Isola di Cipro

Riferimento: A49231
Autore Natale BONIFACIO
Anno: 1568 ca.
Zona: Cipro
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 160 x 205 mm
15.000,00 €

Riferimento: A49231
Autore Natale BONIFACIO
Anno: 1568 ca.
Zona: Cipro
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 160 x 205 mm
15.000,00 €

Descrizione

Rara mappa dell’isola disegnata da Felice Brunello, incisa da Natale Bonifacio per l’editore Ferrando Bertelli.

In alto a destra, in un cartiglio, troviamo il titolo, ISOLA DI CIPRO, e la firma Fellice Brunelo V. F. In basso a sinistra è disegnata la scala grafica: Scala de miglia italiani (60 miglia = mm 56). Nell’angolo inferiore sinistro il monogramma NBF che identifica in Natale Bonifacio l’incisore della lastra. Orientazione con rosa dei venti nel mare, il nord, nord-ovest rivolto verso sinistra. Carta priva di graduazione ai margini.

La carta è presente sia in raccolte fattizie cinquecentesche (i cosiddetti “atlanti lafreriani”) che in alcuni esemplari del Civitatum aliquot insignorum et locorum editi da Ferrando Bertelli (Venezia, 1568). Ad esempio, la ritroviamo nella raccolta conservata alla Bayerische Staatsbibliothek (cfr. Meurer, The Strabo Illustrated Atlas, n. 96).

Esemplare nel primo stato di due, avanti il numero, descritto da Bifolco/Ronca: “La carta dell’isola di Cipro di Natale Bonifacio sembra essere una riduzione della carta che lo stesso Bonifacio realizza assieme a Felice Brunello nel 1570. Meurer sostiene che si potrebbe trattare di una prima versione, basata sulle fonti comuni che poi portarono alla realizzazione della più completa e ampliata versione. Appartiene ad un corpus di mappe raffiguranti le isole dell’arcipelago greco, sia del Mar Jonio che dell’Egeo, che costituiscono il lavoro cartografico più noto del Bonifacio; non datate, rendendo quindi difficile assegnare una sequenza cronologica alla serie, vengono fatte risalire al periodo 1567-70. Le carte si trovano inserite sia nelle raccolte fattizie cinquecentesche, che nel Civitatum aliquot insignorum et locorum edito da Ferrando Bertelli nel 1568 e nella successiva ristampa curata da Donato Bertelli (1574), al quale parte degli studiosi attribuiscono erroneamente la paternità delle opere. La lastra conosce una successiva ristampa nel 1713; è infatti inserita nell’opera Universus terrarum orbis scriptorum calamo delineatus di Alphonsus Lasor a Varea (pseudonimo di Raffaello Savonarola), edita a Padova. Sulla mappa viene inciso un numero relativo alla pagina di citazione nel libro” (cfr. Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 1668).

“This small map of the isolario type is the only recorded map by Felice Brunello [Fellice Brunelo]; he seems otherwise unknown as a cartographic publisher. Evidently he flourished in Venice between ca 1570 and 1574, if one can interpret the initials -V. F as 'Venetiae [or 'Venetiis'?] Formis [or: 'Fecit'?]'. The monogram 'NB F', hidden in the bottom left-hand corner, is presumably that of the engraver Natale Bonifacio ('Natale Bonifacio Fecit'). […] Brunello was not an atlas publisher, so the map probably appeared as a separately published news-sheet map, but was quickly absorbed into contemporary composite isolarii. Stylianou (1980) noted an example in the Bertelli family's Civitatum aliquot ... from 1574. The Bertelli were renowned acquirers of printing plates, and it may be that the plate passed into their ownership ca 1574; it would make sense that a plate owner would seek to dispose of such a plate after the loss of Cyprus to the Ottomans, confirmed by treaty in 1573, when demand for such maps in Venice would have become extremely limited. […] Geographically, Brunello's map depicts Cyprus from the period of 1568 to mid-1570. The description of the 'Anemur porto' as 'Fatto et fortificatto | Nouamente dal Turcc' could be taken to imply that this map is near contemporary with the Ottoman construction of the fortification at Anemur, before the invasion of Cyprus, but, equally, it could be that this map was copied from another map with this note present. The map certainly bears some similarities with Forlani's map of Cyprus and the Levantine coasts in terms of the Venetian divisions, the depiction of the modern fortifications of Nicosia and the inclusion of the Caramania coast” (cfr. Baynton-Williams, Cyprus: The Book of Maps, pp. 49-50).

Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, con margini, piccolo foro di tarlo perfettamente restaurato nella parte sinistra, per il resto in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 1668, Tav. 844 I/II; Meurer (2002): n. 96; Bank of Cyprus (2003): n. 16; Baynton-Williams (2016): pp. 48-50, n. 16; Gallo (1950): p. 99, n. 49; Stylianou (1980): n. 45, fig. 51; Sweet Land of Cyprus (2003): n. 7; Zacharakis (1992): nn. 219, 1253; Zacharakis (2009): nn. 350, 1880.

Natale BONIFACIO (Sebenico 1537- ? 1592)

Incisore, acquafortista, progettista, stampatore, editore e cosmografo originario di Sebenico. Attivo a Venezia all’incirca tra il 1570 e il 1574 e successivamente a Roma tra il 1575 e il 1591. Il 9 Febbraio 1578 venne candidato come membro della confraternita dei Virtuosi del Pantheon, segnalato come “intagliatore in rame” (Orbaan). Nel 1578 era però membro della Confraternita di San Girolamo degli Illirici. L’epitaffio sulla sua tomba ricorda la sua attività come incisore e cosmografo (“aeris caelator divinus ac optimus geographus”). A Venezia le sue opere vennero pubblicate da Camocio, Ferrando Bertelli, Luca e Donato Bertelli, Borgaruccio Borgarucci e Nelli. I suoi editori romani furono Lafrery, Claudio Duchetti, Lorenzo Vaccari e Nicolas van Aelst. Tra le sue opere ci sono mappe, antichità, soggetti didattici e devozionali. Lastre per Della trasportatione dell’obelisco Vaticano 1590 di Domenico Fontana.

Natale BONIFACIO (Sebenico 1537- ? 1592)

Incisore, acquafortista, progettista, stampatore, editore e cosmografo originario di Sebenico. Attivo a Venezia all’incirca tra il 1570 e il 1574 e successivamente a Roma tra il 1575 e il 1591. Il 9 Febbraio 1578 venne candidato come membro della confraternita dei Virtuosi del Pantheon, segnalato come “intagliatore in rame” (Orbaan). Nel 1578 era però membro della Confraternita di San Girolamo degli Illirici. L’epitaffio sulla sua tomba ricorda la sua attività come incisore e cosmografo (“aeris caelator divinus ac optimus geographus”). A Venezia le sue opere vennero pubblicate da Camocio, Ferrando Bertelli, Luca e Donato Bertelli, Borgaruccio Borgarucci e Nelli. I suoi editori romani furono Lafrery, Claudio Duchetti, Lorenzo Vaccari e Nicolas van Aelst. Tra le sue opere ci sono mappe, antichità, soggetti didattici e devozionali. Lastre per Della trasportatione dell’obelisco Vaticano 1590 di Domenico Fontana.