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Riferimento: | S32411 |
Autore | Giuseppe LONGHI |
Anno: | 1680 ca. |
Zona: | Firenze |
Luogo di Stampa: | Bologna |
Misure: | 810 x 320 mm |
Riferimento: | S32411 |
Autore | Giuseppe LONGHI |
Anno: | 1680 ca. |
Zona: | Firenze |
Luogo di Stampa: | Bologna |
Misure: | 810 x 320 mm |
Il titolo PROSPETTIVA DELLA BELLISSIMA CITTA' DI FIORENZA METROPOLI DEL GRAN DUCA DI TOSCANA è in una riga sopra il riquadro. Sotto il riquadro, in dodici colonne, troviamo quarantotto riferimenti toponomastici. Sul giglio fiorentino il motto: florida Florentia floret. A sinistra in alto lo stemma mediceo; a destra il giglio fiorentino.
La veduta è chiaramente derivata, anche nei particolari figurativi, da quella di Matthaeus Merian pubblicata a Francoforte nel 1638. Riproduce il modello pubblicato in Georg Braun-Franz Hogenberg, Civitates Orbis Terrarum, stampato ad Anversa nel 1572. Con alcune variazioni, come l'ampliamento del fiume e il grande sviluppo è dato agli elementi pittorici nel paesaggio attorno alla città.
L'immagine è al centro del foglio stampato a Bologna da Giuseppe Longhi. Sopra la grande veduta di Firenze sono allineate otto piccole vedute di città della Toscana (Siena, Pisa, Livorno, Volterra, Arezzo, Borgo Sansepolcro, Pistoia, Lucca). Ai lati figure di nobili mercanti, artigiani e contadini in costumi tradizionali. In basso, fuori dal riquadro e su quattro colonne, un lungo testo tipografico contenente una descrizione storica della città e delle altre rappresentate nella tavola, dal titolo: Descrizione della città di fiorenza metropoli del serenissimo gran duca, et altre della Toscana, loro siti, origine, famiglie nobili, et altre cose più segnalate, che sono in esse.
Giuseppe Longhi (Bologna 1620-1691) fu un attivo editore e tipografo, noto anche per una ricca produzione libraria. Lavorò ai seguenti indirizzi bolognesi: Sotto le Scuole; Alla fabbrica di San Petronio; All'ospedale di Santa Maria della Morte; In via Orefici, nel palazzo Mantecuccoli. Il periodo di attività va dal 1650 al 1691.
Sono molto famose anche le sue grandi vedute di città italiane, disegnate seguendo il modello iconografico dei panorami olandesi dell’inizio del XVII secolo ed integrate da una decorazione figurata tipica della cartografia olandese dei vari Blaeu, Janssonius e Visscher.
Bellissima prova, stampata da due rami e due fogli tipografici per il testo, alcune pieghe di carta e restauro in basso a destra nel testo della legenda, per il resto in ottimo stato di conservazione. Veduta rarissima in meravigliosa coloritura a mano.
Bibliografia
Boffito, G., Mori, A., Piante e vedute di Firenze. Studio storico topografico cartografico, Roma, 1973, p.74; Ganado (1994) vol. III, n. 124.
Gioseppe (Giuseppe) Longhi era un incisore bolognese attivo tra il 1670 e il 1690. È forse più noto nei circoli cartografici come l'editore di un a carta in 12 fogli Nova Totius Terrarum Orbis Tabula, pubblicata nel 1680 circa, che si basa sulla mappa del mondo di Frederick De Wit del 1660 (Shirley 471. Longhi ha anche pubblicato una copia della carta murale dell'Italia in 12 fogli di Matthaus Greutter nel 1676 ed è noto per aver inciso vedute in 4 fogli di Vienna, Praga, Genova, Venezia, Napoli e Bologna, basate sul lavoro di precedenti incisori olandesi. Longhi fu probabilmente associato a Pietro Todeschi, che fu attivo a Bologna dal 1670 al 1690.
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Gioseppe (Giuseppe) Longhi era un incisore bolognese attivo tra il 1670 e il 1690. È forse più noto nei circoli cartografici come l'editore di un a carta in 12 fogli Nova Totius Terrarum Orbis Tabula, pubblicata nel 1680 circa, che si basa sulla mappa del mondo di Frederick De Wit del 1660 (Shirley 471. Longhi ha anche pubblicato una copia della carta murale dell'Italia in 12 fogli di Matthaus Greutter nel 1676 ed è noto per aver inciso vedute in 4 fogli di Vienna, Praga, Genova, Venezia, Napoli e Bologna, basate sul lavoro di precedenti incisori olandesi. Longhi fu probabilmente associato a Pietro Todeschi, che fu attivo a Bologna dal 1670 al 1690.
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