Gallia. Gallia Geographica Galliae descriptio, de integro plurimis in locis emendata ac Regionum limitibus distincta, auctor

Riferimento: s22223
Autore Johannes Baptiste VRIENTS
Anno: 1606 ca.
Zona: Francia
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 480 x 400 mm
1.250,00 €

Riferimento: s22223
Autore Johannes Baptiste VRIENTS
Anno: 1606 ca.
Zona: Francia
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 480 x 400 mm
1.250,00 €

Descrizione

Titolo nel cartiglio in alto a destra: GALLIA | Geographica Galliæ descriptio, de integro | plurimis in locis emendata ac Regionum | limitibus distincta; auctore Petro Plantio. | "Quicquid terrarum Rheno, Alpibus, mari Mediterraneo, Pyre: | næis montibus, oceano Aquitanico Brittanico et Germanico, | clauditur; communi nomine Latinis Gallia appellatur: quibus limi: | tibus potentissimum Francorum regnum, Sabaudiæ, Burgundiæ | comitatus, Helvetia, Alsatia, Lotharingia, inferior Germania, | et quædam aliæ regionis hodie continentur. | Ioannes Bap: | tista Vrints | excudit"

Una delle più decorative e rare mappe di Johannes Baptiste Vrients contenute nelle edizioni postume del Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius. La mappa è una fedele ed ingannevole copia della carta di Petrus Plancius (1552-1622), incisa dai fratelli van Deutecum e pubblicata dallo stesso Vrients nel 1592.

Esemplare nel secondo stato, con l’imprint Theodor. Gallæus | excudebat | Antverpiæ, che compare nell’edizione del 1612.

Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.

Acquaforte e bulino, impressa su carta coeva e rifilata alla linea marginale, con margini coevi aggiunti, lieve mancanza di parte incisa sotto al cartiglio, per il resto in buone condizioni. Rara.

Bibliografia

Cfr. L. Bagrow, A. Ortelli Catalogus Cartographorum; cfr. C. Koeman, Atlantes Neerlandici; Peter H. Meurer, Fontes Cartographici Orteliani 150; M. Van den Broecke, Ortelius Atlas Maps, n. 36 II/II; Van der Krogt, Koeman’s Atantes Neerlandici: 4000:31C.

Johannes Baptiste VRIENTS (1552 - 1612)

J. B. Vrients fu un venditore di stampe e mappe, incisore, ma è noto soprattutto per la sua attività editoriale ad Anversa. Nel 1575 è iscritto nella gilda di S. Luca della città. Pubblicò diversi lavori cartografici importanti, tra cui il mappamondo di Petrus Plancius del 1592. Dopo il 1600 acquistò le lastre sia dello Speculum del De Jode che del Theatrum di Ortelius. Non solo produsse nuove edizioni del Theatrum ma anche dell'Epitome, le cui lastre aveva acquistato da Philip Galle e Johannes Keerbergen. Ha pubblicato anche un piccolo atlante dei Paesi Bassi. Alla morte di Vrients, nel 1612, l'intero magazzino e le lastre furono vendute ai fratelli Moretus della Casa Plantin, che compilò una terza edizione del Theatrum (latino, italiano, spagnolo).

Johannes Baptiste VRIENTS (1552 - 1612)

J. B. Vrients fu un venditore di stampe e mappe, incisore, ma è noto soprattutto per la sua attività editoriale ad Anversa. Nel 1575 è iscritto nella gilda di S. Luca della città. Pubblicò diversi lavori cartografici importanti, tra cui il mappamondo di Petrus Plancius del 1592. Dopo il 1600 acquistò le lastre sia dello Speculum del De Jode che del Theatrum di Ortelius. Non solo produsse nuove edizioni del Theatrum ma anche dell'Epitome, le cui lastre aveva acquistato da Philip Galle e Johannes Keerbergen. Ha pubblicato anche un piccolo atlante dei Paesi Bassi. Alla morte di Vrients, nel 1612, l'intero magazzino e le lastre furono vendute ai fratelli Moretus della Casa Plantin, che compilò una terza edizione del Theatrum (latino, italiano, spagnolo).