Parte Settentrionale dell'Impero Chinese

Riferimento: ms7880
Autore Bartolomeo BORGHI
Anno: 1817
Zona: Tartaria Cinese
Luogo di Stampa: Firenze
Misure: 315 x 235 mm
150,00 €

Riferimento: ms7880
Autore Bartolomeo BORGHI
Anno: 1817
Zona: Tartaria Cinese
Luogo di Stampa: Firenze
Misure: 315 x 235 mm
150,00 €

Descrizione

Carta geografica tratta dal raro "Atlante Geografico" dell'abate Bartolomeo Borghi (1750-1821), cartografo, incisore ed editore che tra l'altro pubblicò l'atlante del Pazzini Carli in Siena.

Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, in ottimo stato di conservazione.

Bartolomeo BORGHI (Monte del Lago 1750 - 1821)

Bartolomeo Borghi, che Vermiglioli (Biografia degli scrittori perugini, 1829) definisce "uno dei migliori geografi dell'Europa", nacque nel 1750 a Monte del Lago, piccola frazione del comune di Magione, in provincia di Perugia, sulle rive del Trasimeno. Ordinato sacerdote nel 1774, trascorse i primi anni del suo mandato nel paese natale, poi a Magione e quindi a Sorbello (Cortona). Appassionato studioso di geografia, applicò dapprima le sue conoscenze all'analisi delle terre a lui più familiari: nel 1770 scrisse "Descrizione geografica, fisica e naturale del Lago Trasimeno" (che, tuttavia, sarà data alle stampe per la prima volta solo nel 1821), e nel 1791 pubblicò negli Atti dell'Accademia etrusca di Cortona una "Dissertazione sopra l'antica geografia dell'Etruria, Umbria e Piceno", arricchendo entrambe le opere di una carta delle regioni descritte. Intanto la sua fama di cartografo, oltre che di geografo, cresceva, tanto da fargli ottenere le nomine a membro delle Accademie Cortonese e Reale di Firenze, e procurargli l'incarico, da parte di Pietro Leopoldo, di delineare la carta del catasto pubblico di Cortona e del contado di Castiglione. Nello stesso tempo gli orizzonti geografici della sua attività si allargavano sensibilmente, e se nell'Atlante Novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte fatte dai più celebri e più recenti cartografi di Antonio Zatta (Venezia 1779-1785) il suo contributo fu ancora legato all'area toscana, nell'Atlante geografico che si pubblicò a Siena da Pazzini Carli tra il 1798 ed il 1800, il Borghi tracciò la maggior parte delle carte e spaziò dalle province del Sud - Est dell'Inghilterra, al Regno di Danimarca, alla Romania. Una sorta di prova generale, quest'ultima, della sua opera più importante: Atlante generale dell'ab. Bartolommeo Borghi, pubblicato a Firenze nel 1819. L'Atlante, corredato da brevi descrizioni storiche, politiche, civili e naturali che introducono le carte relative ai territori afferenti a ciascun Impero o Regno illustrato, rispecchia il nuovo assetto geo-politico attuato dal Congresso di Vienna.

Bartolomeo BORGHI (Monte del Lago 1750 - 1821)

Bartolomeo Borghi, che Vermiglioli (Biografia degli scrittori perugini, 1829) definisce "uno dei migliori geografi dell'Europa", nacque nel 1750 a Monte del Lago, piccola frazione del comune di Magione, in provincia di Perugia, sulle rive del Trasimeno. Ordinato sacerdote nel 1774, trascorse i primi anni del suo mandato nel paese natale, poi a Magione e quindi a Sorbello (Cortona). Appassionato studioso di geografia, applicò dapprima le sue conoscenze all'analisi delle terre a lui più familiari: nel 1770 scrisse "Descrizione geografica, fisica e naturale del Lago Trasimeno" (che, tuttavia, sarà data alle stampe per la prima volta solo nel 1821), e nel 1791 pubblicò negli Atti dell'Accademia etrusca di Cortona una "Dissertazione sopra l'antica geografia dell'Etruria, Umbria e Piceno", arricchendo entrambe le opere di una carta delle regioni descritte. Intanto la sua fama di cartografo, oltre che di geografo, cresceva, tanto da fargli ottenere le nomine a membro delle Accademie Cortonese e Reale di Firenze, e procurargli l'incarico, da parte di Pietro Leopoldo, di delineare la carta del catasto pubblico di Cortona e del contado di Castiglione. Nello stesso tempo gli orizzonti geografici della sua attività si allargavano sensibilmente, e se nell'Atlante Novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte fatte dai più celebri e più recenti cartografi di Antonio Zatta (Venezia 1779-1785) il suo contributo fu ancora legato all'area toscana, nell'Atlante geografico che si pubblicò a Siena da Pazzini Carli tra il 1798 ed il 1800, il Borghi tracciò la maggior parte delle carte e spaziò dalle province del Sud - Est dell'Inghilterra, al Regno di Danimarca, alla Romania. Una sorta di prova generale, quest'ultima, della sua opera più importante: Atlante generale dell'ab. Bartolommeo Borghi, pubblicato a Firenze nel 1819. L'Atlante, corredato da brevi descrizioni storiche, politiche, civili e naturali che introducono le carte relative ai territori afferenti a ciascun Impero o Regno illustrato, rispecchia il nuovo assetto geo-politico attuato dal Congresso di Vienna.