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![](https://www.antiquarius.it/46806-large_default/geografia-della-italia-di-giacomo-gastaldo.jpg)
Riferimento: | S48750 |
Autore | Paolo FORLANI |
Anno: | 1563 ca. |
Zona: | Italia |
Misure: | 775 x 530 mm |
Riferimento: | S48750 |
Autore | Paolo FORLANI |
Anno: | 1563 ca. |
Zona: | Italia |
Misure: | 775 x 530 mm |
Nel cartiglio in basso a destra: Al Molto Mag.co et Eccell.mo Sig.or Carlo Vicentino suo Sig.or sempre osser.mo Tra le piu belle e piu perfette opere, di. M. Giacomo Gastaldi prestantissimo Cosmografo, alcuna no[n] è, che mai s’habbi possuto comparare alla sua ITALIA, come hà molto ben’ il mondo conosciuto; poi che le stampe p.ma d’hora all’intaglio ridotte si sono del tutto p[er] lo[n]ghissimo uso consumate; io verame[n]te desideroso della restauratione di cosi rara fattura, acciò che no[n] restin gli huomini privi di cosa ta[n]to bella, e pretiosa, ho’ di novo voluto intagliarla et istamparla: e tra me stesso pe[n]sa[n]do à cui indrizzar dovessi tal mia fatica, mi si sono di subito rappresentate nella me[n]te le molte virtù, et il gra[n]dissimo valore ch[e] in V. S. E.ma fioriscono; co[n]sidera[n]do ch’esse[n]do l’jtalia nobilissima parte sopra tutte le p[ro]vi[n]cie doveua meritame[n]te esser dedicata da me à V.S. M.ca come quella, che nella sua p[ro]fessione à p.mi scie[n]tiati soprava[n]za, oltra la bo[n]ta della vita, la gentilezza, de’ suoi costumi, et la cortesia del suo sublime, è nobilissimo animo, io hò fatta co[n]sta[n]tissima risolutione di far libero et assoluto dono di quella a voi come à campio[n] sotto cui p[ro]tettione se ne a[n]derà p[er] ogni loco sicura da qual si sia offesa cosi adunque ragionevolme[n]te risoluto questa mia nova carta dell’ ITALIA, qual ella si sia co[n] si[n]gularissimo affetto co[n] sacro à V S E.ma a cui p[er] memoria della molta servitù e grandissima osserva[n]za ch’io te[n]go e p[er]petualmente teniro’ verso di lei piacerà co[n] pura e si[n]cera mente d’accettarla co[n] haver riguardo che ogni picciola cosa uscita da benigna cortese et humil mano deve ess cara ne temera di spiacervi valoroso mio Sig.re se be[n] poverame[n]te vi honoro nella maniera ch’io faccio, sp[er]a[n]do che no[n] sdegnarete alcuna volta tralascia[n]do i più gravi studi di rivoltarvi co[n] lieto animo à questo intaglio, il quale credo debbi alcu[n] diletto apportarvi poi che nella cognitione delle parti d’jtalia, e nell’avvedersi del be[n] disposto sito di quelle e V. S. E.ma no[n] meno p[ro]nta, che giudiciosa, alla quale prego da n[ost]ro Sig.re lo[n]ghissima, e felicissima vita à benefitio de suoi amici es.ri ad orname[n]to dell’honoratissimo suo sa[n]gue, et ad essaltatione della bellissima patria. Di Venetia il pri.mo dell’Anno M.D.LXIII. D. V. S.E.ma Aff.mo ser.re Paolo Forlani Veronese. Sopra alla dedica si trova la Scala di miglia (50 miglia = mm 45). Orientazione fornita da una rosa dei venti nel mare, il nord è in alto. Graduazione ai margini di grado in grado, da 37° 25’ a 45° 40’ di latitudine e da 28° a 44° 10’ (da 27° 35’ a 45° in alto) di longitudine. Acquaforte e bulino, due fogli, per una misura complessiva di mm 530x775.
La carta della penisola di Paolo Forlani riproduce esattamente il modello del Gastaldi del 1561. È identica sia nelle dimensioni che per la conformazione complessiva, con la sola eccezione di un più ricco apparato orografico. Si tratta della prima replica del modello gastaldino, realizzata solo due anni dopo l’originale. La carta, originariamente edita nel 1563, conosce numerose ristampe, una persino a quasi un secolo dalla prima stesura, curata da Stefano Scolari.
Esemplare del quinto stato di sei, privo di data, con l’indirizzo Franc. Valeggio formis e la dedica e descrizione modificate. Si legge, GEOGRAFIA DELLA ITALIA DI GIACOMO GASTALDO. L’Italia nobilissima provincia della Europa fu nominata con diversi nomi, cioè Saturnia, Ausonia, Enotria, Esperia, et Italia. Fu anco detta Latio, Gran Gretia, Carmetia, e Rometia: ma se con questi nomi chiamassero l’Italia tutta overo una parte sola io non l’affermo. […].
Paolo Forlani, nativo di Verona, nel 1560 aprì una propria bottega calcografica a Venezia, Al segno del pozzo, come risulta da alcune sue opere. Dal 1566 è attivo a Merzaria al segno della colonna e dal 1569 a Merzaria al segno della nave. Forlani ebbe rapporti commerciali con i maggiori editori di materiale cartografico del tempo, tra questi Antonio Lafreri, la famiglia Bertelli ed altri. Oltre ad essere un talentuoso incisore, era altresì rapido nell’esecuzione, qualità che gli consentì di lavorare contemporaneamente per editori diversi, e di eseguire una gran quantità di lavori. Woodward attribuisce a Forlani circa cento opere, di cui la maggior parte però non sono firmate. Tra il 1560 e il 1567, Forlani collaborò con Ferrando Bertelli, per cui incise una decina di rami, con Camocio, Bolognino Zaltieri e con Claudio Duchetti, per il quale incise alcune mappe. Per la sua attività professionale fu però molto importante e preziosa la collaborazione con Giacomo Gastaldi per il quale incise tredici carte. Nel 1567 Forlani pubblicava e commerciava la sua opera Il primo libro delle città et fortezze principali del mondo, i cui rami passarono poi a Bolognino Zaltieri. È probabile che il Forlani sia morto durante la peste che si diffuse a Venezia dal 1575.
Bellissimo esemplare, con sottili margini, minimi restauri perfettamente eseguiti lungo il margine superiore, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Opera rarissima.
Bibliografia
Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, pp. 1822-23, tav. 914, V/VI; Almagià (1929): p. 27, C; Arrigoni-Bertarelli (1930): n. 24; Bianchi (2007): pp. 84-85, n. 12; Bifolco-Ronca (2014): n. 8; Borri (1999): p. 49, n. 42; Borri (2010): pp. 69-71, n. 48, fig. 66; Cartografia Rara (1986): n. 66; Karrow (1993): n. 30/90.3; Lago (2002): pp. 285, 287 e figg. 283, 286; Tooley (1939): n. 336; Tooley (1983): 335a; Valerio (2008): tav. 5; Woodward (1990): n. 77.01-02; Woodward (1992): n. 6.
Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)
Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563).
Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.
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Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)
Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563).
Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.
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