STATO DI NAPOLI Parte al Nord & STATI DI NAPOLI Parte al Sud
Riferimento: | S35675 |
Autore | Bartolomeo BORGHI |
Anno: | 1845 |
Zona: | Regno di Napoli |
Misure: | 250 x 335 mm |
Riferimento: | S35675 |
Autore | Bartolomeo BORGHI |
Anno: | 1845 |
Zona: | Regno di Napoli |
Misure: | 250 x 335 mm |
Descrizione
Coppia di carte geografiche di Bartolomeo Borghi, preparata nel 1817 per l'Atlante Geografico dell'abate Bartolomeo Borghi (1750-1821), cartografo, incisore ed editore che tra l'altro pubblicò l'atlante del Pazzini Carli in Siena.
Rara ristampa postuma, con abrasioni nei cartigli con il titolo, stampata a Firenze nel 1845.
Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, in ottimo stato di conservazione
Bartolomeo BORGHI (Monte del Lago 1750 - 1821)
Bartolomeo Borghi, che Vermiglioli (Biografia degli scrittori perugini, 1829) definisce "uno dei migliori geografi dell'Europa", nacque nel 1750 a Monte del Lago, piccola frazione del comune di Magione, in provincia di Perugia, sulle rive del Trasimeno. Ordinato sacerdote nel 1774, trascorse i primi anni del suo mandato nel paese natale, poi a Magione e quindi a Sorbello (Cortona).
Appassionato studioso di geografia, applicò dapprima le sue conoscenze all'analisi delle terre a lui più familiari: nel 1770 scrisse "Descrizione geografica, fisica e naturale del Lago Trasimeno" (che, tuttavia, sarà data alle stampe per la prima volta solo nel 1821), e nel 1791 pubblicò negli Atti dell'Accademia etrusca di Cortona una "Dissertazione sopra l'antica geografia dell'Etruria, Umbria e Piceno", arricchendo entrambe le opere di una carta delle regioni descritte. Intanto la sua fama di cartografo, oltre che di geografo, cresceva, tanto da fargli ottenere le nomine a membro delle Accademie Cortonese e Reale di Firenze, e procurargli l'incarico, da parte di Pietro Leopoldo, di delineare la carta del catasto pubblico di Cortona e del contado di Castiglione.
Nello stesso tempo gli orizzonti geografici della sua attività si allargavano sensibilmente, e se nell'Atlante Novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte fatte dai più celebri e più recenti cartografi di Antonio Zatta (Venezia 1779-1785) il suo contributo fu ancora legato all'area toscana, nell'Atlante geografico che si pubblicò a Siena da Pazzini Carli tra il 1798 ed il 1800, il Borghi tracciò la maggior parte delle carte e spaziò dalle province del Sud - Est dell'Inghilterra, al Regno di Danimarca, alla Romania.
Una sorta di prova generale, quest'ultima, della sua opera più importante: Atlante generale dell'ab. Bartolommeo Borghi, pubblicato a Firenze nel 1819. L'Atlante, corredato da brevi descrizioni storiche, politiche, civili e naturali che introducono le carte relative ai territori afferenti a ciascun Impero o Regno illustrato, rispecchia il nuovo assetto geo-politico attuato dal Congresso di Vienna.
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Bartolomeo BORGHI (Monte del Lago 1750 - 1821)
Bartolomeo Borghi, che Vermiglioli (Biografia degli scrittori perugini, 1829) definisce "uno dei migliori geografi dell'Europa", nacque nel 1750 a Monte del Lago, piccola frazione del comune di Magione, in provincia di Perugia, sulle rive del Trasimeno. Ordinato sacerdote nel 1774, trascorse i primi anni del suo mandato nel paese natale, poi a Magione e quindi a Sorbello (Cortona).
Appassionato studioso di geografia, applicò dapprima le sue conoscenze all'analisi delle terre a lui più familiari: nel 1770 scrisse "Descrizione geografica, fisica e naturale del Lago Trasimeno" (che, tuttavia, sarà data alle stampe per la prima volta solo nel 1821), e nel 1791 pubblicò negli Atti dell'Accademia etrusca di Cortona una "Dissertazione sopra l'antica geografia dell'Etruria, Umbria e Piceno", arricchendo entrambe le opere di una carta delle regioni descritte. Intanto la sua fama di cartografo, oltre che di geografo, cresceva, tanto da fargli ottenere le nomine a membro delle Accademie Cortonese e Reale di Firenze, e procurargli l'incarico, da parte di Pietro Leopoldo, di delineare la carta del catasto pubblico di Cortona e del contado di Castiglione.
Nello stesso tempo gli orizzonti geografici della sua attività si allargavano sensibilmente, e se nell'Atlante Novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte fatte dai più celebri e più recenti cartografi di Antonio Zatta (Venezia 1779-1785) il suo contributo fu ancora legato all'area toscana, nell'Atlante geografico che si pubblicò a Siena da Pazzini Carli tra il 1798 ed il 1800, il Borghi tracciò la maggior parte delle carte e spaziò dalle province del Sud - Est dell'Inghilterra, al Regno di Danimarca, alla Romania.
Una sorta di prova generale, quest'ultima, della sua opera più importante: Atlante generale dell'ab. Bartolommeo Borghi, pubblicato a Firenze nel 1819. L'Atlante, corredato da brevi descrizioni storiche, politiche, civili e naturali che introducono le carte relative ai territori afferenti a ciascun Impero o Regno illustrato, rispecchia il nuovo assetto geo-politico attuato dal Congresso di Vienna.
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