Colisei prospectus.
Riferimento: | S36245 |
Autore | Hendrick van CLEEVE |
Anno: | 1587 |
Zona: | Colosseo |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 240 x 170 mm |
Riferimento: | S36245 |
Autore | Hendrick van CLEEVE |
Anno: | 1587 |
Zona: | Colosseo |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 240 x 170 mm |
Descrizione
Veduta inserita nella raccolta "Ruinarum varii prospectus, ruriumque aliquot delineationes".
Hendrick van Cleve o Cliven III, figlio e allievo di William van Cleve, si trasferisce in Italia nella metà del XVI secolo; oltre ad un dipinto raffigurante una veduta di Roma, datato 1550, realizza un cospicuo numero di disegni che serviranno come modelli per l’opera incisa, realizzata al ritorno ad Anversa e pubblicata da Philip Galle nel 1587.
Le vedute, che raffigurano principalmente Roma ma anche altre città europee, recano in basso l’iscrizione “Henri. Cliven. inven." o "Henri Cliven pingebat" che ne attestano la derivazione ma non l'autografia.
Incisione al bulino, bella impressione su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Hollstein, 6
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Hendrick van CLEEVE (Anversa 1524 - 1589)
Figlio di Willem e fratello del pittore Marten, Hendrick Van Cleeve, pittore e incisore, si formò nella cerchia di Frans Floris, il maestro fiammingo che dal 1540 ca. divenne ad Anversa il caposcuola dei "romanisti". Anche il Van Cleeve, seguendo l'esempio di altri artisti nordici, fece un viaggio in Italia, visitando in particolare Roma, ove poté completare la sua formazione. Qui disegnò dal vero quegli schizzi di vedute, paesi e rovine in seguito utilizzati per i suoi dipinti, stampe e disegni che sono menzionati in un inventario del 1621. Van Mander precisa che Van Cleeve utilizzò per le sue vedute, oltre gli appunti giovanili, anche gli schizzi ripresi dal vero da Melchior Lorch, pittore e incisore che aveva viaggiato molto in Italia e a Costantinopoli. Il corpus delle sue incisioni appare ancora indefinito ed incerto in quanto a suo nome risultano al momento collegate le stampe della serie, in 38 fogli, "Runinarum vari prospectum ruriumq. Aliquot delineationes", e quella della serie di 12 tavole " Regionum rurium, fundorumque, varii amoeni prospectus", entambe edite ad Anversa da Philip Galle (Haarlem 1537 - Anversa 1618).
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Bibliografia
Hollstein, 6
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Hendrick van CLEEVE (Anversa 1524 - 1589)
Figlio di Willem e fratello del pittore Marten, Hendrick Van Cleeve, pittore e incisore, si formò nella cerchia di Frans Floris, il maestro fiammingo che dal 1540 ca. divenne ad Anversa il caposcuola dei "romanisti". Anche il Van Cleeve, seguendo l'esempio di altri artisti nordici, fece un viaggio in Italia, visitando in particolare Roma, ove poté completare la sua formazione. Qui disegnò dal vero quegli schizzi di vedute, paesi e rovine in seguito utilizzati per i suoi dipinti, stampe e disegni che sono menzionati in un inventario del 1621. Van Mander precisa che Van Cleeve utilizzò per le sue vedute, oltre gli appunti giovanili, anche gli schizzi ripresi dal vero da Melchior Lorch, pittore e incisore che aveva viaggiato molto in Italia e a Costantinopoli. Il corpus delle sue incisioni appare ancora indefinito ed incerto in quanto a suo nome risultano al momento collegate le stampe della serie, in 38 fogli, "Runinarum vari prospectum ruriumq. Aliquot delineationes", e quella della serie di 12 tavole " Regionum rurium, fundorumque, varii amoeni prospectus", entambe edite ad Anversa da Philip Galle (Haarlem 1537 - Anversa 1618).
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