La Nobilissima Citta di Parma
Riferimento: | S41921 |
Autore | Marcello Clodio |
Anno: | 1589 |
Zona: | Parma |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 445 x 325 mm |
Riferimento: | S41921 |
Autore | Marcello Clodio |
Anno: | 1589 |
Zona: | Parma |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 445 x 325 mm |
Descrizione
In alto, lungo il margine superiore, è inciso il titolo: LA NOBILISSIMA CITTA DI PARMA. In basso al centro, fuori dalle mura della città, troviamo l’imprint editoriale: Marcelli Clodij for. Nell’angolo inferiore destro è impressa la firma dell’incisore della lastra: Ambrosius Bram. for. Lungo il margine inferiore si trova una legenda numerica di 82 rimandi a luoghi e monumenti notabili, distribuita su nove colonne. Nella tavola sono fornite ulteriori indicazioni di toponomastica. Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali: SEPTENTRIO, MERIDIES, OCCIDENS, ORIENS, il nord è a destra (sebbene dovrebbe essere indicato in basso).
Pianta prospettica della città, stampata a Roma da Marcello Clodio ed incisa da Ambrogio Brambilla. Si basa sul lavoro del Ponzoni (1572) e fu probabilmente realizzata, come già ipotizzato dal Da Mareto, su commissione del cardinale Alessandro Farnese. La pianta è caratterizzata da una maggiore accuratezza nel disegno, probabilmente dovuta alla tecnica dell’acquaforte in luogo della xilografia del suo modello. Il Brambilla commette un errore clamoroso nell’orientazione della pianta: copia il modello del Ponzoni, che è orientato con il nord in basso, ma posiziona i punti cardinali in maniera del tutto arbitraria.
Marcello Clodio è tipografo, editore e commerciante attivo a Roma (descritto come “mercante de disegni” in un documento del 10 gennaio 1587). La sua attività di commerciante è documentata dai registri dei prezzi di stampe e libri spediti da Roma a Ludovico Quatrocha, a Milano, il 10 gennaio 1587. All’interno erano presenti opere di diversi editori romani tra cui Cavalieri e Caranzano, e di argomento diverso. Ha acquisito e rimesso in vendita vecchie tavole, tra cui antichità romane precedentemente pubblicate da Salamanca e altri, acquisite nella divisione della tipografia di Pietro de Nobili. Clodio commissionò anche personalmente alcune opere, tra cui la Mappa di Parma di Brambilla e un ritratto di Sisto V, nel 1589.
Ambrogio Brambilla, nato a Milano, visse nella città per alcuni anni e, in quanto membro dell’Accademia milanese della Val di Bregn, compose poesie in dialetto che firmava con lo pseudonimo Or Compà Borgnin. Il Brambilla è però più conosciuto per la sua attività di incisore al bulino e all’acquaforte, a cui si dedicò a Roma nell’ultimo ventennio del XVI secolo, dove nel 1579 risulta iscritto alla Congregazione dei Virtuosi al Pantheon. La sua produzione venne pubblicata in gran parte da Claudio Duchetti e, anche, da Nicola van Aelst.
Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini, in perfetto stato di conservazione.
Opera rarissima; nel censimento in Bifolco-Ronca solo 9 esemplari della pianta risultano conservati nelle raccolte pubbliche.
Bibliografia
Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, tav. 1176; Da Mareto (1975): pp. 37, 40-41, n. 39; Tooley (1939): n. 444.
Marcello Clodio (attivo ultimo quarto del XVI secolo)
Tipografo, editore e commerciante attivo a Roma (descritto come “mercante de disegni” in un documento del 10 gennaio 1587). La sua attività di commerciante è documentata dai registri dei prezzi di stampe e libri spediti da Roma a Ludovico Quatrocha, a Milano, il 10 gennaio 1587. All’interno erano presenti opere di diversi editori romani tra cui Cavalieri e Caranzano, e di argomento diverso. Ha acquisito e rimesso in vendita vecchie tavole, tra cui antichità romane precedentemente pubblicate da Salamanca e altri, acquisite nella divisione della tipografia di Pietro de Nobili. Clodio commissionò anche personalmente alcune opere, tra cui la Mappa di Parma di Brambilla e un ritratto di Sisto V, nel 1589.
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Marcello Clodio (attivo ultimo quarto del XVI secolo)
Tipografo, editore e commerciante attivo a Roma (descritto come “mercante de disegni” in un documento del 10 gennaio 1587). La sua attività di commerciante è documentata dai registri dei prezzi di stampe e libri spediti da Roma a Ludovico Quatrocha, a Milano, il 10 gennaio 1587. All’interno erano presenti opere di diversi editori romani tra cui Cavalieri e Caranzano, e di argomento diverso. Ha acquisito e rimesso in vendita vecchie tavole, tra cui antichità romane precedentemente pubblicate da Salamanca e altri, acquisite nella divisione della tipografia di Pietro de Nobili. Clodio commissionò anche personalmente alcune opere, tra cui la Mappa di Parma di Brambilla e un ritratto di Sisto V, nel 1589.
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