Luca, Civitas Thusciae
Riferimento: | S7540 |
Autore | Johannes JANSSONIUS |
Anno: | 1657 ca. |
Zona: | Lucca |
Luogo di Stampa: | Leida |
Misure: | 503 x 402 mm |
Riferimento: | S7540 |
Autore | Johannes JANSSONIUS |
Anno: | 1657 ca. |
Zona: | Lucca |
Luogo di Stampa: | Leida |
Misure: | 503 x 402 mm |
Descrizione
Guardando quasi verso nord, questa veduta di Lucca è rappresentata da un punto di osservazione direttamente sopra la città. La prospettiva rigorosa crea alcune distorsioni ottiche nella rappresentazione degli edifici. La cinta muraria (1504-1645), ancora esistente, racchiude ordinatamente lo spazio urbano all'interno di fossati e bastioni. Immediatamente riconoscibile in alto al centro è la Piazza dell'Anfiteatro, che descrive quasi un cerchio completo. La chiesa principale della città, la cattedrale di San Martino, con il suo campanile e la piazza antistante, è visibile ai margini inferiori della città, sopra il bastione. Al centro a sinistra si trova San Michele in Foro, immerso nel verde.
Pianta prospettica edita, per la prima volta, da Johannes Janssonius nel 1657 circa. Si tratta di una copia fedele della stampa di Braun e Hogenberg del 1575 con delle varianti.
Esemplare stampato da Pieter Vander Aa nel 1723, inserita nel Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae... Lugduni Batavorum, excudit Petrus van der Aa... MDCCXXIII.
È una copia molto attenta della pianta di Braun-Hogenberg. Per la prima volta viene pubblicata nella raccolta di Johannes Janssonius, Theatrum urbium Italiae aliarumque in insulis Maris Mediterraneae, Amsterdam s.d. (1657 circa), vol. V. Janssonius si propose di rinnovare il successo riscosso dalle Civitates orbis terrarum del Braun e riuscì ad acquistare in blocco la raccolta di rami dagli eredi dell'ultimo editore-incisore dell'opera di Colonia; eliminati quelli più deteriorati, ne aggiunse parecchi di nuovi, dando origine ad una splendida edizione ricca di tavole decorate da cartigli e cornici di gusto barocco, motivi cari all'autore che comprese le istanze del suo secolo e se ne fece portavoce. […] Alla fine del secolo Frederik de Witt, che già aveva al suo attivo edizioni di carte e di atlanti, venne in possesso dei rami pubblicati dallo Janssonius e preparò una nuova edizione intitolata Theatrum praecipuarum totius Europae urbium tam icono- graphice quam cospicue delineatarum, Amsterdam s.d. (1680 circa). Infine, la lastra viene in possesso dell’editore Pieter Vander AA che la utilizza per illustra l’opera di Johan Georg Graevius, Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae, collectus cura et studioJ. G. Graevii, et ad finem perductus a P. Burmanno... Leida, Peter van der Aa, 1704-1723; l'opera comprende 9 parti divise in 30 volumi; la pianta di Lucca compare nell’ultimo volume, ad illustrare il testo di Martino Menfredi, Monumentarum Historicum Urbis Lucae Libri Quinque.
Acquaforte, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
D. Cremonini, L’Italia nelle vedute e carte geografiche, p. 82, n. 198.
Johannes JANSSONIUS (1588-1664)
Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.
|
Johannes JANSSONIUS (1588-1664)
Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.
|