Sexta Europae Tabula
Riferimento: | S39557 |
Autore | Bernardo SILVANO |
Anno: | 1511 |
Zona: | Italia |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 450 x 420 mm |
Riferimento: | S39557 |
Autore | Bernardo SILVANO |
Anno: | 1511 |
Zona: | Italia |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 450 x 420 mm |
Descrizione
Xilografia a due colori, 1511. Magnifica prova, impressa su due fogli di carta vergata coeva poi uniti, con pieni margini, restauro alla piega centrale piccoli difetti nei margini, per il resto in ottimo di conservazione.
Rarissima carta geografica della penisola tratta dalla Geografia di Claudio Tolomeo, edita a Venezia da Bernardo Silvano da Eboli e Giacomo Peuci da Lecco.
Quest’edizione del libro di Tolomeo si differenzia totalmente dalle altre stampate in Italia. Si tratta dell’unico trattato tolemaico avente le carte realizzate mediante intaglio nel legno, e stampato in due colori: rosso e nero. Inoltre, contrariamente ad ogni altro atlante, fu realizzato sulle due facciate del foglio come un vero e proprio libro. Per questo al verso della carta dell’Italia troviamo parte della Quinta e Settima Tabula, raffiguranti rispettivamente parte della Dalmazia e la Sardegna.
Dal punto di vista strettamente scientifico quest’edizione della Geografia mantiene dei canoni certamente arcaici, rifacendosi ai manoscritti quattrocenteschi, pertanto compiendo un passo indietro rispetto a tutte le grandi innovazioni cartografiche del periodo. Tuttavia, alcuni studiosi rimarcano il fatto che questa carta rappresenta il primo originale tentativo di correzione delle imperfezioni degli elementi tolemaici, in accordo con le nuove concezioni idrografiche delle carte nautiche.
Bernardo Silvano, geografo e umanista del Cinquecento nacque a Eboli intorno al 1465. Il suo nome era sconosciuto fino al secolo scorso perché fu confuso con quello del portoghese Bernard de Silva - nato a Evora in Portogallo - probabilmente per l’erronea interpretazione dell’aggettivo “Eboliensis” per “Eborensis”, antico nome della città di Evora. La sua opera più importante, un prezioso manoscritto in-quarto pergamenato contenente una raccolta di carte tolemaiche miniate dove all’ultimo foglio si legge: “Ex officina: Bernardi Eboliensis, A.D. 1490 ”, è conservata presso la Biblioteca Nazionale di Parigi.
Carta a proiezione trapezoidale, dimensioni 450 (alto), 470 (basso) x 420. Opera di grandissima rarità e di notevole interesse storico.
Al verso carta della Sardegna e parte della Dalmazia (metà della Quinta Europae Tabula e Septimae Europae Tabula).
Bibliografia
Borri 13, Perini pag. 21
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Bernardo SILVANO (Eboli 1465 ca. - ?)
Geografo e umanista, nacque a Eboli intorno al 1465, ma il suo nome fu a lungo confuso con quello del portoghese Bernard de Silva, nato ad Evora - in Portogallo, probabilmente per l'erronea interpretazione del toponimo "Eboliensis" in "Evorensis". Due sono, ad oggi, le opere firmate da Bernardo Silvano: la più antica è un manoscritto miniato in-quarto pergamenenato contenete le consuete 27 carte tolemaiche e il planisfero. Sull'ultima carta si legge "Ex officina Bernardi: Ebolite, in anno 1490". La seconda opera firmata è l'edizione stampata delle tavole tolemaiche, pubblicata nel 1511 a Venezia. Si tratta dell'unico trattato tolemaico stampato in due colori: rosso e nero. Nella dedica si legge "Bernardus Silvanus Eboliensis: ad Illustrissimum Andream Mattheum Acquaevivum Adriae Ducem et cetera: ac Eboli Dominum suum colendissimum". L'edizione si presenta totalmente diversa dalle altre coeve. La differenza consiste nella delineazione molto più aderente alla realtà delle regioni disegnate, che si avvicinano molto al disegno moderno. La principale novità, però, è costituita dal planisfero finale, cordiforme, con una proiezione modificata rispetto alla seconda proiezione di Tolomeo. Almagià: "…Bernardo cerca di applicare la corografia tolemaica ad un'Italia rappresentata conformemente alle carte nautiche…"
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Bibliografia
Borri 13, Perini pag. 21
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Bernardo SILVANO (Eboli 1465 ca. - ?)
Geografo e umanista, nacque a Eboli intorno al 1465, ma il suo nome fu a lungo confuso con quello del portoghese Bernard de Silva, nato ad Evora - in Portogallo, probabilmente per l'erronea interpretazione del toponimo "Eboliensis" in "Evorensis". Due sono, ad oggi, le opere firmate da Bernardo Silvano: la più antica è un manoscritto miniato in-quarto pergamenenato contenete le consuete 27 carte tolemaiche e il planisfero. Sull'ultima carta si legge "Ex officina Bernardi: Ebolite, in anno 1490". La seconda opera firmata è l'edizione stampata delle tavole tolemaiche, pubblicata nel 1511 a Venezia. Si tratta dell'unico trattato tolemaico stampato in due colori: rosso e nero. Nella dedica si legge "Bernardus Silvanus Eboliensis: ad Illustrissimum Andream Mattheum Acquaevivum Adriae Ducem et cetera: ac Eboli Dominum suum colendissimum". L'edizione si presenta totalmente diversa dalle altre coeve. La differenza consiste nella delineazione molto più aderente alla realtà delle regioni disegnate, che si avvicinano molto al disegno moderno. La principale novità, però, è costituita dal planisfero finale, cordiforme, con una proiezione modificata rispetto alla seconda proiezione di Tolomeo. Almagià: "…Bernardo cerca di applicare la corografia tolemaica ad un'Italia rappresentata conformemente alle carte nautiche…"
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