Porto Longone Fortesse de la Toscane, Dans L'Isle d'Elbe...
Riferimento: | S41749 |
Autore | Pierre MORTIER |
Anno: | 1704 |
Zona: | Porto Azzurro |
Misure: | 575 x 520 mm |
Riferimento: | S41749 |
Autore | Pierre MORTIER |
Anno: | 1704 |
Zona: | Porto Azzurro |
Misure: | 575 x 520 mm |
Descrizione
Veduta obliqua di Porto Longone (Porto Azzurro) sull'isola d'Elba, una delle città dello Stato spagnolo dei Presidi che fu catturata dai francesi nel 1646 e poi riconquistata dalle forze spagnole e alleate italiane e tedesche comandate da Giovanni d'Austria (il Giovane) (7 aprile 1629-17 settembre 1679). Guerra franco-spagnola (1645-1659).
Orientatamento in alto a sud-est. La vista è presa dalla catena di colline a nord-ovest del forte, dando una vista dominante sulle linee di circonvallazione e sugli accampamenti degli eserciti assedianti e sul Forte di Longone.
Esemplare tratto dal primo volume del Nouveau Theatre de l'Italie pubblicato ad Amsterdam nel 1704/5 e nel 1724, quale integrazione al progetto di Johannes Baleu, iniziato nel 1663, del grande "libro delle città", manchevole delle piante di gran parte della parte settentrionale della penisola.
Il Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697. Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata “Nouveau Theatre de l’Italie”.
L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera.
L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. La particolarità che differenzia le due edizioni di Blaeu e Mortier è rappresentata dal fatto che il testo non è al verso della singola mappa (che quindi è bianca nel retro), ma si trova all’inizio di ogni singolo volume. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da R. Alberts ed edita nel 1724/5.
Incisione in rame, in buono stato di conservazione
Pieter e David Mortier erano fratelli, di estrazione francese, i cui interessi editoriali coprivano un ampio raggio, comprendendo opere francesi, inglesi e olandesi. Dopo la morte di Pieter, la vedova gestì l’attività finchè il figlio, Cornelis, fu in grado di occuparsene; poi, nel 1721, Cornelis iniziò la sua collaborazione col cognato, Johannes Covens, dando vita alla famosa Covens and Mortier, una ditta che rimase in piedi, nonostante piccole modfiche apportate al nome, fino alle metà del XIX secolo, e
che, divenne una delle più importanti case editrici di mappe olandesi.
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Pieter e David Mortier erano fratelli, di estrazione francese, i cui interessi editoriali coprivano un ampio raggio, comprendendo opere francesi, inglesi e olandesi. Dopo la morte di Pieter, la vedova gestì l’attività finchè il figlio, Cornelis, fu in grado di occuparsene; poi, nel 1721, Cornelis iniziò la sua collaborazione col cognato, Johannes Covens, dando vita alla famosa Covens and Mortier, una ditta che rimase in piedi, nonostante piccole modfiche apportate al nome, fino alle metà del XIX secolo, e
che, divenne una delle più importanti case editrici di mappe olandesi.
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