Iaponia Regnum.
Riferimento: | S36147 |
Autore | Johannes BLAEU |
Anno: | 1688 ca. |
Zona: | Giappone |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 570 x 420 mm |
Riferimento: | S36147 |
Autore | Johannes BLAEU |
Anno: | 1688 ca. |
Zona: | Giappone |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 570 x 420 mm |
Descrizione
Mappa del Giappone e della Corea dall'Atlas Sinensis di Joan Blaeu.
Anche se intitolata "Iaponia Regnum", la caratteristica più interessante di questa mappa è che si tratta della prima a mostrare correttamente la Corea correttamente come una penisola, a differenza delle precedenti che la raffiguravano come un'isola.
“"The publication of the Atlas of China seems to owe more to coincidence than to planning" writes Peter van der Krogt in his description of the Atlas Sinensis, where this map was first included. The Atlas Sinensis was first published in 1655 and added to the Theatrum Orbis Terrarum as the sixth volume. Most of the examples of this map have a blank verso, the exceptions being the second French printing of 1655 and the Spanish text version in 1658-1659. The Atlas Sinensis was later consolidated with the maps of Asia and was issued as the Asia volume in the Atlas Maior.
Martino Martini (1614-1661) went to China in 1642 as a Jesuit missionary and was ordered back to Rome in 1651, taking with him a number of maps of the provinces of China which he translated into Latin. On his voyage back to Europe he was captured by the Dutch and was sent to Amsterdam where he arrived in 1654. In addition to his contribution to the cartography of the Far East he wrote a history of the war of the Tartars against China.
To date, four states of this map have been identified. The first, without the privilege, may be an early proof and can only be tentatively dated c.1655; to date only loose examples of this state have surfaced. The second and most common state was included in Blaeu's production, which has been painstakingly and exhaustively researched by Peter van der Krogt. The third and fourth states are a result of Blaeu's plates being dispersed after the firm's fire of 1672. Sometime early in the eighteenth century the plate for this map (and a number of others) was acquired by Pieter Mortier and the third state of this map, with his imprint, could safely be dated c.1710, the year before his death. Mortier's widow continued the business for another decade and the plate once again changed hands and became part of the inventory of Covens and Mortier, an association of Johannes Covens, who had married Agatha Mortier in 1721, and Cornelis Mortier, Peter's son. The fourth state can tentatively be dated c. 1721; Van Egmond (2009) mentions that Blaeu's Atlas Sinensis was re-issued by Covens and Mortier "ca. 1721-ca. 1725" and that some of the maps with their imprint have survived, including that of Japan. Both the third and fourth state were included in composite atlases and probably issued separately as well. Over the past few years a number of composite atlases have been taken apart and it becomes more and more difficult to establish when either of these states was first issued. A curious feature of the fourth state is the added imprint Per F. de Wit, which, as Tony Campbell has pointed out to the present author, is anachronistic and may have been added by Mortier to give it respectability.
After the Blaeu firm suffered a disastrous fire in 1672, and the death of Joan Blaeu the following year, the complete stock of books, atlases and plates was sold by public auction. The copperplates were originally acquired by Abraham Wolfgang and were sold in 1694 after his death.." (Hubbard "Japoniae Insulae – The Mapping of Japan", p. 195).
Incisione in rame, bella coloritura coeva, piccoli restauri visibilie al verso, per il resto in buono stato di conservazione.
Bibliografia:
Hubbard "Japoniae Insulae – The Mapping of Japan", pp. 195-198, n. 27; Walters, 38; OAG, 28
Johannes BLAEU (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)
Figlio di Willem Blaeu, come il padre Joan fu cartografo, tipografo, stampatore e libraio. Nato ad Alkmaar probabilmente nel 1596. Dopo avere concluso gli studi a Leida, viaggia molto, soprattutto in Italia. A partire dal 1631 collabora con il padre Willem Janszoon Blaeu (1571–1638) e, insieme, nel 1635 pubblicano per la prima volta l’"Atlas Novus", che negli anni successivi viene a più riprese ampliato e ristampato a cura di Joan Blaeu. In seguito alla morte di Willem Blaeu, avvenuta nel 1638, Joan rileva l’attività paterna ad Amsterdam insieme al fratello Cornelius ma successivamente continua a gestirla da solo. Nel 1649 viene pubblicato "Tooneel der Steeden" ("Teatro delle città"), una collezione di mappe e vedute dall’alto delle città olandesi. Joan amplia inoltre i rapporti con l’estero, diventa il cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e nel 1659 apre una filiale a Vienna. Un altro suo notevole progetto, che era stato preceduto da cinque volumi dell’"Atlas Novus", è l’"Atlas Maior – Cosmographia Blaviana", pubblicato nel 1662 nella forma definitiva, comprendente undici volumi, per un totale di 3000 pagine e 600 tavole. Nel 1667, il noto calcografo olandese apre una seconda tipografia nella via Gravenstraat, che tuttavia viene distrutta durante l’incendio del 1672. L’anno successivo Joan Blaeu muore ad Amsterdam.
|
Johannes BLAEU (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)
Figlio di Willem Blaeu, come il padre Joan fu cartografo, tipografo, stampatore e libraio. Nato ad Alkmaar probabilmente nel 1596. Dopo avere concluso gli studi a Leida, viaggia molto, soprattutto in Italia. A partire dal 1631 collabora con il padre Willem Janszoon Blaeu (1571–1638) e, insieme, nel 1635 pubblicano per la prima volta l’"Atlas Novus", che negli anni successivi viene a più riprese ampliato e ristampato a cura di Joan Blaeu. In seguito alla morte di Willem Blaeu, avvenuta nel 1638, Joan rileva l’attività paterna ad Amsterdam insieme al fratello Cornelius ma successivamente continua a gestirla da solo. Nel 1649 viene pubblicato "Tooneel der Steeden" ("Teatro delle città"), una collezione di mappe e vedute dall’alto delle città olandesi. Joan amplia inoltre i rapporti con l’estero, diventa il cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e nel 1659 apre una filiale a Vienna. Un altro suo notevole progetto, che era stato preceduto da cinque volumi dell’"Atlas Novus", è l’"Atlas Maior – Cosmographia Blaviana", pubblicato nel 1662 nella forma definitiva, comprendente undici volumi, per un totale di 3000 pagine e 600 tavole. Nel 1667, il noto calcografo olandese apre una seconda tipografia nella via Gravenstraat, che tuttavia viene distrutta durante l’incendio del 1672. L’anno successivo Joan Blaeu muore ad Amsterdam.
|