Cypri Insulae Nova Descript
Riferimento: | S46118 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1573 ca. |
Zona: | Cipro |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 500 x 350 mm |
Riferimento: | S46118 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1573 ca. |
Zona: | Cipro |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 500 x 350 mm |
Descrizione
Titolo nel cartiglio in alto a sinistra: CYPRI | INSVLAE | NOVA DE:|SCRIPT. | "1573". Al lato destro (75 x 100 mm, forma ovale e scala 1 : 400,000:): “LEMNOS INSVLAE descriptionem ex Petri Bellonij libro de Auibus, hoc in loco | tanquam parergon adiecimus".
Magnifica e importante carta dell’isola di Cipro, inciso da Iohannes van Deutecom: "Ioannes a Deutecum f. Cum Priuilegio".
Esemplare del terzo stato di quattro secondo Van den Broecke: dall’edizione latina del 1592 la linea di costa è più pesantemente ombreggiata e le onde del mare sono sostituite da punti. Le onde originali si possono ancora distinguere dietro la nuova puntinatura fino al 1603. Dalla rara edizione italiana del Theatrum Orbis Terrarum stampata ad Anversa da Jean Baptiste Vrients nel 1608 e poi nel 1612.
La carta si basa sull'opera di Giacomo Franco, stampata a Venezia nel 1570. (Meurer p. 97-98). L'isola di Lemnos, disegnata dallo stesso Ortelio, si basa su un resoconto scritto di Pierre Belon del 1555. (Meurer p. 113-114).
Questa mirabile carta dell’isola sostituì completamente il prototipo di Pagano e divenne il nuovo modello di carta di Cipro, grazie a Ortelius; divenne lo standard subito dopo la sua pubblicazione e rimase insuperata, sia nei contorni che nei contenuti, fino al 1885, quando il cartografo britannico Horatios Herbert Kitchener pubblicò a Londra la sua carta di Cipro, dopo aver condotto un rilevamento trigonometrico.
Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.
Acquaforte, finemente colorata in epoca, minime ossidazioni, per il resto in buono stato di conservazione.
Bibliografia
Van den Broecke, M.: Ortelius Atlas Maps, No. 149; Zacharakis, C.G.: A Catalogue of Printed Maps of Greece, 1477-1800, No. 2490/1614; Van der Krogt, P.: Koeman's Atlantes Neerlandici, 8130:31B.1.
Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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