ASIAE XI TAB:
Riferimento: | s34888 |
Autore | Gerard MERCATOR (Kremer) |
Anno: | 1578 |
Zona: | Indocina |
Luogo di Stampa: | Colonia |
Misure: | 332 x 352 mm |
Riferimento: | s34888 |
Autore | Gerard MERCATOR (Kremer) |
Anno: | 1578 |
Zona: | Indocina |
Luogo di Stampa: | Colonia |
Misure: | 332 x 352 mm |
Descrizione
Bella mappa dell'India, del Gange e di parte dell'Asia. L'Oceano Indiano è ornato con un cartiglio decorativo con il titolo, una rosa dei venti e diversi velieri. Sulla terra sono ben visibili cammelli, nomadi ed elefanti.
Riflette l'antica credenza in una terra chiusa nell'Oceano Indiano e raffigura l'India e la massa terrestre a sud e ad ovest della Cina come era percepita da molti cartografi dell'epoca.
La mappa copre una vasta area che parte dal fiume Gange a ovest, estendendosi fino alla Cina, alla Birmania, al Vietnam e al Mar Cinese. Si estende dalle montagne dell'Himalaya a nord-sud fino alla punta della penisola malese e di nuovo a ovest, suggerendo l'opinione di molti, a cominciare da Tolomeo, che l'Oceano Indiano fosse senza sbocco sul mare. Sono raffigurati numerosi sistemi fluviali e catene montuose e molte città sono nominate.
Mappa tratta dal Cl. Ptolemaei Alexandrini, Geographiae Libri Octo, pubblicata prima a Colonia da Gottfried von Kempen (1578) e poi ristampata dallo stesso editore nel 1584 (Van der Krogt 1, 502) e poi da Isaac Elsevier per il Theatrum Geographiae veteris di Petrus Bertius (Leyden 1618).
Di tutte le edizioni di Tolomeo, quella di Gerard Kremer (Mercatore), pubblicata nel 1578, e forse tecnicamente la più bella. A questo punto la Geografia di Tolomeo perdeva pero ogni pretesa di “attualità”, laddove lo scopo di Mercatore era quello di produrre un atlante del mondo classico che servisse da complemento al suo atlante moderno (per tale ragione egli aveva tentato di recuperare la forma originale dell’atlante tolemaico, scartandone le moderne accrezioni).
L'interpretazione di Mercatore del testo tolemaico, per le 28 carte che illustrano la sua Geographia è stata, quindi, una delle più veritiere. Egli aveva passato 13 anni a ricercare, disegnare e incidere le carte, rinunciando anche alla pubblicazione delle sue carte “moderne”.
Questo esemplare proviene dal Theatrum Geographia Veteris di Petrus Bertius edita a Leida nel 1618, che combina il Tolomeo di Mercator, le 8 tavole del Moretus per rappresentare la Tabula Peutingeriana e 14 mappe storiche delle regioni d'Europa derivate dal Parergon di Ortelius.
Acquaforte, finemente colorata a mano, in ottime condizioni.
Gerard MERCATOR (Kremer) (1512 - 1594)
Gerard de Cremer, meglio noto col cognome latinizzato Mercator (Mercatore in italiano), fu con Ortelius il massimo esponente della cartografia fiamminga cinquecentesca. Nato a Rupelmonde nel 1512, dopo gli studi classici, a Lovanio si specializzò nella tecnica dell’incisione su rame. Abile costruttore di strumenti scientifici e globi, iniziò la sua attività cartografica con una mappa della Palestina (1537). Ben presto le sue carte geografiche ottennero una grande reputazione in tutta Europa, grazie al nuovo sistema di proiezione cilindrica che per primo introdusse nelle mappe nautiche, e che consentiva di rappresentare i paralleli ed i meridiani mediante un reticolato cartesiano di rette tra di loro ortogonali. Nel 1538 pubblica il famoso Mappamondo cordiforme, utilizzando per la prima volta il nome geografico AMERICA in riferimento sia all’America Settentrionale che a quella Meridionale.Mercator fu inoltre il primo a usare sulle mappe geografiche il carattere corsivo italic migliorandone la leggibilità delle carte. In seguito all’accusa di eresia, nel 1552 si trasferì a Duisburg dove continuò la sua attività dedicandosi alla riproduzione delle mappe della Geographia tolemaica (in numero di 28), nonché alla preparazione di una raccolta di mappe in tre volumi alla quale, per la prima volta, venne applicato il termine di “Atlas” ovvero Atlante (Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabricati figura), in riferimento all’omonimo titano che della mitologia greca reggeva il mondo sulle sue spalle. Le prime due parti dell’atlante vennero pubblicate nel 1585 e nel 1589 e la terza, che completava l’edizione, nel 1595, ad opera del figlio Rumold, un anno della morte del padre. Dopo una seconda edizione completa nel 1602, le lastre delle mappe vennero acquistate da Jodocus Hondius nel 1604 il quale, con i figli, Jodocus II and Henricus, pubblicò edizioni ampliate dello stesso, che dominarono il mercato della cartografia per i successivi trent'anni.
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Gerard MERCATOR (Kremer) (1512 - 1594)
Gerard de Cremer, meglio noto col cognome latinizzato Mercator (Mercatore in italiano), fu con Ortelius il massimo esponente della cartografia fiamminga cinquecentesca. Nato a Rupelmonde nel 1512, dopo gli studi classici, a Lovanio si specializzò nella tecnica dell’incisione su rame. Abile costruttore di strumenti scientifici e globi, iniziò la sua attività cartografica con una mappa della Palestina (1537). Ben presto le sue carte geografiche ottennero una grande reputazione in tutta Europa, grazie al nuovo sistema di proiezione cilindrica che per primo introdusse nelle mappe nautiche, e che consentiva di rappresentare i paralleli ed i meridiani mediante un reticolato cartesiano di rette tra di loro ortogonali. Nel 1538 pubblica il famoso Mappamondo cordiforme, utilizzando per la prima volta il nome geografico AMERICA in riferimento sia all’America Settentrionale che a quella Meridionale.Mercator fu inoltre il primo a usare sulle mappe geografiche il carattere corsivo italic migliorandone la leggibilità delle carte. In seguito all’accusa di eresia, nel 1552 si trasferì a Duisburg dove continuò la sua attività dedicandosi alla riproduzione delle mappe della Geographia tolemaica (in numero di 28), nonché alla preparazione di una raccolta di mappe in tre volumi alla quale, per la prima volta, venne applicato il termine di “Atlas” ovvero Atlante (Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabricati figura), in riferimento all’omonimo titano che della mitologia greca reggeva il mondo sulle sue spalle. Le prime due parti dell’atlante vennero pubblicate nel 1585 e nel 1589 e la terza, che completava l’edizione, nel 1595, ad opera del figlio Rumold, un anno della morte del padre. Dopo una seconda edizione completa nel 1602, le lastre delle mappe vennero acquistate da Jodocus Hondius nel 1604 il quale, con i figli, Jodocus II and Henricus, pubblicò edizioni ampliate dello stesso, che dominarono il mercato della cartografia per i successivi trent'anni.
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