Profil de la Ville et Haure de Genes Capitalle de la Republique de Mesme Nom

Riferimento: S46683
Autore Jean BOISSEAU
Anno: 1648 ca.
Zona: Genova
Luogo di Stampa: Parigi
Misure: 725 x 290 mm
3.500,00 €

Riferimento: S46683
Autore Jean BOISSEAU
Anno: 1648 ca.
Zona: Genova
Luogo di Stampa: Parigi
Misure: 725 x 290 mm
3.500,00 €

Descrizione

In alto in uno spazio bianco fuori dalla veduta: Profil de la ville et havre de Genes capitalle de la republique de mesme nom.

Magnifica e rarissima veduta panoramica della città dal mare.

Acquaforte e bulino, incisa da Hugues Picart per il Theatre des Citez, ou Recueil de plusieurs villes, dont les noms suivent par ordre alphabetique; Selon qu'ils sont contenues en ce present volume. Paris, Jean Boisseau, 1648.

Jean Boisseau fu "enlumineur du roi pour les cartes géographoques", e venditore di carte marittime con bottega a Parigi, à l'enseigne du Solleil Levant. Viene menzionato per la prima volta negli archivi parigini nel 1631: viene allora descritto come "maestro miniatore", titolo al quale non rinuncerà mai. Poco dopo, nel 1635, divenne "miniatore di carte nautiche". Infine, nel 1636, pubblicò diverse opere di araldica, genealogia e cronologia. Allo stesso tempo, fece incidere alcune carte geografiche. Nel 1641 riedita il Theatre di Jean Leclerc e pubblica la Topographie françoise de Châtillon. L'anno successivo migliora l'atlante di Leclerc, che diventa il suo Théatre des Gaules. Nel 1643 copia l'Atlas Minor di Mercator-Hondius per il suo piccolo Trésor des cartes géographiques. Molto attivo fino al 1648, data di pubblicazione del Théatre des Citéz e della seconda edizione della Topographie. Oltre a queste opere cartografiche realizzò - dal 1642 al 1648 - una raccolta, dal titolo Théâtre des Citez, contenente vedute di città incise in due lastre, molte delle quali copie di quelle dell'Archontolgia Cosmica del 1638, illustrata da Mattheus Merian. Secondo M. Pastoureau, sono noti due soli esemplari della raccolta topografica: uno, appartenente a una collezione privata, contiene cinquantasei vedute. Un altro esemplare, con solo quarantuno vedute e senza frontespizio si trova a Parigi, Bibliothéque Institut d'art et d'archeologie (Fondation Jacques Doucet).

Boisseau scompare poi senza lasciare eredi. Louis Boissevin recupera parte della lastre della sua collezione, stampando una riedizione del Trésor nel 1653 e una della Topographie nel 1655.

Esemplare nel secondo stato, con la legenda alfanumerica in basso aggiunta da Boissevin. L’imprint editoriale di Jean Boisseau viene sostituito da quello di Boissevin. Si legge A Paris chez Louis Boissevin Rue S Iacques a l’image S.te Geneviesue. Stampato circa nel 1650/55. Include una legenda a margine sotto l'incisione, che identifica 25 luoghi, non menzionati da Pastoureau nell'edizione di Boisseau.

Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione. Opera molto rara.

Bibliografia

Mireille Pastoureau, LES ATLAS FRANÇAIS XVIe-XVIIe siècles. Répertoire bibliographique et étude. Paris, Bibliothèque Nationale Département des Cartes et Plans, 1984. 1984, pp. 67-73, n. 33.

Jean BOISSEAU (Attivo a Parigi tra il 1637 - 1648)

Geografo, topografo, colorista e genealogista francese, Jean Boisseau fu "enlumineur du roi pour les cartes géographoques", e venditore di carte marittime con bottega a Parigi, à l'enseigne du Solleil Levant. Viene menzionato per la prima volta negli archivi parigini nel 1631: viene allora descritto come "maestro miniatore", titolo al quale non rinuncerà mai. Poco dopo, nel 1635, divenne "miniatore di carte nautiche". Infine, nel 1636, pubblicò diverse opere di araldica, genealogia e cronologia. Allo stesso tempo, fece incidere alcune carte geografiche. Nel 1641 riedita il Theatre di Jean Leclerc e pubblica la Topographie françoise de Châtillon. L'anno successivo migliora l'atlante di Leclerc, che diventa il suo Théatre des Gaules. Nel 1643 copia l'Atlas Minor di Mercator-Hondius per il suo piccolo Trésor des cartes géographiques. Molto attivo fino al 1648, data di pubblicazione del Théatre des Citéz e della seconda edizione della Topographie. Oltre a queste opere cartografiche realizzò - dal 1642 al 1648 - una raccolta, dal titolo Théâtre des Citez, contenente vedute di città incise in due lastre, molte delle quali copie di quelle dell'Archontolgia Cosmica del 1638, illustrata da Mattheus Merian. Secondo M. Pastoureau, sono noti due soli esemplari della raccolta topografica: uno, appartenente a una collezione privata, contiene cinquantasei vedute. Un altro esemplare, con solo quarantuno vedute e senza frontespizio si trova a Parigi, Bibliothéque Institut d'art et d'archeologie (Fondation Jacques Doucet). Boisseau scompare poi senza lasciare eredi. Louis Boissevin recupera parte della sua collezione e dà una riedizione del Trésor nel 1653 e della Topographie nel 1655. .

Jean BOISSEAU (Attivo a Parigi tra il 1637 - 1648)

Geografo, topografo, colorista e genealogista francese, Jean Boisseau fu "enlumineur du roi pour les cartes géographoques", e venditore di carte marittime con bottega a Parigi, à l'enseigne du Solleil Levant. Viene menzionato per la prima volta negli archivi parigini nel 1631: viene allora descritto come "maestro miniatore", titolo al quale non rinuncerà mai. Poco dopo, nel 1635, divenne "miniatore di carte nautiche". Infine, nel 1636, pubblicò diverse opere di araldica, genealogia e cronologia. Allo stesso tempo, fece incidere alcune carte geografiche. Nel 1641 riedita il Theatre di Jean Leclerc e pubblica la Topographie françoise de Châtillon. L'anno successivo migliora l'atlante di Leclerc, che diventa il suo Théatre des Gaules. Nel 1643 copia l'Atlas Minor di Mercator-Hondius per il suo piccolo Trésor des cartes géographiques. Molto attivo fino al 1648, data di pubblicazione del Théatre des Citéz e della seconda edizione della Topographie. Oltre a queste opere cartografiche realizzò - dal 1642 al 1648 - una raccolta, dal titolo Théâtre des Citez, contenente vedute di città incise in due lastre, molte delle quali copie di quelle dell'Archontolgia Cosmica del 1638, illustrata da Mattheus Merian. Secondo M. Pastoureau, sono noti due soli esemplari della raccolta topografica: uno, appartenente a una collezione privata, contiene cinquantasei vedute. Un altro esemplare, con solo quarantuno vedute e senza frontespizio si trova a Parigi, Bibliothéque Institut d'art et d'archeologie (Fondation Jacques Doucet). Boisseau scompare poi senza lasciare eredi. Louis Boissevin recupera parte della sua collezione e dà una riedizione del Trésor nel 1653 e della Topographie nel 1655. .