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Riferimento: | S49232 |
Autore | Bartolomeo Faleti |
Anno: | 1560 |
Zona: | Cipro |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 335 x 230 mm |
Riferimento: | S49232 |
Autore | Bartolomeo Faleti |
Anno: | 1560 |
Zona: | Cipro |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 335 x 230 mm |
Rarissima prima rappresentazione incisa in rame dell’isola di Cipro
In alto al centro, nel mare, si legge: ISOLA DI CIPRO. In basso a destra, in un cartiglio rettangolare, troviamo il titolo: CYPRUS Insula, olim Macharia, idest beata, in Carpathij sinu Maximo, Issicus dictus, sita est. Veneri sacra nove[m] ia[m] regnoru[m] sedes. Hic pa[n]nus ex capraru[m] pilis, vulgo Cia[m]bellott[us] nominatus Cervi gregatim è Cilicia in Cypru[m] tranant, capita in precedentium clunibus imponentes. Ambitus eius fertur MMM.CDXX. ROMAE. M.D.LX .B.F. Carta priva di orientazione, scala grafica e graduazione ai margini.
“Si tratta della prima carta dell’isola stampata a Roma ed è attribuita alla tipografia di Bartolomeo Faleti. Le iniziali B.F. nel cartiglio in basso, in passato hanno indotto alcuni studiosi ad attribuire la paternità della lastra a Ferrando Bertelli. Non risulta però che il Bertelli abbia mai lavorato a Roma; Stylianou fa notare che, sebbene più di qualcuno suggerisca il Bertelli quale editore della lastra, appare insolito per Ferrando che l’iniziale del cognome preceda quella del nome. L’attribuzione al Faleti viene proposta per la prima volta dalla Borroni (1980). Dal punto di vista cartografico, la mappa si basa sulle carte di Bartolomeo dalli Sonetti e Benedetto Bordone (1520), rispetto alle quali viene corretta l’orientazione. Tuttavia, possiamo più esattamente considerarla come una riduzione semplificata della carta dello Zorzi/Pagano (1538), con un ridotto numero di oronimi e toponimi. Diversa anche la rappresentazione di Famagosta e quella di alcune linee costiere, forse dovuta semplicemente alla diversa tecnica impiegata per l’incisione. Un leone di San Marco viene apposto a largo della città di Famagosta, a significare il dominio della Repubblica di Venezia sull’isola. Shirley ipotizza l’esistenza di un secondo stato della lastra nella raccolta fattizia della National Széchényi Library di Budapest, supposizione già smentita da Baynton-Williams, che identifica correttamente la carta con quella attribuita a Paolo Forlani” (cfr. Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 1654).
“This map is the earliest recorded 'Lafreri map' of Cyprus, designed for separate sale, but owing its survival to its inclusion in one of the 'Lafreri School' composite atlases of the period. This map shows Cyprus on a more correct orientation, but essentially reproduces the Matteo Pagano delineation. The editor reduced the number of hills in the interior, which reinforces the paucity of information about the island. As with Pagano, the mapmaker included the Venetian lion, here engraved slightly to the east of Famagusta. The Famagusta region differs from the woodcut, with the 'claw-like' harbour wall. Other differences in the coastline may simply be due to technical differences between woodcut and copper engraving” (cfr. Baynton-Williams, Cyprus: The Book of Maps, p. 24).
Bartolomeo Faleti (attivo nel XVI secolo) è libraio, stampatore e tipografo attivo a Roma. Il suo negozio si trovava a S. Agostino. Faleti aveva notevoli interessi a Venezia. Insieme a Giovanni Varisco lavorò ad un Messale che fu pubblicato dopo la sua morte, nel 1570. I suoi eredi stamparono libri a Venezia e a Roma nel 1570 e nel 1571; tutti questi volumi portano i nomi di Giovanni Varisco e degli eredi di Faleti. Il suo indirizzo appare su stampe di Giovan Battista de Cavalleris, Sebastiano dal Re e Etienne Dupérac, oltre che su molte mappe.
Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva con filigrana “tulipani nel cerchio con stella” (Woodward nn. 121-122, tipica carta romana dell’epoca, riscontrata su due mappe di Vincenzo Luchini datate 1558), con sottili margini, tracce di colla visibili al verso, in perfetto stato di conservazione.
Magnifico esemplare di questa rarissima incisione, censita in soli 9 esemplari istituzionali in Bifolco/Ronca.
Bibliografia
Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 1654, Tav. 836; Borroni Salvadori (1980): n. 122; Baynton-Williams (2016): pp. 23-24, n. 5; Shirley (1998): p. 40; Stylianou (1980): n. 25, fig. 31; Tooley (1939): n. 180; Witcombe (2008): p. 225, n. 11; Zacharakis (1992): n. 225; Zacharakis (2009): n. 358.
Bartolomeo Faleti (attivo nella metà del XVI secolo)
Bartolomeo Faleti (attivo nel XVI secolo) è libraio, stampatore e tipografo attivo a Roma. Il suo negozio si trovava a S. Agostino. Faleti aveva notevoli interessi a Venezia. Insieme a Giovanni Varisco lavorò ad un Messale che fu pubblicato dopo la sua morte, nel 1570. I suoi eredi stamparono libri a Venezia e a Roma nel 1570 e nel 1571; tutti questi volumi portano i nomi di Giovanni Varisco e degli eredi di Faleti. Il suo indirizzo appare su stampe di Cavalleris, Sebastiano dal Re e Dupérac, oltre che su molte mappe.
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Bartolomeo Faleti (attivo nella metà del XVI secolo)
Bartolomeo Faleti (attivo nel XVI secolo) è libraio, stampatore e tipografo attivo a Roma. Il suo negozio si trovava a S. Agostino. Faleti aveva notevoli interessi a Venezia. Insieme a Giovanni Varisco lavorò ad un Messale che fu pubblicato dopo la sua morte, nel 1570. I suoi eredi stamparono libri a Venezia e a Roma nel 1570 e nel 1571; tutti questi volumi portano i nomi di Giovanni Varisco e degli eredi di Faleti. Il suo indirizzo appare su stampe di Cavalleris, Sebastiano dal Re e Dupérac, oltre che su molte mappe.
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