Italiae, Sardiniae, Corsicae et confinium Regionum nova Tabula effigies praecipuarum Urbium et habituum inibi simul complecte
Riferimento: | S48048 |
Autore | Jean Le Clerc |
Anno: | 1610 |
Zona: | Italia |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 470 x 350 mm |
Riferimento: | S48048 |
Autore | Jean Le Clerc |
Anno: | 1610 |
Zona: | Italia |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 470 x 350 mm |
Descrizione
Titolo in alto a destra entro cartiglio decorativo: Italiae, Sardiniae, Corsicae et confinium Regionum nova Tabula effigies praecipuarum Urbium et habituum inibi simul complecte. Dati editoriali in basso: francois de la hoeye fecit e A Paris Chez Jean Le Clerc Excudit 1610.
Rarissima e non descritta carta della penisola incisa da Francois van den Hoeye e pubblicata a Parigi da Jean Le Clerc nel 1610.
Si tratta di una fedele derivazione della prima carte à figures della penisola, pubblicata da Willelm Janszoon Blaeu ad Amsterdam nel 1606.
Viene eliminata la bordura decorativa; sono, invece, aggiunti due elementi decorativi: una coppia in abito tipico (“Italiae habitus”) in basso a sinistra e la lupa con i gemelli, allegoria di Roma, in basso a destra. Il resto degli elementi decorativi – il cartiglio e i velieri nel mare – corrispondono perfettamente al prototipo di Blaeu. L’autore inserisce anche lo stesso identico titolo: Italiae, Sardiniae, Corsicae et confinium Regionum nova Tabula effigies praecipuarum Urbium et habituum inibi simul complecte. Dimenticandosi, tuttavia, di non aver rappresentato le “effigies praecipuarum Urbium et habituum” presenti nella cornice ornamentale del Blaeu.
La rarità della carta è assoluta; non solo non è inserita nelle pubblicazioni di Roberto Borri sulle carte dell’Italia, ma nemmeno citata tra le carte degli atlanti francesi di Mirelle Pastoreau.
Francois van den Hoeye (attivo 1600-1636) era un incisore ed editore di stampe carte geografiche nativo di Amsterdam ed attivo nella capitale olandese a Parigi. Probabilmente fu proprio attraverso lui che Le Clerc si dedicò alla produzione, per il mercato francese, di derivazioni di mappe stampate in Olanda. Non è chiaro se godesse di una sorta di autorizzazione oppure le sue fossero delle derivazioni pirata.
Sul tema si era già espresso, ponendosi gli stessi interrogativi, Louis Loeb-Larocque: “Jean Leclerc était membre d'une dynastie de libraires et éditeur d'estampes que la Biographie Nationale appelle Jean III et F. de Dainville Jean II, et que nour appellerons simplement Jean. Il était né à Paris en 1560, fils d'un imprimeur- éditeur établi rue Montorgueil. Pendant les troubles de la Ligue, toute la famille s'était réfugié à Tours où Jean devint un des collaborateurs de Bouguereau, le célèbre éditeur du premier atlas de la France. Le séjour à Tours de la famille durait de 1589 à 1594, date à laquelle elle est rentrée à Paris où Jean s'installe rue Saint-Jean-de-Latran, à l'enseigne de la Salamandre, qui devient la Salamandre royale en 1601. En 1602 Jean publie les 5 cartes de Jodocus Hondius l'ainé. Comme c'est la première fois que Jean entreprend ce genre de publications, deux questions se posent: pourquoi cet intérêt soudain pour les cartes et pourquoi Jodocus Hondius? Pour répondre à la prémiere question, il est probable que la fréquentation de Bouguereau, qui d'ailleurs a disparu aux environs de 1596/97, lui ait donné l'idée de publier des cartes géographiques. Il est plus difficile de répondre à la deuxième question; Jodocus Hondius l'ainé, après un exil à Londres, étauit rentré à Amsterdam en 1593, date à laquelle avait paru sa carte 'Inferior Germania'. Plusieurs autres cartes publiées avant 1602 portent le nom de Hondius, i.a. la grande carte de la France en 4 feuilles sur laquelle on lit pour la première fois: 'Excusum in aedibus Iudoci Hondij Amsterodami', publiée en 1600. Par ailleurs, Hondius collaborait avec Cornelis Claeszoon, 'the most important publisher in Amsterdam at the end of the 16th and the beginning of the 17th century in the field of cartography'. Il est donc impossible, à l'heure actuelle, de savoir pourquoi soudainement Hondius fait publier cinq cartes importantes à Paris par un éditeur pour ainsi dire inconnu” (cfr. Louis Loeb-Larocque Ces Hollandaises habillées a Paris ou l’exploitation de la cartographie hollandaise par les éditeurs parisiens au XVIIe siècle pp. 15-17)
Jean Le Clerc (1560 - 1621) fu un libraio, incisore ed editore francese attivo a Parigi tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Le Clerc, insieme a Maruice Bouguereau, pubblicò nel 1594 il Theatre Geographique du Royaume de France, successivamente ripubblicato in diverse edizioni. Le Clerc lavorò in diversi indirizzi a Parigi: in Rue Saint-Jean-de-Latran fino al 1610 e poi in Rue Saint-Jacques fino al 1621/24. Le pubblicazioni di Jean Le Clerc comprendevano ritratti, mappe, eventi di cronaca contemporanea e altre incisioni di Jacques Granthomme (1560-1613), Pierre Firens (1580-1636) e Léonard Gaultier (1561-1635). Le Clerc commissionò anche al cartografo olandese Jodocus Hondius la compilazione di un mappamondo e di diverse mappe dei continenti per accompagnare le successive edizioni dell'atlante. Il Theatre Geographique du Royaume de France fu pubblicato nel 1620, 1621, 1622, 1626 e 1631. La maggior parte delle edizioni fu pubblicata postuma da Jean Boisseau, che acquistò le tavole delle mappe dalla vedova di Le Clerc.
Acquaforte, impressa su carta vergata coeva e colorata a mano in epoca, rifilata al rame e con margini coevi aggiunti, leggera abrasione al verso nella parte sinistra del foglio, per il resto in ottimo stato di conservazione. Mappa rarissima.
Bibliografia
cfr. Louis Loeb-Larocque Ces Hollandaises habillées a Paris ou l’exploitation de la cartographie hollandaise par les éditeurs parisiens au XVIIe siècle in “Theatrum Orbis Librorum”, Utrecht 1989, pp. 15-17.
Jean Le Clerc (Parigi 1560 - 1633 circa)
Jean Le Clerc (1560 - 1621) fu un libraio, incisore ed editore francese attivo a Parigi tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Le Clerc fu battezzato il 16 agosto 1560 a Parigi, con l'incisore François Desprez (1530-1587) e il pittore Jérôme Bollery (1532-1592) come padrini. Proveniva da una famiglia di stampatori ed editori: il fratello minore di Jean, David Le Clerc (1561-1613), e lo stesso figlio di Jean, Jean Le Clerc V, erano entrambi stampatori ed editori di libri. Nel 1587, quando viveva e lavorava in Rue Chartière a Parigi, aveva già dato prova di sé. Per motivi religiosi, in quanto ugonotto, fuggì da Parigi nel 1588 e trascorse un anno altrove in Francia. Dal 1590 al 1594 si rifugiò a Tours, dove lavorò con l'editore e cartografo Maurice Bouguereau (15??-1596), che creò Le Theatre Francoys, il primo atlante di Francia. In seguito, Le Clerc lavorò in diversi indirizzi a Parigi: in Rue Saint-Jean-de-Latran fino al 1610 e poi in Rue Saint-Jacques fino al 1621/24.
Le pubblicazioni di Jean Le Clerc comprendevano ritratti, mappe, eventi di cronaca contemporanea e altre incisioni di Jacques Granthomme (1560-1613), Pierre Firens (1580-1636) e Léonard Gaultier (1561-1635). Collaborò con lo stampatore olandese Thomas de Leu (1560-1612) per realizzare una raccolta di 179 scene bibliche, allegorie, pagine di calendario e altre opere, pubblicata probabilmente nel 1606. Entrambi produssero incisioni per l'opera e utilizzarono opere di Justus Sadeler (1580-1620), Isaac Briot (1585-1670) e Nicolas Briot (1579-1646).
Il 20 dicembre 1619 Le Clerc ottenne una concessione reale di sei anni per "incidere mappe delle province di Francia e ritratti di patriarchi e principi del popolo ebraico, con una storia cronologica". Nel 1620 pubblicò il suo Le Théâtre géographique du Royaume de France, che comprendeva tavole nuove e tavole rielaborate dal lavoro di Bouguereau. Le nuove tavole furono realizzate da artisti come Jean Fayen (1530-1616), Jodocus Hondius (1563-1612), Salomon Rogiers (1592-1640) e Hugues Picart (1587-1664). L'opera ha avuto diverse edizioni e Jean Le Clerc V ha continuato a ripubblicarla dopo la morte del padre.
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Jean Le Clerc (Parigi 1560 - 1633 circa)
Jean Le Clerc (1560 - 1621) fu un libraio, incisore ed editore francese attivo a Parigi tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Le Clerc fu battezzato il 16 agosto 1560 a Parigi, con l'incisore François Desprez (1530-1587) e il pittore Jérôme Bollery (1532-1592) come padrini. Proveniva da una famiglia di stampatori ed editori: il fratello minore di Jean, David Le Clerc (1561-1613), e lo stesso figlio di Jean, Jean Le Clerc V, erano entrambi stampatori ed editori di libri. Nel 1587, quando viveva e lavorava in Rue Chartière a Parigi, aveva già dato prova di sé. Per motivi religiosi, in quanto ugonotto, fuggì da Parigi nel 1588 e trascorse un anno altrove in Francia. Dal 1590 al 1594 si rifugiò a Tours, dove lavorò con l'editore e cartografo Maurice Bouguereau (15??-1596), che creò Le Theatre Francoys, il primo atlante di Francia. In seguito, Le Clerc lavorò in diversi indirizzi a Parigi: in Rue Saint-Jean-de-Latran fino al 1610 e poi in Rue Saint-Jacques fino al 1621/24.
Le pubblicazioni di Jean Le Clerc comprendevano ritratti, mappe, eventi di cronaca contemporanea e altre incisioni di Jacques Granthomme (1560-1613), Pierre Firens (1580-1636) e Léonard Gaultier (1561-1635). Collaborò con lo stampatore olandese Thomas de Leu (1560-1612) per realizzare una raccolta di 179 scene bibliche, allegorie, pagine di calendario e altre opere, pubblicata probabilmente nel 1606. Entrambi produssero incisioni per l'opera e utilizzarono opere di Justus Sadeler (1580-1620), Isaac Briot (1585-1670) e Nicolas Briot (1579-1646).
Il 20 dicembre 1619 Le Clerc ottenne una concessione reale di sei anni per "incidere mappe delle province di Francia e ritratti di patriarchi e principi del popolo ebraico, con una storia cronologica". Nel 1620 pubblicò il suo Le Théâtre géographique du Royaume de France, che comprendeva tavole nuove e tavole rielaborate dal lavoro di Bouguereau. Le nuove tavole furono realizzate da artisti come Jean Fayen (1530-1616), Jodocus Hondius (1563-1612), Salomon Rogiers (1592-1640) e Hugues Picart (1587-1664). L'opera ha avuto diverse edizioni e Jean Le Clerc V ha continuato a ripubblicarla dopo la morte del padre.
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