Nuova Delineatione della Nobilissima e Famosissima Citta Di Genova

Riferimento: S41917
Autore Dominique BARRIERE
Anno: 1651
Zona: Genova
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 865 x 320 mm
Non Disponibile

Riferimento: S41917
Autore Dominique BARRIERE
Anno: 1651
Zona: Genova
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 865 x 320 mm
Non Disponibile

Descrizione

Acquaforte e bulino, 1651, firmata in lastra dall’imprint editoriale in Piazza Navona da Gio. Domenico Rossi all’insegna di Parigi.

Esemplare nel primo stato di due, avanti la correzione dell’imprint in alto in Gio. Iacomo de Rossi all’insegna della Pace. Magnifica prova, impressa su due fogli di carta vergata coeva, con margini, in eccellente stato di conservazione. Esemplare ripiegato, che era conservato in album. 

Panorama di Genova dedicato alla famiglia Groppallo, una nobile famiglia piacentina, la cui storia e prominenza a Genova è ricordata nella legenda.

“E’ copia diretta della veduta di Baratta, realizzata con tratto più svelto e molte semplificazioni una decina di anni dopo, come dimostra la presenza del Molo Nuovo iniziato nel 1638 e congiunto alla scogliera sottostante la Lanterna soltanto dopo il 1651. Un esempio immediato di quanto un’immagine urbana, tranne rari aggiornamenti alla sua realtà oggettuale, avesse un buon giro di mercato potendo in brevissimo tempo mutare incisore, editore e patrono” (cfr. Ennio Poleggi, Iconografia di Genova e delle riviere, p. 81). 

La carta appartiene ad un esiguo numero di vedute di città in doppio foglio pubblicate dalla tipografia De Rossi: Genova, Napoli, Venezia e Roma. La veduta di Genova è elencata nel famoso Indice delle stampe De’ Rossi, il catalogo dei rami della calcografia pubblicato da Lorenzo Filippo de Rossi: p. 11, foglio A6 descritta come Genova in due fogli reali (cfr. A. Grelle Iusco, Indice delle stampe De’ Rossi Contributo alla storia di una Stamperia romana, 1996).

Le quattro vedute sono assolutamente identiche nell’impianto grafico. In alto il titolo, al centro il panorama, in basso una lunga dedicatoria con stemma araldico nel mezzo. Tre delle quattro vedute sono anonime, mentre il panorama di Roma – datato 1649 - è firmato da Dominique Barriere (cfr. Barbara Jatta in Roma Veduta, scheda 25). 

Per motivi stilistici crediamo di poter tranquillamente attribuire tutti questi panorami al Barriere, acquafortista francese e specialista in disegno architettonico, che giunse a Roma nel 1640 e si unì alla comunità di artisti francesi dell’Urbe. Sebbene non occupi un posto di primo piano nell'ambiente artistico romano del Seicento, fu tuttavia un valido esponente di quel nutrito gruppo di artisti francesi presenti in città e lasciò un corpus considerevole di incisioni, tuttora poco conosciuto, ammontante a oltre duecento opere tra invenzioni storiche, allegoriche e topografiche.

La tavola è di estrema rarità; oltre all’esemplare descritto da Poleggi ne abbiamo censito uno di primo stato alla British Library [Maps * 21580.(1.)].  Alla National Library di Malta [Libr. Ms. 265, vol. II, 100 (33)] è presente un esemplare incompleto (solo la parte destra) che però ci ha consentito di catalogare l’esistenza di un secondo stato della lastra, con l’imprint di Giovanni Giacomo de Rossi alla Pace in alto (sopra abrasione), mentre nella dedica in basso rimane l’originale Gio. Domenico Rossi. Per la storia della tipografia de Rossi – venduta da Lorenzo Filippo e origine della Calcografia Camerale nel 1739 – si può ipotizzare l’esistenza di ulteriori edizioni della veduta. 

Magnifico e rarissimo panorama di Genova.

Bibliografia

Christie’s (1998): p. 24, n. 1007; Ganado (1994): p. 163, n. 100; Poleggi (1981): p. 81, n. 42.

Dominique BARRIERE (Marsiglia, 1618; Roma, 18 Settembre 1678).

Acquafortista francese e specialista in disegno architettonico. Giunse a Roma nel 1640 e si unì alla comunità di artisti francesi dell’Urbe. Non si hanno notizie sul suo apprendistato ma le prime acqueforti (1640–47) rappresentano soggetti storici e mitologici, come la Battaglia di Bommel (1640), su ispirazione di Guglielmo Cortese, e Apollo e Pitone (c. 1647–52) ripreso da un dipinto del Domenichino nella Villa Aldobrandini di Frascati. Sebbene non occupi un posto di primo piano nell'ambiente artistico romano del Seicento, fu tuttavia un valido esponente di quel nutrito gruppo di artisti francesi presenti in città e lasciò un corpus considerevole di incisioni, tuttora poco conosciuto, ammontante a oltre duecento opere tra invenzioni storiche, allegoriche e topografiche.

Dominique BARRIERE (Marsiglia, 1618; Roma, 18 Settembre 1678).

Acquafortista francese e specialista in disegno architettonico. Giunse a Roma nel 1640 e si unì alla comunità di artisti francesi dell’Urbe. Non si hanno notizie sul suo apprendistato ma le prime acqueforti (1640–47) rappresentano soggetti storici e mitologici, come la Battaglia di Bommel (1640), su ispirazione di Guglielmo Cortese, e Apollo e Pitone (c. 1647–52) ripreso da un dipinto del Domenichino nella Villa Aldobrandini di Frascati. Sebbene non occupi un posto di primo piano nell'ambiente artistico romano del Seicento, fu tuttavia un valido esponente di quel nutrito gruppo di artisti francesi presenti in città e lasciò un corpus considerevole di incisioni, tuttora poco conosciuto, ammontante a oltre duecento opere tra invenzioni storiche, allegoriche e topografiche.