Istria sotto il Dominio Veneto fra li Colfi Trigestino et Quarner….

Riferimento: S22274
Autore Giovanni Francesco CAMOCIO
Anno: 1571
Zona: Croazia
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 210 x 155 mm
1.000,00 €

Riferimento: S22274
Autore Giovanni Francesco CAMOCIO
Anno: 1571
Zona: Croazia
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 210 x 155 mm
1.000,00 €

Descrizione

In basso: a sinistra in una targa "Istria Sotto il dominio Veneto fra li Colfi Trigestino, et Quarner como peninsula sul mare Adriat.o da Istro fiume hora Quieto derivate la quale doppo tante ruine come p[er] le istorie. al po[n]te è molto habittata et adornata di molte Citta, Castelli, Ville, fonti, fiumi Et a marina Isole, porti boniss.i et in essa seli raccolgono qua[n]tità di Vini, Grani, Olij et ogni qualità di frutti perfettiss.i di sale similm.e piu ch[e] altro luogo. La detta prov.a e di longezza mill. 100. largezza da mill. 30. da Vin.a mill. 100. In Venecia apresso Giò. Franc.o Camocio. 1571. Con privilegio".

Al centro una rosa dei venti con il nord – est in alto. Carta priva di scala grafica e graduazione ai margini. Acquaforte e bulino, con pieni margini, perfette condizioni.


Riduzione della grande carta del Camocio del 1569, rispetto alla quale vengono eliminati tutti gli errori più grossolani. La mappa, come usuale per Camocio e altri editori suoi contemporanei, circolava come carta sciolta prima di essere poi inserita nella raccolta Isole famose, porti, fortezze e terre marittime sottoposte alla Serenissima Signoria di Venetia, ed altri Principi Christiani, et al Signor Turco, nouamente poste in luce. In Venetia alla libreria del segno di San Marco. Esistono pertanto delle prove prive di numerazione, che si trovano in alcune raccolte cinquecentesche. Esistono altresì delle prove avanti il numero che si trovano negli isolari camociani. Alla morte dell’editore (1575) le lastre furono acquisite da Donato Bertelli, che le ristampò aggiungendo una numerazione sequenziale.

Stati & edizioni: 1°: senza il numero.
2°: come descritto, aggiunto il numero 4.

Bibliografia: S. Bifolco, Città e Fortezze Principali del Mondo, in Bifolco-Ronca "Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo. Catalogo ragionato delle opere a stampa" (2018), pp. 126, 140-141.

Bibliografia

Bifolco-Ronca (2014): n. 70; Gallo (1950): p. 97, n. 4 e p. 99, n. 2; Lago-Rossit (1981): p. 83, tav. XXXVIII; Lago (1989): p. 255, n. 124; Lago (1992): p. 335, n. 22; Tolias (2011): n. 0356.

Giovanni Francesco CAMOCIO (Attivo a Venezia tra 1558 - 1575)

Editore veneziano, nato nella prima metà del sec. XVI, in luogo incerto: forse ad Asolo (Treviso) forse ad Asola (Crema). Più probabile la prima ipotesi in quanto la presenza della famiglia Camocio, di origine piemontese, è ampiamente documentata nella cittadina trevigiana. Alla famiglia Camocio, appartenne anche il celebre ellenista Giovanni Battista, ritenuto, da alcuni storici, parente se non addirittura fratello di Giovanni Francesco. Camocio già residente a Venezia, nel 1552 chiese al doge ed ottenne, insieme ad altri soci, in qualità di editore, il privilegio per quindici anni di pubblicare la traduzione in latino di alcuni scritti di autori greci. A lui editore di libri, sono attribuite anche circa dieci edizioni di carattere medico (fino al 1571). L’attività principale di Camocio, proprietario della libreria “Al segno della Piramide” a San Lio in Merceria, era la vendita di stampe ed incisioni, riproduzioni calcografiche di importanti opere d’arte e carte geografiche, mentre la sua attività di editore di libri risulta frammentaria e dilazionata nel tempo. Alla “Piramide” si vendevano anche libri di contenuto piccante, come i sonetti stampati da Domenico Zenoi, che gli valsero il pagamento di una multa: 10 ducati per l’autore e 5 ducati al proprietario della libreria. Camocio fu uno tra i più grandi editori di carte geografiche del XVI secolo, tutte prodotte in un laboratorio calcografico sicuramente di sua proprietà. Anche se è molto difficile stabilire con precisione quante carte e raccolte sia riuscito a produrre e stampare, a causa della facilità con cui, nel corso del tempo, si falsificavano nomi di autori, di editori, e si cambiavano le date. Tuttavia la presenza del suo nome in molte carte e le sue richieste di privilegio testimoniano la sua intensa attività. Soggetti presi da grandi artisti come Tiziano e Michelangelo, vedute di città, fortezze e carte geografiche, per la cui realizzazione furono chiamati a collaborare come si evince dalle firme presenti sulle carte, incisori e cartografi del valore di Domenico Zenoi (Zenoni), Donato e Ferdinando (Ferrando) Bertelli;, Paolo Furlani (Forlani) e Giacomo Gastaldi.

Bibliografia

Bifolco-Ronca (2014): n. 70; Gallo (1950): p. 97, n. 4 e p. 99, n. 2; Lago-Rossit (1981): p. 83, tav. XXXVIII; Lago (1989): p. 255, n. 124; Lago (1992): p. 335, n. 22; Tolias (2011): n. 0356.

Giovanni Francesco CAMOCIO (Attivo a Venezia tra 1558 - 1575)

Editore veneziano, nato nella prima metà del sec. XVI, in luogo incerto: forse ad Asolo (Treviso) forse ad Asola (Crema). Più probabile la prima ipotesi in quanto la presenza della famiglia Camocio, di origine piemontese, è ampiamente documentata nella cittadina trevigiana. Alla famiglia Camocio, appartenne anche il celebre ellenista Giovanni Battista, ritenuto, da alcuni storici, parente se non addirittura fratello di Giovanni Francesco. Camocio già residente a Venezia, nel 1552 chiese al doge ed ottenne, insieme ad altri soci, in qualità di editore, il privilegio per quindici anni di pubblicare la traduzione in latino di alcuni scritti di autori greci. A lui editore di libri, sono attribuite anche circa dieci edizioni di carattere medico (fino al 1571). L’attività principale di Camocio, proprietario della libreria “Al segno della Piramide” a San Lio in Merceria, era la vendita di stampe ed incisioni, riproduzioni calcografiche di importanti opere d’arte e carte geografiche, mentre la sua attività di editore di libri risulta frammentaria e dilazionata nel tempo. Alla “Piramide” si vendevano anche libri di contenuto piccante, come i sonetti stampati da Domenico Zenoi, che gli valsero il pagamento di una multa: 10 ducati per l’autore e 5 ducati al proprietario della libreria. Camocio fu uno tra i più grandi editori di carte geografiche del XVI secolo, tutte prodotte in un laboratorio calcografico sicuramente di sua proprietà. Anche se è molto difficile stabilire con precisione quante carte e raccolte sia riuscito a produrre e stampare, a causa della facilità con cui, nel corso del tempo, si falsificavano nomi di autori, di editori, e si cambiavano le date. Tuttavia la presenza del suo nome in molte carte e le sue richieste di privilegio testimoniano la sua intensa attività. Soggetti presi da grandi artisti come Tiziano e Michelangelo, vedute di città, fortezze e carte geografiche, per la cui realizzazione furono chiamati a collaborare come si evince dalle firme presenti sulle carte, incisori e cartografi del valore di Domenico Zenoi (Zenoni), Donato e Ferdinando (Ferrando) Bertelli;, Paolo Furlani (Forlani) e Giacomo Gastaldi.