Pianta della Candia dell'anno 1668

Riferimento: S39857
Autore Valerio SPADA
Anno: 1668
Zona: Creta
Luogo di Stampa: Firenze
Misure: 455 x 365 mm
2.000,00 €

Riferimento: S39857
Autore Valerio SPADA
Anno: 1668
Zona: Creta
Luogo di Stampa: Firenze
Misure: 455 x 365 mm
2.000,00 €

Descrizione


Veduta obliqua della città veneziana e della fortezza di Candia, che mostra lo stato dei lavori di assedio, con alcune linee di trincea e linci nel 1668 durante la fase finale della guerra e il penultimo anno del lungo assedio ottomano, iniziato nel 1648 e proseguito fino alla capitolazione della città il 27 settembre 1669.

Orientata da sud verso l'alto (i punti cardinali non sono corretti; essi mostrano il nord che punta a sinistra, mentre l'est, che dovrebbe quindi puntare verso l'alto, è contrassegnato con la "P" per Ponente, in modo che ovest e est siano invertiti).

L'opera appartiene al cospicuo numero di cosidette "carte d'occasione" - stampe che servivano per documentare e diffondere notizie, specialmente di avvenimenti bellici - che illustrano la quinta guerra ottomano-veneziana o guerra cretese (1645-69).

La tavola è incisa da Valerio Spada ma il probabile ideatore è tale Vincenzo Vangelisti, il cui nome appare in alto, nella dedica ad Antonio Maria Vincenti, ambasciatore della Repubblica di Venezia a Firenze.

Non abbiamo trovato nessuna notizia su Vangelisti, ne su questa rarissima opera di Valerio Spada, che non appare nemmeno sulla monografia di Massar.

Acquaforte, con ampi margini, tracce di piega centrale visibili al verso, per il resto in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

cfr. Phyllis Deaborn Massar, The Prints of Valerio Spada, in “Print Quarterly” Vol. III, Num. 3 (1986) pp. 217-238 e Vol. IV, Num. 1 (1987), pp. 19-39.

Valerio SPADA (Colle di Val d'Elsa 1613-1688)

Fu un celeberrimo calligrafo, ma anche un abile disegnatore e intagliatore in rame con bulino, e acquaforte. Si affermò come come disegnatore e scenografo di corte, a cui si deve, tra l’altro, la scena finale (Il giardino di Venere) dell’opera di Gianbattista Moniglia L’Ercole in Tebe, rappresentata alla Pergola nel 1661, in occasione delle nozze tra Cosimo III dei Medici e Margherita Luisa d’Orléans.

Bibliografia

cfr. Phyllis Deaborn Massar, The Prints of Valerio Spada, in “Print Quarterly” Vol. III, Num. 3 (1986) pp. 217-238 e Vol. IV, Num. 1 (1987), pp. 19-39.

Valerio SPADA (Colle di Val d'Elsa 1613-1688)

Fu un celeberrimo calligrafo, ma anche un abile disegnatore e intagliatore in rame con bulino, e acquaforte. Si affermò come come disegnatore e scenografo di corte, a cui si deve, tra l’altro, la scena finale (Il giardino di Venere) dell’opera di Gianbattista Moniglia L’Ercole in Tebe, rappresentata alla Pergola nel 1661, in occasione delle nozze tra Cosimo III dei Medici e Margherita Luisa d’Orléans.