A New Map of Upper Part of Italy
Riferimento: | CO-553 |
Autore | Herman MOLL |
Anno: | 1730 ca. |
Zona: | Italia Settentrionale |
Luogo di Stampa: | Londra |
Misure: | 1030 x 635 mm |
Riferimento: | CO-553 |
Autore | Herman MOLL |
Anno: | 1730 ca. |
Zona: | Italia Settentrionale |
Luogo di Stampa: | Londra |
Misure: | 1030 x 635 mm |
Descrizione
A New Map of the Upper Part of Italy Containing the Principality of Piemont ye Dutchies of Savoy, Milan, Parma, Mantua, Modena, Tuscany, the Dominions of ye Pope &c. The Republics of Venice, Genoa, Lucca & c. / to His Most Sacred Majesty George II. King of Great Britain, France and Ireland, Elector of Brunswick-Luneburg &c. this Map is most humbly dedicated.
Firma in lastra: "Printed and Sold by Tho: Bowles next the Chapter House in St. Paul Church yard, and Iohn Bowles and Son, at y.e Black Horse in Cornhil" [nelle tre righe scritte a destra del cartiglio, in basso]; "by H. Moll Geographer" [entro il cartiglio]; priva di data, ma dedicata a Giorgio II (1683-1760), re di Gran Bretagna, Francia e Irlanda, Duca di Brunswick-Lünenburg, Principe elettore del Sacro Romano Impero dall'11 giugno 1727 fino alla morte.
Incisione su rame, senza testo al verso, coloritura d'epoca dei confini. Orientazione normale (nord in alto), data da due rose dei venti a 8 punte e 16 linee, con il fleur-de-lis a segnare il nord, circa al centro del Mar Tirreno e del Mare Adriatico. Margine graduato lungo tutta la cornice, numerato, due scale grafiche: in miglia tedesche ("German Miles 15 in one Degree"), e italiane & inglesi ("Italian & English Miles 60 in one Degree").
Include 11 inserti con dieci piante di fortificazioni di città (Venezia, Mantova, Milano, Torino, Genova, Piacenza, Parma, Modena, Firenze, Roma e Civitavecchia) e una pianta prospettica della città e del porto di Livorno.
“Innegabile il fascino espresso da questo esemplare, a partire dalle sue dimensioni, fino all'elaborato e raffinato schema compositivo ove, insieme alla raffigurazione geografica dell'Italia del Centro e del Nord, trovano spazio numerose componenti illustrative e particolareggiate di questo stesso contesto geopolitico. Sulla destra appare in bella evidenza, per tutta l'altezza del foglio, una lunga striscia, suddivisa in dieci riquadri, ciascuno dei quali riporta la sommaria planimetria di una città, iniziando da Venezia giù fino a Roma. In basso, appena a lato della Corsica, con la Sardegna a fare capolino, si adagia sulla scala longitudinale il titolo, seguito dal sottotitolo esplicativo del contenuto e con la dedica a Re Giorgio II. Il tutto racchiuso da un delicato cartiglio di tralci vegetali intrecciati, sul quale troneggia il blasone del Regno Unito. Ciò che tuttavia non passa inosservato è il riquadro del quarto inferiore sinistro con il notevole prospetto della città e del porto di Livorno, sovrastato dalla planimetria di Civitavecchia e da una piccola raffigurazione geografica dell'Italia, circondata dagli Stati circostanti. La ricchezza e il dettaglio dell'inserto ne fanno una stampa a sé nel contesto figurativo generale. La peculiare attenzione dedicata a Livorno, con l'originale e minuziosa veduta, sta a indicare quanto fosse importante per i mercantili inglesi in transito nel Mediterraneo questo scalo marittimo, potendo qui fruire dell'esenzione dalle tasse doganali, perché la città era "porto franco" fin dall'inizio del '600. Puntuale e appropriata è la nota situata nell'angolo superiore sinistro, con la quale si specifica il luogo dove Moll vende le sue carte, nella corte di Devreux, tra il Temple Bar e la chiesa di San Clemente nello Strand. Qui si può acquistare il nuovo insieme di 28 carte a doppia pagina, stampate su carta speciale, unite alle tavole di testo di Templeman - ma testi e carte si possono avere anche singolarmente - nonché l'Atlas Minor con 62 carte nuove e corrette. L'insieme a cui si fa cenno è sicuramente The World Described, pubblicato nel 1717 con 25 carte e accresciuto fino a 30 nelle edizioni successive, l'ultima del 1736. Una di queste, realizzata in 28 tavole, contiene alla n. 25 A New Map of Italy, datata in lastra 1714, e alla n. 26 A New Map of the Upper Part of Italy, la cui dedica a Giorgio II presuppone una datazione successiva al 1727, anno della sua ascesa al trono”. (cfr. P. Giorgi, C. Cicioni, L’Italia di Mezzo, La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo, n. 46).
Herman Moll (1654 - 1732) fu uno dei più importanti editori dediti al commercio di mappe in Inghilterra tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Sembra probabile che provenisse dalla Germania, forse da Brema, e che fosse a Londra già nel 1678. Le poche notizie biografiche sono dedotte dalla produzione, notevole, di materiale cartografico, frutto dell’attività alla quale si dedicava - come uso all’epoca - in qualità di incisore, disegnatore o editore. Dalla sua morte, nel 1732, della casa editrice Moll non si hanno più tracce; suo figlio Gilles Hendrick scomparve, infatti, prematuramente mentre la figlia Henderina Amelia Moll, è poco più che un nome testamentario. Le prime notizie di Moll sono relative al 1678 dove, come incisore, lavora per l’English Atlas di Moses Pitt e Sir Robert Hooke, uno dei sostenitori del progetto. Gran parte della sua carriera fu dedicata all’attività di incisore per produttori di mappe e editori, in particolare per James Knapton, realizzando le mappe per i resoconti di viaggio. Nel 1707 Moll iniziò a lavorare alla sua pubblicazione più famosa, il The World Described, una raccolta di mappe del mondo. Fu uno dei più famosi atlanti inglesi del XVIII secolo e richiese un lungo periodo di lavorazione; l’atlante fu completato solo nel 1717. Moll usava riempire gli spazi vuoti delle sue mappe con pannelli di testo, spesso con descrizione della regione raffigurata; altre volte, invece, con commenti poco lusinghieri sui rivali: gli inglesi Jeremiah Seller e Charles Price, John Senex e in particolare il francese Guillaume Delisle. Herman Moll fu coinvolto in numerose pubblicazioni: il Thesaurus Geographicus (1695), ripubblicato in seguito con diverse altre forme e ampliato per formare l’Atlas Geographus (1711) il Twenty Four New and Accurate Maps of the Several Parts of Europe (1706) e A New Description of England and Wales (1724). Nel suo testamento, non si fa menzione di uno stock di lastre da stampa o altri beni aziendali. È probabile che gran parte del materiale a cui il suo nome è legato fosse posseduto e finanziato da altri editori.
Bibliografia
M. G. Cocco in Associazione Roberto Almagià (a cura di) “L’Italia di mezzo, La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo nelle collezioni private”, pp. 46-47, n. 18; P. Giorgi, C. Cicioni, L’Italia di Mezzo, La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo, n. 46
Herman Moll fu un importante editore e incisore di mappe. Non si conoscono con esattezza né le sue origini, né la data di nascita. Si sa che arrivò a Londra nel 1678 dove lavorò come incisore per altri editori, come Moses Pitt, Greenville Collins, John Adair, e Seller & Price, prima di avviare la sua stessa attività di editore di atlanti e mappe su fogli sciolti.
Le mappe del grande atlante di Moll, The World Described sono stampate con grandi cartigli, contenenti il titolo e la dedica e molto spesso delle vignette. Questo atlante conteneva uno dei più grandi planisferi dell’inizio del XVIII secolo mai apparso in un atlante.
Si dice che Jonathan Swift, si riferì alle mappe di Moll per descrivere I viaggi di Gulliver, per conferire maggiore credibilità alla sua storia. Il lavoro di Herman Moll è stato molto apprezzato per la sua bellezza decorativa, e copiato da altri editori, sia durante la sua vita che dopo la sua morte.
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Herman Moll fu un importante editore e incisore di mappe. Non si conoscono con esattezza né le sue origini, né la data di nascita. Si sa che arrivò a Londra nel 1678 dove lavorò come incisore per altri editori, come Moses Pitt, Greenville Collins, John Adair, e Seller & Price, prima di avviare la sua stessa attività di editore di atlanti e mappe su fogli sciolti.
Le mappe del grande atlante di Moll, The World Described sono stampate con grandi cartigli, contenenti il titolo e la dedica e molto spesso delle vignette. Questo atlante conteneva uno dei più grandi planisferi dell’inizio del XVIII secolo mai apparso in un atlante.
Si dice che Jonathan Swift, si riferì alle mappe di Moll per descrivere I viaggi di Gulliver, per conferire maggiore credibilità alla sua storia. Il lavoro di Herman Moll è stato molto apprezzato per la sua bellezza decorativa, e copiato da altri editori, sia durante la sua vita che dopo la sua morte.
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