Septentrionalium Partium Nova Tabula
Riferimento: | S4431 |
Autore | Girolamo RUSCELLI |
Anno: | 1561 |
Zona: | Terre Artiche |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 260 x 195 mm |
Riferimento: | S4431 |
Autore | Girolamo RUSCELLI |
Anno: | 1561 |
Zona: | Terre Artiche |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 260 x 195 mm |
Descrizione
Carta tratta dalla "Geographia di Claudio Tolomeo", a cura di Girolamo Ruscelli, pubblicata in Venezia in più edizioni tra il 1561 ed il 1598.
La carta più significativa dell'atlante di Ruscelli è proprio questa Septentrionalium Partium Nova Tabula, basata sulla carta di Zeno dell'Atlantico settentrionale, inclusa per la prima volta in un libro di viaggi del 1558 e che descrive un viaggio precolombiano nel Nuovo Mondo compiuto nel 1380 dai ventimigliesi Nicolò e Antonio Zeno. La mappa introduce in modo molto dettagliato molte nuove isole fittizie, tra cui la Frislandia (con 32 località nominate), Deogeo, Estotilandia, Estlandia e il monastero di S. Tomas in Groenlandia. Molte di queste isole e luoghi mitici furono rappresentati sulle carte geografiche per secoli, soprattutto perché Gerard Mercator accettò il viaggio di Zeno come autentico e ne adottò gran parte nel suo famoso mappamondo del 1569 e nella sua mappa del Polo Nord del 1595. Abraham Ortelius, a sua volta, utilizzò la mappa come prototipo per la sua mappa dell'Atlantico settentrionale; Frobisher e Davis la utilizzarono per le loro esplorazioni rispettivamente negli anni 1570 e 1580.
La Geographia di Claudio Tolomeo si basa su quella di Giacomo Gastaldi (1548), che probabilmente disegnò personalmente anche queste mappe, che vennero incise dai fratelli Livio e Giulio Sanuto.
La peculiarità di queste mappe è che sono incise due per lastra e successivamente tagliate; questo il motivo per cui il segno del rame appare solo in tre lati della mappa. Il testo del Ruscelli e le sue carte sono considerate come il miglior atlante moderno fino alla prima versione del Theatrum Orbis Terrarum di Abraham Ortelius (1570).
Solo la loro larga diffusione ne impedisce una valutazione sostenuta nel mercato antiquario. L'opera infatti ebbe una prima stesura nel 1561, stampata da Vincenzo Valgrisi che ne curò anche la ristampa del 1562. Tre sono le edizioni firmate da Giordano Ziletti (due nel 1564 e una del 1574), mentre nel 1597 viene edita dai fratelli Calignani. Tutte queste edizioni contengono 64 tavole. Nel 1598 e 1599 vengono alla luce le due edizioni curate da Giuseppe Rosaccio e stampate dagli Eredi di Melchior Sessa. Queste ultime due edizioni comprendono 69 tavole; sono infatti aggiunte la carta del planisfero e dei continenti di Rosaccio.
Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
P. Burden, The Mapping of North America, 29; W. Ginsberg; Printed Maps of Scandinavia and the Arctic, 19.
Girolamo RUSCELLI (Viterbo 1504 – Venezia 1566)
Girolamo Ruscelli erudito e poligrafo nativo di Viterbo, si formò a Roma ma si trasferì ben presto nel Veneto dove curò, per la tipografia Valgrisi, le edizioni di numerosi classici italiani. Ruscelli fu anche il curatore della versione riveduta e ampliata della Geographia di Tolomeo, stampata a Venezia svariate volte tra il 1561 e la fine del secolo. Le mappe sono basate su quelle catalogate da Giacomo Gastaldi per l’edizione veneziana del 1548, ed incise dai fratelli Sanuto.
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Girolamo RUSCELLI (Viterbo 1504 – Venezia 1566)
Girolamo Ruscelli erudito e poligrafo nativo di Viterbo, si formò a Roma ma si trasferì ben presto nel Veneto dove curò, per la tipografia Valgrisi, le edizioni di numerosi classici italiani. Ruscelli fu anche il curatore della versione riveduta e ampliata della Geographia di Tolomeo, stampata a Venezia svariate volte tra il 1561 e la fine del secolo. Le mappe sono basate su quelle catalogate da Giacomo Gastaldi per l’edizione veneziana del 1548, ed incise dai fratelli Sanuto.
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