Russia Bianca ò Moscovia divisa da Guglielmo Sansone ne suoi Regni Ducati e Principati Provincie e Popoli che presentemente
Riferimento: | S39818 |
Autore | Paolo PETRINI |
Anno: | 1717 |
Zona: | Russia |
Luogo di Stampa: | Napoli |
Misure: | 560 x 420 mm |
Riferimento: | S39818 |
Autore | Paolo PETRINI |
Anno: | 1717 |
Zona: | Russia |
Luogo di Stampa: | Napoli |
Misure: | 560 x 420 mm |
Descrizione
Rarissima carta geografica della Russia stampata a Napoli da Paolo Petrini nel 1717.
Deriva dalla carta di Giacomo Cantelli da Vignola (basata su quella del Sanson) stampata a Roma dalla tipografia De Rossi nel 1678.
La mappa è tratta da Atlante Partenopeo dell'editore e libraio napoletano Paolo Petrini. L'atlante è una complessa operazione editoriale messa in atto da Petrini per raccogliere molte delle carte da lui realizzate a partire dall'ultimo decennio del XVII secolo, tratte sostanzialmente da Guillaulme Sanson, Nicolas De Fer e Giacomo Cantelli, e pubblicate con aggiornamenti ancora per gran parte del'700 dal figlio Nicola.
L'atlante del Petrini rappresentava per il Regno di Napoli, l'equivalente del Mercurio Geografico stampato a Roma dalla tipografia De Rossi, e circolante principalmente nello Stato Pontificio.
Incisione in rame, coloritura coeva con ritocchi, in eccellente stato di conservazione.
Paolo PETRINI (Attivo a Napoli fine del XVIII secolo)
Paolo Petrini lavorò a Napoli come incisore e libraio tra il 1692 e il 1748, traendo stampe da quadri del Lanfranco e di Luca Giordano, e mappe da Guillaume Sanson e Nicolas de Fer, oltre numerosi ritratti di uomini illustri napoletani. Realizzò anche un “Atlante Partenopeo” (1700), due incisioni per l’entrata di Filippo V e del cardinale Barberini (1702), un volume sui “Palazzi” (1713) e uno sulle “Chiese” (1718) di Napoli, oltre a una veduta della città di Napoli pubblicata nel 1698 che suscitò viva eco nell’editoria straniera. Tutta la sua opera è estremamente rara. L’Atlante Partenopeo fu ristampato con aggiornamenti nel corso di buona parte del secolo XVIII.
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Paolo PETRINI (Attivo a Napoli fine del XVIII secolo)
Paolo Petrini lavorò a Napoli come incisore e libraio tra il 1692 e il 1748, traendo stampe da quadri del Lanfranco e di Luca Giordano, e mappe da Guillaume Sanson e Nicolas de Fer, oltre numerosi ritratti di uomini illustri napoletani. Realizzò anche un “Atlante Partenopeo” (1700), due incisioni per l’entrata di Filippo V e del cardinale Barberini (1702), un volume sui “Palazzi” (1713) e uno sulle “Chiese” (1718) di Napoli, oltre a una veduta della città di Napoli pubblicata nel 1698 che suscitò viva eco nell’editoria straniera. Tutta la sua opera è estremamente rara. L’Atlante Partenopeo fu ristampato con aggiornamenti nel corso di buona parte del secolo XVIII.
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