Creta Iovis magni, medio iacet insula ponto
Riferimento: | S44126 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1584 ca. |
Zona: | Creta, Corsica, Sardegna |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 490 x 340 mm |
Riferimento: | S44126 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1584 ca. |
Zona: | Creta, Corsica, Sardegna |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 490 x 340 mm |
Descrizione
Carta proveniente dall'edizione latina del Parergon sive veteris geographiae aliquot tabulae di Ortelius, raccolta di carte antiche pubblicata per la prima volta nel 1578 come supplemento al Theatrum Orbis Terrarum.
Esso era seguito anche da un Nomenclator Ptolemaicus, elenco di tutti i nomi geografici che comparivano nella Geographia di Tolomeo.
Questa tavola rappresenta, diversamente orientate ad Est o a Nord, Creta e altre isole dello Ionio, Sardegna e Corsica, ciascuna con margine graduato, longitudine e latitudine, inserite in riquadri in cui è riportato anche un elenco di luoghi dalla posizione sconosciuta. Il retro del foglio, riporta la descrizione in latino delle isole rappresentate.
Tratta dal Parergon, il primo atlante storico mai pubblicato. Fu inizialmente concepito da Ortelius come appendice del suo Theatrum Orbis Terrarum ma visto il notevole successo di queste carte storiche divenne in seguito un lavoro indipendente e rimase la fonte principale di tutti i lavori simili per tutto il XVII secolo.
Come sottolinea Koeman “il Parergon deve essere considerato come lavoro personale di Ortelius. Per quest'opera, infatti, diversamente dal Theatrum, non copiò le mappe di altri cartografi, ma ne disegnò lui stesso di nuove ed originali…prese luoghi, regioni e territori delle civiltà classiche illustrandone e spiegandone la storia, una materia molto vicina al suo cuore. Le mappe e le lastre del Parergon devono essere valutate come le più importanti incisioni che rappresentano il diffuso interesse per la geografia classica nel XVI secolo”.
Il Theatrum Orbis Terrarum e che è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione.
Incisione in rame, fine coloritura, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Van den Broecke 217; Zacharakis, Greece 1621.
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Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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Bibliografia
Van den Broecke 217; Zacharakis, Greece 1621.
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Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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