La China
Riferimento: | S46177 |
Autore | Guillaulme DE L'ISLE |
Anno: | 1720 |
Zona: | Cina |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 180 x 145 mm |
Riferimento: | S46177 |
Autore | Guillaulme DE L'ISLE |
Anno: | 1720 |
Zona: | Cina |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 180 x 145 mm |
Descrizione
Una piccola mappa della Cina pubblicata in De Chevigny, La scienza delle persone di corte, di spada, e di toga, del signore di Chevigni, accresciuta di vari trattati da H. P. De Limiers dottore di legge, ed arricchita di molte figure in rame (Venezia: Stamperia Baglioni, 1720).
Questa carta segue l'opera originale del 1710 di Chevingny e De L'Isle, pubblicata da Chatelain ad Amsterdam. Appare più grossolana dell'originale, ad esempio i nomi dei mari sono stati scritti in caratteri tipografici normali, trascurando l'elegante carattere corsivo usato da Delisle nel 1710. Sono stati inoltre introdotti alcuni errori di ortografia: TOKIEU invece di FOKIEN per la provincia del Fujian e Koan f. (nell'originale era Hoam Flu.) per il Fiume Giallo.
Il successo dell'opera enciclopedico-didattica di Sieur de Chevigny (Amsterdam, 1707) convinse un editore veneziano a pubblicare una traduzione italiana di Selvaggio Canturani, corredata da carte geografiche che compaiono nella seconda edizione attribuita al cartografo francese Guillaume Delisle. Selvaggio Canturani era lo pseudonimo abituale di un teologo veneziano, Arcangelo Agostini (1660 ca. - 1746), noto soprattutto per le sue traduzioni dal francese. La Stamperia Baglioni di Venezia fu fondata nel 1598 da Tommaso Baglioni, che pubblicò le opere di Galileo Galilei, e continuò la sua attività editoriale senza interruzioni fino al 1850. Nel 1717 la famiglia Baglioni entrò a far parte del patriziato di Venezia, un esempio unico di questa onorificenza concessa a semplici stampatori, anche se non erano più percepiti come artigiani ma piuttosto come capi di imprese commerciali. La ditta Baglioni pubblicò ristampe nel 1734 e nel 1742, e un'altra edizione fu stampata a Napoli nel 1782 dall'editore Cervone, con una diversa calcografia.
“This map and a later print in 1725 follows the original 1710 work. It appears coarser than the original, for example, the names of the seas were written in normal typographical characters, neglecting the elegant cursive typeface used by Delisle in 1710 for the seas. It also introduced some spelling mistakes: TOKIEU instead of FOKIEN for the province of Fujian and Koan f. (in the original it was Hoam Flu.) for the Yellow River.
The success of Sieur de Chevigny's encyclopaedic-didactic work (Amsterdam, 1707) convinced a Venice publisher to bring out an Italian translation by Selvag- gio Canturani, accompanied by maps that appear in the second edition attribut- ed to the French cartographer Guillaume Delisle. Selvaggio Canturani was the usual pseudonym used by a Venetian theologian, Arcangelo Agostini (c.1660-1746), best known for his translations from French.
The Stamperia Baglioni (Baglioni Firm) in Venice was founded in 1598 by Tom- maso Baglioni, who published the works of Galileo Galilei, and the firm contin- ued its publishing activities without interruption until 1850. In 1717 the Baglioni family became part of the patriciate of Venice, a unique example of this honour being given to simple printers, even though they were no longer perceived as artisans but rather as heads of commercial enterprises (Infelise 1991, 133-6; CERL Thesaurus, cni00061673). The Baglioni firm published reprints in 1734 and 1742, and another edition was printed in Naples in 1782 by the publisher Cervone, with a different copperplate.“ (Caboara "Regnum Chinae", p. 455)
Acquaforte, finemente colorata a mano, buono stato di conservazione.
Bibliografia:
Caboara "Regnum Chinae", pp. 455-456, n. 117.
Guillaulme DE L'ISLE (1675 - 1726)
Guillaume De L’Isle, (1675-1726) Premier Geographe del re francese, fu probabilmente il più importante realizzatore di mappe del periodo. La sua opera segnò un’importante momento di transizione dalle mappe della scuola olandese, estremamente decorative e più orientate verso lo scopo artistico, ad un approccio più scientifico, che diminuiva l’importanza degli elementi decorativi ed enfatizzava la base scientifica a partire dalla quale le mappe venivano realizzate.
Estremamente dotato nel calcolo della latitudine e della longitudine, basato sulle osservazioni astrali più aggiornate dell’epoca, incluse tutte queste informazioni nelle sue mappe, segnando un nuovo corso nell'accuratezza della realizzazione delle mappe, seguito ben presto da molti contemporanei, inclusa la premiata società olandese Covens e Mortier. Si dice che De L’Isle fosse in grado di disegnare mappe già all’età di otto o nove anni, avendo avuto il padre come insegnante. Studiò matematica ed astronomia con J.D. Cassini, dal quale ricevette anche le basi della cartografia scientifica, caratteristica principale del suo lavoro. Il suo primo atlante venne pubblicato intorno al 1700, nel 1702 venne eletto membro della Academie Royale des Sciences, e nel 1718 divenne Premier Geographe del Re. Le sue mappe delle nuove scoperte del mondo rappresentavano l’informazione più aggiornata della sua epoca, in quanto non contenevano dettagli di fantasia che colmassero le lacune. Dopo la sua morte, nel 1726, l’attività venne rilevata dal nipote, Philippe Buache, e successivamente da J. Dezauche. Joseph Nicholas De L’Isle (1688-1768), il fratello di Guillaume, divenne amico di Pietro Il Grande, ricevendo così informazioni relative all’Impero Russo. Joseph rimase in Russia per venti due anni, come direttore dell’Osservatorio Reale di San Pietroburgo, rientrando in Francia nel 1747, portandosi dietro molto del materiale al quale aveva avuto accesso, in particolare quello relative alle esplorazioni lungo le coste nord del Pacifico, tanto in Russia quanto in America. L’Atlas Russicus venne pubblicato nel 1747, complete di venti due mappe. L'altro fratello, Simon Claude, (1675-1726) era uno storico. È curioso notare che l’anno di nascita e di morte coincidono con quelli del fratello maggiore Guillaume.
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Guillaulme DE L'ISLE (1675 - 1726)
Guillaume De L’Isle, (1675-1726) Premier Geographe del re francese, fu probabilmente il più importante realizzatore di mappe del periodo. La sua opera segnò un’importante momento di transizione dalle mappe della scuola olandese, estremamente decorative e più orientate verso lo scopo artistico, ad un approccio più scientifico, che diminuiva l’importanza degli elementi decorativi ed enfatizzava la base scientifica a partire dalla quale le mappe venivano realizzate.
Estremamente dotato nel calcolo della latitudine e della longitudine, basato sulle osservazioni astrali più aggiornate dell’epoca, incluse tutte queste informazioni nelle sue mappe, segnando un nuovo corso nell'accuratezza della realizzazione delle mappe, seguito ben presto da molti contemporanei, inclusa la premiata società olandese Covens e Mortier. Si dice che De L’Isle fosse in grado di disegnare mappe già all’età di otto o nove anni, avendo avuto il padre come insegnante. Studiò matematica ed astronomia con J.D. Cassini, dal quale ricevette anche le basi della cartografia scientifica, caratteristica principale del suo lavoro. Il suo primo atlante venne pubblicato intorno al 1700, nel 1702 venne eletto membro della Academie Royale des Sciences, e nel 1718 divenne Premier Geographe del Re. Le sue mappe delle nuove scoperte del mondo rappresentavano l’informazione più aggiornata della sua epoca, in quanto non contenevano dettagli di fantasia che colmassero le lacune. Dopo la sua morte, nel 1726, l’attività venne rilevata dal nipote, Philippe Buache, e successivamente da J. Dezauche. Joseph Nicholas De L’Isle (1688-1768), il fratello di Guillaume, divenne amico di Pietro Il Grande, ricevendo così informazioni relative all’Impero Russo. Joseph rimase in Russia per venti due anni, come direttore dell’Osservatorio Reale di San Pietroburgo, rientrando in Francia nel 1747, portandosi dietro molto del materiale al quale aveva avuto accesso, in particolare quello relative alle esplorazioni lungo le coste nord del Pacifico, tanto in Russia quanto in America. L’Atlas Russicus venne pubblicato nel 1747, complete di venti due mappe. L'altro fratello, Simon Claude, (1675-1726) era uno storico. È curioso notare che l’anno di nascita e di morte coincidono con quelli del fratello maggiore Guillaume.
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