Etat de l'Eglise, Grand Duché de Toscane, et Isle de Corse
Riferimento: | S38976 |
Autore | Gilles Robert de VAUGONDY |
Anno: | 1750 |
Zona: | Stato della Chiesa |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 610 x 500 mm |
Riferimento: | S38976 |
Autore | Gilles Robert de VAUGONDY |
Anno: | 1750 |
Zona: | Stato della Chiesa |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 610 x 500 mm |
Descrizione
Carta dell'Italia Centrale di Robert de Vaugondy, tratta dalla prima edizione di "Atlas Universal" del 1750 (come dimostra l'indicazione di privilegio nel cartiglio che scompare successivamente).
Questa grande carta geografica antica dell'Italia centrale si caratterizza per la sobrietà e la precisione. È stata apprezzata quale migliore cartografia del suo periodo: ben segnati sono i confini tra i vari stati e quelli interni dei territori, resi di immediata lettura dell'uso editoriale del colore; ricca e non caotica la toponomastica e l'idrografia. Decora la carta geografica antica il cartiglio che presenta una struttura incompleta rispetto ad altri esemplari della medesima carta; in effetti manca la colomba nel mezzo dei raggi in alto, gli stemmi dello Stato della Chiesa e dei Medici sono vuoti, l'ostensorio è non finito, mancano la croce e la pisside dalle mani della Madonna.
“La graduazione ai margini, di 10' in 10', va da 41° 10' a 45° 05' lat. E da 26° 10' a 32° 10' long. Orientata sui quattro lati, ha scale in miglia italiane e in leghe francesi. Inserita in un sobrio ma elegante cartiglio con gli stemmi mediceo e pontificio, ai quali si aggiungono vari simboli religiosi (croce, calice con ostia, la colomba dello Spirito Santo), il titolo indica la carta quale rappresentazione anche della Corsica. Ben rimarcati, e ancor meglio evidenziati con il colore, sono i confini statali e quelli interni. Piuttosto sfoltita è la toponomastica e non sempre accettabile risulta la serie dei monticelli per l'orografia, come proverebbe ad esempio la rappresentazione delle colline anconetane che lascia immaginare una rimarchevole montuosità (purtuttavia con lo stesso simbolo, riportato da Cesi procedendo verso nord, si ottiene una raffigurazione dei Monti Martani con un effetto figurativo fin qui mai riscontrato). Nel complesso la tavola merita apprezzamento tanto che, per dirla con l'Almagià, è la «migliore composta nel periodo pregeodetico» anche se di fatto però essa «esce da questo periodo perché utilizzerà alcuni dati della carta di Maire e Boscovich»” (cfr. Le antiche terre del Ducato di Spoleto p. 178).
Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni con ritocchi, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
F. Ronca e A. Sorbini (a cura di) "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 178, n. 75.
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Gilles Robert de VAUGONDY (1688 - 1766)
Cartografo e geografo (Parigi 1688 - ivi 1766), geografo ufficiale del re di Francia, autore di vari atlanti, tra cui un Atlas universel (1758; ed. più completa, 1786); il figlio Didier (Parigi 1723 - ivi 1784), geografo del re come il padre, ne continuò e perfezionò l'opera, scrisse delle Institutions géographiques (1766) e collaborò all'Encyclopédie e all'Histoire naturelle di Buffon.
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Bibliografia
F. Ronca e A. Sorbini (a cura di) "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 178, n. 75.
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Gilles Robert de VAUGONDY (1688 - 1766)
Cartografo e geografo (Parigi 1688 - ivi 1766), geografo ufficiale del re di Francia, autore di vari atlanti, tra cui un Atlas universel (1758; ed. più completa, 1786); il figlio Didier (Parigi 1723 - ivi 1784), geografo del re come il padre, ne continuò e perfezionò l'opera, scrisse delle Institutions géographiques (1766) e collaborò all'Encyclopédie e all'Histoire naturelle di Buffon.
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