche il ritratto di Carlo III, re di Spagna” (cfr. Clelia Alberici – Marcantonio dal Re in “Dizionario Biografico degli Italiani” - Volume 32 (1986).
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