Carta della Telegrafia Elettrica in Europa

Riferimento: S21314
Autore Benedetto MARZOLLA
Anno: 1857
Zona: Europa
Luogo di Stampa: Napoli
Misure: 820 x 600 mm
500,00 €

Riferimento: S21314
Autore Benedetto MARZOLLA
Anno: 1857
Zona: Europa
Luogo di Stampa: Napoli
Misure: 820 x 600 mm
500,00 €

Descrizione

Dovuta a Samuel Morse, risale agli anni quaranta dell’800. Nel giro di pochi anni il sistema di comunicazione si diffuse in tutta Europa soppiantando i più antichi telegrafi ottici, di portata limitata. In Italia il sistema telegrafico venne introdotto nel 1849, nel Lombardo-Veneto, con la linea Innsbruck-Verona, che giungeva sino a Vienna e quindi, da Verona, a Milano e a Venezia.

In meno di un decennio tutti gli stati italiani avevano introdotto la telegrafia elettrica e tutto il territorio, soprattutto quello settentrionale, ne era servito. Nel Mezzogiorno la prima tratta fu tra Caserta e Capua nel 1851 e, come risulta dalla carta di Marzolla, si estese subito verso nord e verso sud, raggiungendo la Calabria e la Sicilia. Nel 1858 risultano in progetto i tratti da Capua verso L’Aquila e Pescara, e da Ariano verso Brindisi. Nello Stato Pontificio si stava lavorando al tratto tra Roma e Siena, per congiungersi con Firenze e il nord. Sono segnalati anche i cavi sottomarini, la cui prima posa avvenne, nel 1850, tra Dover e Calais. Quello nello Stretto di Messina, il primo italiano, fu posto nel 1851, seguito da quello tra Sarzana, la Corsica e la Sardegna (1854).

Si tratta di un documento di straordinaria importanza in quanto restituisce in un solo sguardo un complesso di dati e di informazioni oggi difficilmente reperibili e sparse in pubblicazioni e fonti archivistiche di non immediato reperimento. La carta fu realizzata nel 1857, nello Stabilimento Geografico di Benedetto Marzolla (1801-1858), cartografo e geografo brindisino formatosi nell’Officio Topografico di Napoli. Marzolla poteva avere accesso ad un’enorme quantità di dati geografici e di informazioni in quanto, dal 1852, era redattore nella Commissione di Statistica del Regno di Napoli, istituita nell’ambito del Ministero degli Interni.

Carta geografica tratta dall’ Atlante geografico. Corredato di notizie relative alla geografia fisica politica, ed in generale alla statistica delle varie regioni del Globo. Compilato ed eseguito in litografia per cura e sotto la direzione di Benedetto Marzolla edito a Napoli nel 1856.

Marzolla, autore di importanti atlanti sulle provincie del Regno di Napoli, è anche autore di diverse carte sulle Circoscrizioni Ecclesiastiche nel Regno delle Due Sicilie, pubblicate postume, nello stesso anno della morte (1858) a Napoli nello Stabilimento Geografico diretto da Luigi Manzella.

Benedetto Marzolla fu disegnatore topografo e litografo; geografo e cartografo; membro della Commissione di statistica presso il Ministero dell'Interno. Personaggio di grandissimo rilievo nella cartografia napoletana ed italiana del XIX secolo, Marzolla ottenne in vita pubblici riconoscimenti ed attestati per la produzione cartografica di altissima qualità. La sua notorietà si è lentamente dissolta dopo la morte; va tuttavia osservato che solo la mancanza di uno spiccato coinvolgimento politico in senso risorgimentale e di una valenza letteraria nella sua opera non lo hanno reso famoso come i contemporanei Francesco Costantino Marmocchi (1805-1858) e Attilio Zuccagni-Orlandini (1783-1872), con i quali può certamente confrontarsi. I progetti culturali didattici e editoriali di Marzolla furono e rimangono di straordinaria modernità; egli inventò, è il caso di dire, un nuovo modo di intendere e di disegnare la carta geografica, fornendo una visione assolutamente originale della comunicazione dei dati geografici attraverso la combinazione di testo e immagine. Con tale operazione, egli riuscì a fondere in un'unica opera, storia, geografia, economia, statistica e cartografia, raggiungendo un equilibrio grafico di rara efficacia (cfr. V. Valerio, Benedetto Marzolla Brindisino, Geografo e Cartografo dell'800 Europeo, Brindisi 2008).

Bell’esemplare con coloritura coeva dei contorni, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

V. Valerio, Benedetto Marzolla Brindisino, Geografo e Cartografo dell’800 Europeo (2008).

Benedetto MARZOLLA (Brindisi, 1801 - Napoli, 1858)

Disegnatore topografo e litografo; geografo e cartografo; membro della Commissione di statistica presso il Ministero dell'Interno. Personaggio di grandissimo rilievo nella cartografia napoletana ed italiana del XIX secolo, Marzolla ottenne in vita pubblici riconoscimenti ed attestati per la produzione cartografica di altissima qualità. La sua notorietà si è lentamente dissolta dopo la morte; va tuttavia osservato che solo la mancanza di uno spiccato coinvolgimento politico in senso risorgimentale e di una valenza letteraria nella sua opera non lo hanno reso famoso come i contemporanei Francesco Costantino Marmocchi (1805-1858) e Attilio Zuccagni Orlandini (1783-1872), con i quali può certamente confrontarsi. I progetti culturali didattici ed editoriali di Marzolla furono e rimangono di straordinaria modernità; egli inventò, è il caso di dire, un nuovo modo di intendere e di disegnare la carta geografica, fornendo una visione assolutamente originale della comunicazione dei dati geografici attraverso la combinazione di testo e immagine. Con tale operazione, egli riuscì a fondere in un'unica opera, storia, geografia, economia, statistica e cartografia, raggiungendo un equilibrio grafico di rara efficacia. (cfr. Da V. Valerio, Benedetto Marzolla Brindisino, Geografo e Cartografo dell'800 Europeo, Brindisi 2008)

Benedetto MARZOLLA (Brindisi, 1801 - Napoli, 1858)

Disegnatore topografo e litografo; geografo e cartografo; membro della Commissione di statistica presso il Ministero dell'Interno. Personaggio di grandissimo rilievo nella cartografia napoletana ed italiana del XIX secolo, Marzolla ottenne in vita pubblici riconoscimenti ed attestati per la produzione cartografica di altissima qualità. La sua notorietà si è lentamente dissolta dopo la morte; va tuttavia osservato che solo la mancanza di uno spiccato coinvolgimento politico in senso risorgimentale e di una valenza letteraria nella sua opera non lo hanno reso famoso come i contemporanei Francesco Costantino Marmocchi (1805-1858) e Attilio Zuccagni Orlandini (1783-1872), con i quali può certamente confrontarsi. I progetti culturali didattici ed editoriali di Marzolla furono e rimangono di straordinaria modernità; egli inventò, è il caso di dire, un nuovo modo di intendere e di disegnare la carta geografica, fornendo una visione assolutamente originale della comunicazione dei dati geografici attraverso la combinazione di testo e immagine. Con tale operazione, egli riuscì a fondere in un'unica opera, storia, geografia, economia, statistica e cartografia, raggiungendo un equilibrio grafico di rara efficacia. (cfr. Da V. Valerio, Benedetto Marzolla Brindisino, Geografo e Cartografo dell'800 Europeo, Brindisi 2008)