[Serie completa delle 8 mappe della Cina di Coronelli]

Riferimento: S45268
Autore Vincenzo CORONELLI
Anno: 1688 ca.
Zona: Cina
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 620 x 460 mm
12.500,00 €

Riferimento: S45268
Autore Vincenzo CORONELLI
Anno: 1688 ca.
Zona: Cina
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 620 x 460 mm
12.500,00 €

Descrizione

Serie completa delle otto carte geografiche dedicate alla Cina da Vincenzo Coronelli, tutte a doppia pagina tranne la carta generale, che è stampata su due fogli [dimensioni della lastra, ciascuna, circa 460 per 620 mm].

Include:

-          Parte Occidentale della China | Diuisa nelle sue Provincie, e dedicata Al Molto Rev. Padre | Antonio Baldigiani | della Compagnia di Gesù. Professore delle Matematiche nelll'Vniuersità del Collegio Romano | Dal P.M. Coronelli M.C. Cosmografo della Ser.Ma Rep. di Venetia.

-          Parte Orientale | della China, Diuisa nelle sue Provincie, e dedicata Al Molto Rev. Padre | Antonio Baldigiani | della Compagnia di Gesù Professore delle | Matematiche nelll'Uniuersità del Collegio | Romano | Dal P.M. Coronelli M.C. Cosmografo della | Ser.ma Rep. di Venetia

-          Hounang, e Sucuhen Provincie della China, Dedicate All’ Ill.mo et Ecc.mo Sig. Alessandro Zen Senatore Meritissimo, Dal P. Coronelli, Cosmografo Publico

-          Nanking, et Honan Provincie della China Dedicate All’ Ill.mo, et Ecc.mo Sig. Bertuccio Contarini Dal P. M. Coronelli M. C. Cosmografo della Serenissima Republica di Venetia.

-          Xantung, e Peking Provincie della China, divise nelle sue Regioni e dedicate a Mons.re Ill.mo e Rev.mo Severoli, Referendario dell’una e l’altra SIgnatura dal P. M. Coronelli M. C. Cosmografo della Ser.ma Republica di Venetia.

-          Xansi, e Xensi, Provincie della China Dedicate All’Illustrissimo Signor Commendatore Fra Paolo Passionei Cavaliero Gerosolimitano, e Castellano Governatore del Forte Urbano nello Stato Ecclesiastico dal P. Cosmografo Coronelli.

-          Quantung, e Fokien Provincie della China, Dedicate Al Molto Reverendo Padre Carlo Trigona della Compagnia di Gesù, Teologo di Monsignor Illustriss[imo] Arcivescovo di Palermo, etc.

-          Unanqueichev, e Quangsi Provincie della China Dedicate All Ill.mo Ecc.mo Sig.r il Sig.r Cavalier Girolamo Zen Savio Grande Dal P. M. Coronelli M. C. Cosmografo Della Ser.ma Republica di Venetia.

-          Chekiang, e Kiangsi Provincie della China, Dedicate All’Illustrissimo Signore Marco Gradenico, dell’Ecc. S. Procuratore Girolamo Dal P. Coronelli, Cosmografo della Serenissima Republica.

Un'importante serie di carte geografiche che costituiscono uno dei migliori esempi del lavoro cartografico di Coronelli; oltre ad essere una rappresentazione all'avanguardia della Cina, forniscono anche un compendio visivo degli strumenti usati da un topografo e cartografo del XVII secolo. Gli strumenti incisi con precisione che decorano le mappe, sono un omaggio alle capacità tecniche dei missionari gesuiti, i cui rilevamenti costituivano la base delle mappe.

Coronelli dedicò la carta generale a due fogli ad Antonio Baldigiani (1647-1711), gesuita e successore di Athanasius Kircher come professore di matematica presso il Collegio Romano dei Gesuiti. Dal 1691, Baldigiani fu consulente della Sacra Congregazione dell'Indice, un organo della Chiesa incaricato di censurare le pubblicazioni ritenute pericolose per la fede cattolica. In questo ruolo, egli fu un collegamento piuttosto importante tra il mondo scientifico in rapido sviluppo e la Chiesa.

I gesuiti svolsero un ruolo attivo in Cina, cercando opportunità per mostrare le loro abilità tecniche e conoscenze scientifiche agli intellettuali cinesi.  Essi ritenevano che, se l'intellighenzia cinese fosse riuscita a persuadere la superiorità dell'apprendimento occidentale, avrebbe potuto influenzare anche i potenti a convertirsi al cristianesimo. Uno dei mezzi più ingegnosi per realizzare questa dimostrazione fu la creazione di mappe, alcune delle quali stampate in Cina e in lingua cinese; alcune erano di dimensioni enormi per aumentarne l'impatto. Forse Coronelli aveva in mente che questo set di mappe potesse essere usato nello stesso modo dai suoi colleghi ecclesiastici.

Le carte furono pubblicate prima in fogli sciolti, poi parte del Corso geografico universale (Venezia: Vincenzo Coronelli, 1692). Secondo Marica Milanesi (cfr. Vincenzo Coronelli Cosmografo (1650-1718), 2016, pp. 211-215 e 396), furono pubblicate già nel luglio del 1688.

Per una descrizione della mappa della Cina, rimandiamo alla recente pubblicazione di Marco Caboara, Regnum Chinae, The Printed Western Maps of China to 1735:

“Coronelli here followed French maps of China quite closely, especially the one by Father Couplet in 1687; even the name of the Yellow River remains in French, laune F. (Yellow River), instead of changing to the Italian "Fiume Giallo". On the western sheet, under the title cartouche, and a summary of the information that was on Couplet's map: Questo Regno della China è ripartito in quindeci Prouinciè delle quali dourano publicarsi le sue Carte partiolari. Sono seminate in questo, 155. Metropoli, ch'ano. 1312. Città subordinate, oltre 2357. Castelli ben fortificati. Il P. Filippo Couplet della Compagnia di Gesù, Procurator delle Missioni nella China, riferi sparse in essa 10128789. Famiglie, Capi d'huomeni 58916783. Duecento sono li Tempij eretti in più tempi à D. O M., e Gesù C. R. dal zelo di quella Religione indefessà, uentiquatro Luoghi di Residenza, marcati col publico Blasone, tre Collegi; diuersi Oratorij, e Hospitij di Missioni.

The cartouches show a dedication to an important figure of the Jesuit order, Father Antonio Baldigiani (1647-1771). For this reason, instead of the usual heraldic coat of arms, we see the "IHS" monogram of the Society of Jesus, and numerous references to Jesuit missionaries on the map.

In the north-eastern corner Coronelli devoted a descriptive text to Korea: Questa Penisola di Corea, che da alcuno si crede Isola, uiene chiamata Coreij, Tiocencouk, e Caoli (This peninsula of Korea, which is believed by some to be an island, is called Coreij, Tiocencouk, and Caoli).  To the left of Korea, Coronelli mentioned the Great Wall: Muro antico che diuide la China dalla gran Tartaria (The ancient Wall, which divides China from Great Tartary). North of Shanxi, Coronelli wrote a longer text for the Great Wall: Linea del Muro diuisorio della China dalla Tartaria lungo 400 Leghe, edificato gia duemila Anni e più, con scarpa di pietra uiua, fra le ringhiere interrotte de' Monti, continuato con Porte magnifiche, e Propugnacoli rileuati, e decorato con un Pomerio, ò Pomuro, da una parte e dall'altra.

For Taiwan, following Couplet's example, Coronelli used a French instead of an Italian name: BELL'ISLE, ou ILHA FORMOSA, da' Portoghesi LAQUEIO. Only in a long caption to the south of the island did Coronelli propose the Italian name: L'Isola Formosa, detta dagli Habitanti Ta Lieukieu, cioe, Gran Lieukieu, da Chinesi, Formosa, e da' Francesi Belle Isle, il di cui principal Luogo è Theouan, con Fortezza quadrangolare, detta Nuova Zelanda, posta nell'Isoletta, che pure si nomina Theouan. Vi sono anco due altre Fortez- ze da' Portoghesi fabricate dagli Hollandesi prese coll'Isola, che la ten- nero sin al 1661, nel quale furno cacciati da Coxina Corsaro, che ne tiene tuttavia il possesso”.

Cosmografo e cartografo, Vincenzo o Vincenzo Maria Coronelli (1640-1718) fondò la prima società geografica, l'Accademia degli Argonauti. Nel 1678 costruì una coppia di globi per il Duca di Parma che attirò l'attenzione dell'ambasciatore francese César d'Estrée, il quale invitò Coronelli a Parigi. Lì Coronelli costruì la coppia di globi giganteschi di 15 piedi che presentò a Luigi XIV nel 1683 e che gli avrebbero procurato fama in tutta Europa. Coronelli visse un periodo di straordinaria fecondità editoriale a partire dal 1689, quando ebbe la cattedra di geografia presso l'Università alle Procuratie, con la pubblicazione, nel 1690, del primo volume dell'Atlante Veneto. In effetti sotto il nome di Atlante Veneto va tutta la raccolta di tredici opere composte nell'arco del decennio successivo, dall'Isolario allo Specchio del mare. In realtà solo alcune di tali opere possono definirsi atlante, e sono di valore molto disuguale, dato che si passa da opere originali e fondamentali come quelle citate o il Corso Geografico ad opere di compilazione o semplici raccolte di vedute. Il Corso Geografico uscì in diverse edizioni con numeri diversi di carte - sessantotto tavole nel 1689-92; di centosettantatré tavole nel 1692; duecentosessanta tavole, nel 1694-97 - che venivano vendute anche separatamente, al ritmo di sei carte al mese per due anni. Le carte furono incise tra il 1688 e il 1692 nell'attrezzatissima officina cartografica del convento dei Frari, dove lavoravano anche incisori stranieri. 

Set di mappe in perfetto stato di conservazione.

Bibliografia

Marco Caboara, Regnum Chinae, The Printed Western Maps of China to 1735, pp. 409-413, n. 96; E. Armao, Vincenzo Coronelli: Cenni sull’uomo e la sua Vita. Catalogo Ragionato delle sue opere, lettere, fonti bibliografiche, indici; Marica Milanesi,Vincenzo Coronelli Cosmographer (1650-1718).

Vincenzo CORONELLI (Venezia 1650 - 1718)

Vincenzo Coronelli o Vincenzo Maria Coronelli, nacque a Venezia nel 1650, non a Ravenna, come affermano alcuni biografi, dove visse in gioventù con la famiglia. Al ritorno a Venezia, nel 1665, entrò come studente nel convento dei minori di S. Nicolò della Lattuga; aggregato alla chiesa dei Frari, fu mandato dai superiori a studiare a Roma, nel collegio di S. Bonaventura, dove si laureò in teologia ed iniziò gli studi geografici. Già prima del 1680 risulta a Parma, dove costruì due globi, oggi perduti, per il duca Ranuccio Farnese. Fu poi a Parigi, chiamato dall’ambasciatore francese a Roma, cardinale César d’Estrées, e vi si trattenne dal 1681 al 1684, quando iniziò la collaborazione con l’editore e costruttore di mappe Jean Baptiste Nolin; nel 1683 costruì per Luigi XIV due famosi globi di quasi 5 metri di diametro. Ritornato a Venezia, fondò nel 1684 l’Accademia cosmografica degli Argonauti, la più antica fra quelle di carattere geografico, promossa dal patrizio G. B. Donà e posta sotto la protezione del doge Marcantonio Giustiniani. Nel 1685 fu nominato cosmografo pubblico della Repubblica di Venezia, titolo col quale si fregiò in quasi tutte le sue opere e che costituì per lui motivo di particolare orgoglio. Nel 1689 prese la cattedra di geografia all’Università delle Procuratie; iniziò un periodo di straordinaria fecondità editoriale, pubblicando il primo volume dell’Atlante veneto (1690); sotto questo titolo va tutta la raccolta di tredici opere composte nell’arco del decennio successivo, dall’Isolario (1696-98, in due volumi) al Portolano o Specchio del mare Mediterraneo (1698), al Corso geografico (1689-92; ma aggiornato fino al 1697), al Teatro delle città (1696-97). Morì il 9 dicembre 1718 a Venezia. Quasi tutti i suoi libri, i manoscritti, la sua corrispondenza, le lastre di rame per le incisioni andarono dispersi o furono venduti poco tempo dopo. Anche l’Accademia degli Argonauti non sopravvisse al suo fondatore. [A. de Ferrari, Vincenzo Coronelli, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Volume 29 (1983)].

Vincenzo CORONELLI (Venezia 1650 - 1718)

Vincenzo Coronelli o Vincenzo Maria Coronelli, nacque a Venezia nel 1650, non a Ravenna, come affermano alcuni biografi, dove visse in gioventù con la famiglia. Al ritorno a Venezia, nel 1665, entrò come studente nel convento dei minori di S. Nicolò della Lattuga; aggregato alla chiesa dei Frari, fu mandato dai superiori a studiare a Roma, nel collegio di S. Bonaventura, dove si laureò in teologia ed iniziò gli studi geografici. Già prima del 1680 risulta a Parma, dove costruì due globi, oggi perduti, per il duca Ranuccio Farnese. Fu poi a Parigi, chiamato dall’ambasciatore francese a Roma, cardinale César d’Estrées, e vi si trattenne dal 1681 al 1684, quando iniziò la collaborazione con l’editore e costruttore di mappe Jean Baptiste Nolin; nel 1683 costruì per Luigi XIV due famosi globi di quasi 5 metri di diametro. Ritornato a Venezia, fondò nel 1684 l’Accademia cosmografica degli Argonauti, la più antica fra quelle di carattere geografico, promossa dal patrizio G. B. Donà e posta sotto la protezione del doge Marcantonio Giustiniani. Nel 1685 fu nominato cosmografo pubblico della Repubblica di Venezia, titolo col quale si fregiò in quasi tutte le sue opere e che costituì per lui motivo di particolare orgoglio. Nel 1689 prese la cattedra di geografia all’Università delle Procuratie; iniziò un periodo di straordinaria fecondità editoriale, pubblicando il primo volume dell’Atlante veneto (1690); sotto questo titolo va tutta la raccolta di tredici opere composte nell’arco del decennio successivo, dall’Isolario (1696-98, in due volumi) al Portolano o Specchio del mare Mediterraneo (1698), al Corso geografico (1689-92; ma aggiornato fino al 1697), al Teatro delle città (1696-97). Morì il 9 dicembre 1718 a Venezia. Quasi tutti i suoi libri, i manoscritti, la sua corrispondenza, le lastre di rame per le incisioni andarono dispersi o furono venduti poco tempo dopo. Anche l’Accademia degli Argonauti non sopravvisse al suo fondatore. [A. de Ferrari, Vincenzo Coronelli, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Volume 29 (1983)].