Forum SS. Apostolorum
Riferimento: | s3710 |
Autore | Hendrick van CLEEVE |
Anno: | 1587 |
Zona: | Piazza SS. Apostoli |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 245 x 180 mm |
Riferimento: | s3710 |
Autore | Hendrick van CLEEVE |
Anno: | 1587 |
Zona: | Piazza SS. Apostoli |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 245 x 180 mm |
Descrizione
Veduta tratta dalla raccolta Ruinarum varii prospectus, ruriumque aliquot delineationes pubblicato da Philip Galle con incisioni tratte da disegni di Hendrick van Cleve o Cliven III.
Figlio e allievo di William van Cleve, si trasferisce in Italia nella metà del XVI secolo; oltre ad un dipinto raffigurante una veduta di Roma, datato 1550, realizza un cospicuo numero di disegni che serviranno come modelli per l’opera incisa, realizzata al ritorno ad Anversa e pubblicata nel 1587.
Le vedute, che raffigurano principalmente Roma ma anche altre città europee, recano in basso l’iscrizione “Henri. Cliven. inven." o "Henri Cliven pingebat" che ne attestano la derivazione ma non l'autografia.
È certo che Hendrick viaggiò in Italia. Gli studiosi non sono d'accordo sui tempi del suo soggiorno, che alcuni collocano prima del 1551, anno in cui divenne maestro della Gilda, mentre altri lo collocano tra il 1551 e il 1555, data in cui si sposò. In Italia fece molti disegni di vedute di montagne, edifici e paesaggi urbani, che poi utilizzò nelle sue opere. Sulla base dei suoi disegni noti di città italiane, probabilmente trascorse del tempo a Roma, Firenze e Napoli.
Hendrick van Cleve era un artista di paesaggio, creando sia vedute topografiche che paesaggi immaginari. I suoi paesaggi sono in stile italianizzante e tipicamente raffigurano ampie vedute con rovine che possono essere o meno interamente immaginarie. Le rovine sono di solito una compilazione di elementi caratteristici dell'architettura classica. Alcune sono basate su rovine esistenti che possono essere identificate, mentre altre sono costruzioni completamente di fantasia dell’artista.
I disegni di Hendrik van Cleve furono quindi usati dai tipografi contemporanei di Anversa. Due serie di stampe secondo i disegni di van Cleve furono pubblicate dal famoso incisore ed editore Philips Galle. La prima serie, Regionem, rurium, fundormumq[ue], varii atove amoeni prospectus fu pubblicata nel 1587. Consiste di 10 tavole che raffigurano principalmente paesaggi pastorali immaginari con rovine. Hendrik van Cleve è menzionato come disegnatore su ogni stampa e Philip Galle come incisore. La seconda serie intitolata Ruinarum varii prospectus, ruriumq[ue] aliquot delineationes non è datata ma fu probabilmente pubblicata intorno allo stesso periodo della prima. Le 38 stampe mostrano vedute mediterranee. Non è chiaro chi abbia inciso questa serie.
La firma con il monogramma di H. van Cleve appare su tutte le 38 incisioni, ad eccezione dell'incisione n. 22 della serie. Anche la firma di Philip Galle appare su tutte le incisioni mentre quella di suo figlio Theodoor appare solo su una. Anche Hendrick van Cleve stesso potrebbe essere stato l'incisore della serie.
Incisione al bulino, bella impressione su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Hollstein, F. W. H. Dutch and Flemish Etchings, Engravings, and Woodcuts, v.4, pl.170, n.1-38 and v.7, p.80, n.423-460.
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Hendrick van CLEEVE (Anversa 1524 - 1589)
Figlio di Willem e fratello del pittore Marten, Hendrick Van Cleeve, pittore e incisore, si formò nella cerchia di Frans Floris, il maestro fiammingo che dal 1540 ca. divenne ad Anversa il caposcuola dei "romanisti". Anche il Van Cleeve, seguendo l'esempio di altri artisti nordici, fece un viaggio in Italia, visitando in particolare Roma, ove poté completare la sua formazione. Qui disegnò dal vero quegli schizzi di vedute, paesi e rovine in seguito utilizzati per i suoi dipinti, stampe e disegni che sono menzionati in un inventario del 1621. Van Mander precisa che Van Cleeve utilizzò per le sue vedute, oltre gli appunti giovanili, anche gli schizzi ripresi dal vero da Melchior Lorch, pittore e incisore che aveva viaggiato molto in Italia e a Costantinopoli. Il corpus delle sue incisioni appare ancora indefinito ed incerto in quanto a suo nome risultano al momento collegate le stampe della serie, in 38 fogli, "Runinarum vari prospectum ruriumq. Aliquot delineationes", e quella della serie di 12 tavole " Regionum rurium, fundorumque, varii amoeni prospectus", entambe edite ad Anversa da Philip Galle (Haarlem 1537 - Anversa 1618).
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Bibliografia
Hollstein, F. W. H. Dutch and Flemish Etchings, Engravings, and Woodcuts, v.4, pl.170, n.1-38 and v.7, p.80, n.423-460.
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Hendrick van CLEEVE (Anversa 1524 - 1589)
Figlio di Willem e fratello del pittore Marten, Hendrick Van Cleeve, pittore e incisore, si formò nella cerchia di Frans Floris, il maestro fiammingo che dal 1540 ca. divenne ad Anversa il caposcuola dei "romanisti". Anche il Van Cleeve, seguendo l'esempio di altri artisti nordici, fece un viaggio in Italia, visitando in particolare Roma, ove poté completare la sua formazione. Qui disegnò dal vero quegli schizzi di vedute, paesi e rovine in seguito utilizzati per i suoi dipinti, stampe e disegni che sono menzionati in un inventario del 1621. Van Mander precisa che Van Cleeve utilizzò per le sue vedute, oltre gli appunti giovanili, anche gli schizzi ripresi dal vero da Melchior Lorch, pittore e incisore che aveva viaggiato molto in Italia e a Costantinopoli. Il corpus delle sue incisioni appare ancora indefinito ed incerto in quanto a suo nome risultano al momento collegate le stampe della serie, in 38 fogli, "Runinarum vari prospectum ruriumq. Aliquot delineationes", e quella della serie di 12 tavole " Regionum rurium, fundorumque, varii amoeni prospectus", entambe edite ad Anversa da Philip Galle (Haarlem 1537 - Anversa 1618).
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