Carta del Friuli tra i fiumi Livenza ed Isonzo disegnata da G. Marinelli e T. Taramelli
Riferimento: | S39289 |
Autore | Giovanni MARINELLI |
Anno: | 1879 |
Zona: | Friuli Venezia Giulia |
Luogo di Stampa: | Udine |
Misure: | 600 x 685 mm |
Riferimento: | S39289 |
Autore | Giovanni MARINELLI |
Anno: | 1879 |
Zona: | Friuli Venezia Giulia |
Luogo di Stampa: | Udine |
Misure: | 600 x 685 mm |
Descrizione
Rara carta del Friuli di Giovanni Marinelli e Torquato Taramelli, pubblicata dalla Litografia Passero di Udine.
Si tratta di un importante rilievo geografico del Marinelli, arricchito dalle informazione geologiche del Taramelli.
Giovanni Marinelli, uno dei maggiori geografi italiani dell’Ottocento, nasce a Udine il 28 febbraio 1846; assolti gli studi elementari e ginnasiali a Udine, nel 1862 si trasferisce all’Università di Padova ove si iscrive a Matematica, materia che abbandona dopo un anno per passare a giurisprudenza ottenendo nel 1867 il diploma “assolutorio” che gli permette di accedere agli uffici pubblici. Prosegue quindi gli studi superando vari esami universitari e acquisendo la formazione di geografo da autodidatta. Nel contempo (1870) insegna, in qualità di “professore reggente” (“assistente volontario”), al Regio Istituto Tecnico Zanon di Udine ottenendovi nel 1872 la titolarietà della cattedra di Storia e Geografia. Vi rimane sino al 1878, anno in cui va ad insegnare geografia all’Università di Padova ove vince la cattedra di Geografia (diventa ordinario nel 1882).
Torquato Taramelli (Bergamo, 15 ottobre 1845 – Pavia, 31 marzo 1922) è stato un geologo e accademico italiano. Dedicò i suoi studi al territorio del Friuli, dove divenne anche fondatore e presidente della Società Alpina Friulana, sezione locale del Club Alpino Italiano, nel 1874. Nello stesso anno divenne professore presso l'Università di Genova, trasferendosì però già nel 1875 all'Università di Pavia, come professore straordinario di Mineralogia e Geologia (ordinario dal 1878). Negli anni successivi insegnò anche Paleontologia e Geologia applicata e materiali da costruzione per il primo anno della Scuola di Applicazione per gli ingegneri, allora attivo a Pavia. Fu rettore dell'Università di Pavia tra il 1888 e il 1891. Fondò l'Istituto geologico italiano, presiedette la Società geologica italiana, fu membro fondatore della Società sismologica Italiana, membro della Commissione reale geodinamica e, dal 1887, al Ministero dell'Agricoltura, prese parte al consiglio direttivo dell'Ufficio centrale di meteorologia e geodinamica, dove organizzò una rete di osservatori geodinamici. Tra i suoi lavori più importanti è la Carta geologica d'Italia e i suoi studi in sismologia, dedicati ai campi macrosismici di alcuni eventi tellurici importanti. A partire dalla fine dell'Ottocento fino alla morte, diede un contributo rilevante a progetti di grandi opere di ingegneria civile e di sviluppo dell'agricoltura. Il gruppo di geologi di cui fece parte diede origine alla cosiddetta "nuova geologia", che portò la geologia italiana ai livelli europei.
Enrico Passero (1851-1908) creò un vero stabilimento tipolitografico di livello ben superiore a quella di analoghe attività artistico-industriali, in Italia e Europa. Esercitò un profondo influsso sull’arte litografica in Friuli. Molto significativa fu la realizzazione litografica di carte geografiche e topografiche.
Litografia a colori, stampata su sottile carta coeva e più volte ripiegata ad astuccio, evidenti tracce delle pighe dela carta, piccole aperture nelle giunzioni delle pieghe, nel complesso in buono stato di conservazione.
Giovanni MARINELLI
Giovanni MARINELLI