Corsica
Riferimento: | MS3910 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1570 ca. |
Zona: | Corsica |
Misure: | 245 x 170 mm |
Riferimento: | MS3910 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1570 ca. |
Zona: | Corsica |
Misure: | 245 x 170 mm |
Descrizione
Carta geografica della Corsica disegnata da Abraham Ortelius per il suo celeberrimo Theatrum Orbis Terrarum, primo atlante moderno della storia. La mappa fu preparata adoperando come fonte la analoga carta del 1567 di Agostino Giustiniani.
L’isola è raffigurata ruotata di 90° a est, con i confini meridionali riportati cioè sul lato destro della rappresentazione: ciò è dovuto al fatto che Ortelius fece sua una mappa precedente dello studioso genovese Agostino Giustiniani (1470-1536), patrizio domenicano e brillante linguista divenuto vescovo di Nebbio in Corsica. Con questo orientamento Ajaccio compare qui a sud delle montagne centrali, mentre la penisola settentrionale qui indicata come “Punta Marono” appare a sinistra sulla mappa.
Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.
Incisione su rame, coloritura coeva, restauro nel margine bianco superiore, per il resto in ottimo stato di conservazione. I margini basso e di sinistra sono ridotti in quanto originariamente la Corsica era abbinata alla Marca di Ancona ed al territorio di Siena.
Bibliografia
Van der Krogt 3, 7210+7520+7350:31; Van den Broecke, 137.
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Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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Bibliografia
Van der Krogt 3, 7210+7520+7350:31; Van den Broecke, 137.
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Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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