Frontespizio con dedica a Clemente XIII
Riferimento: | S7826 |
Autore | Giovan Battista PIRANESI |
Anno: | 1761 |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 660 x 460 mm |
Riferimento: | S7826 |
Autore | Giovan Battista PIRANESI |
Anno: | 1761 |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 660 x 460 mm |
Descrizione
Acquaforte, 1764, firmata in basso a sinistra Piranesi inv e inc.
Tra frammenti di decorazione architettonica, un lastrone di marmo riccamente intagliato e inghirlandato ha nel centro un medaglione com intorno i segni dello zodiaco e nel mezzo la dedica in rilievo:
CLEMENTIS XIII PM/ MUNIFICENTISSIMO PRINCIPI/ PROMOTORI BONARUM/ ARTIUM /IO BAPT PIRANESIUS/ ARCHITECTUS
Secondo frontespizio,a doppia pagina, dell’opera Le Antichità di Albano e di Castel Gandolfo
Gli studi archeologici di Piranesi nella zona del lago di Albano, iniziati con il lavoro sull'Emissario, furono fortemente incoraggiati da papa Clemente XIII, la cui residenza estiva a Castel Gandolfo si affacciava sul lago. Su suggerimento di questo importante mecenate, che contribuì a sostenere le ingenti spese, l'artista realizzò un trattato particolarmente bello dedicato alle antichità locali e dedicato al Papa. In quest'opera, spesso legata alle opere sull'Emissario e sulle Due Spelonche, Piranesi estende la sua tecnica illustrativa che combina vedute evocative con grafici altamente tecnici, spesso speculativi, su aspetti dell'edilizia romana.
Magnifico esemplare, impresso su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione
Bibliografia
Wilton-Ely, 639; Focillon 506; Petrucci, n. 457
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Giovan Battista PIRANESI (Mogliano Veneto 1720 - Roma 1778)
Acquafortista, incisore, progettista, architetto e teorico italiano, considerato uno dei supremi esponenti dell’incisione topografica, sebbene il maggiore interesse egli lo mostrasse per l’architettura. Anche se solo pochi disegni architettonici sono stati realizzati, egli ebbe comunque una grande influenza, nel Neo-Classicismo europeo, attraverso contatti personali con architetti, mecenati e artisti in visita a Roma nel corso di quattro decadi. La sua prolifica produzione di lastre di acqueforti, che combinava una straordinaria immaginazione con una conoscenza delle tecniche dell’antica Roma estremamente pragmatica, diede avvio ad una nuova e duratura percezione dell’antichità. Era anche disegnatore di strutture e palchi per le feste, decoratore di interni e di mobili, così come restauratore. L’interazione di questa straordinaria combinazione di attività lo portò ad un concetto alto del disegno, sostenuto da saggi scritti. L’eredità che lasciò, relativamente alla sua visione unica della civiltà romana, fu una interpretazione immaginativa e una ri-creazione del passato che ispirarono scrittori e poeti così come artisti ed altri disegnatori.
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Bibliografia
Wilton-Ely, 639; Focillon 506; Petrucci, n. 457
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Giovan Battista PIRANESI (Mogliano Veneto 1720 - Roma 1778)
Acquafortista, incisore, progettista, architetto e teorico italiano, considerato uno dei supremi esponenti dell’incisione topografica, sebbene il maggiore interesse egli lo mostrasse per l’architettura. Anche se solo pochi disegni architettonici sono stati realizzati, egli ebbe comunque una grande influenza, nel Neo-Classicismo europeo, attraverso contatti personali con architetti, mecenati e artisti in visita a Roma nel corso di quattro decadi. La sua prolifica produzione di lastre di acqueforti, che combinava una straordinaria immaginazione con una conoscenza delle tecniche dell’antica Roma estremamente pragmatica, diede avvio ad una nuova e duratura percezione dell’antichità. Era anche disegnatore di strutture e palchi per le feste, decoratore di interni e di mobili, così come restauratore. L’interazione di questa straordinaria combinazione di attività lo portò ad un concetto alto del disegno, sostenuto da saggi scritti. L’eredità che lasciò, relativamente alla sua visione unica della civiltà romana, fu una interpretazione immaginativa e una ri-creazione del passato che ispirarono scrittori e poeti così come artisti ed altri disegnatori.
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