Architettura fantastica
Riferimento: | S1408 |
Autore | Michele Grechi LUCCHESI |
Anno: | 1555 ca. |
Misure: | 175 x 214 mm |
Riferimento: | S1408 |
Autore | Michele Grechi LUCCHESI |
Anno: | 1555 ca. |
Misure: | 175 x 214 mm |
Descrizione
Bulino, 1550 circa.
Esemplare privo di dati editoriali, impresso su carta vergata coeva, ampi margini, in ottimo stato di conservazione.
Della serie Prospettive et Antichità di Roma.
Dedicata al cardinale Guido Ascanio Sforza, la serie è il risultato di una raccolta di disegni fatta dall'autore. Il numero di tavole che compone l'opera varia, a seconda dei diversi esemplari, da un minimo di venti ad un massimo di quarantasette. Le prime venti tavole, che seguono il frontespizio non datato e la dedica, rappresentano architetture immaginarie composte da archi e portici classicheggianti, spesso con pavimentazione quadrettata. In alcuni casi, le scene sono arricchite da piccoli personaggi. Queste vedute fantastiche non sono creazioni originali di Michele Lucchese, ma si basano sulla serie Vue d'optique, pubblicata nel 1551 ad Orléan dall'architetto e incisore Androuet du Cerceau.
Rispetto al modello francese, Lucchese apporta una serie di rilevanti modifiche, a cominciare dal formato che, da circolare, diventa rettangolare. Circa la datazione della serie di Lucchese, un sicuro terminus post quem è il 1551, anno della pubblicazione di Vue d'Optique. M. Bury data, invece, la serie al 1563-64.Probabilmente le prime 20 tavole furono realizzate tra il 1554 e il 1557, poiché nella dedica al cardinale Sforza l'autore fa riferimento a la superba fabrica…ch'ella fa hora. Si tratterebbe del palazzo Sforza di Proceno, unico edificio che il cardinale abbia fatto costruire e i cui lavori furono avviati nel 1554, mentre, nel 1557, una parte dell'edificio risultava abitabile. Le altre tavole, di invenzione del Grechi, con varie vedute romane, sembrerebbero più tarde e riferibili agli anni 1578-80; pertanto, è ipotizzabile che queste tavole siano state aggiunte solo in un secondo momento alla serie originiaria.
Bibliografia
P. Picardi, Perino del Vaga Michele Lucchese e il Palazzo di Paolo III al Campidoglio, pp. 89-101
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Michele Grechi LUCCHESI (Attivo a Roma 1539 - 1564)
Acquafortista, incisore e stampatore, attivo a Roma. Nei documenti compaiono alternativamente i nomi Nichele Crechi, Crecchi, Greco, Grechi, Lucchese, da Lucca, Lucano o lucensis, oppure i monogrammi M.L. e MI. LV. Il suo nome appare nel Libro delle Arti e Università dei Pittori (Archivio Accademia di S. Luca), in cui è riportata la tassa d’iscrizione di 2 scudi. Nel 1551 si registra la sua presenza a servizio del Cardinal Sforza: ‘mastro Michael da Luca pittore de Cardinale Santa Fiore’. Le sue stampe sono datate tra il 1547 - 64, alcune su richiesta di Giulio Ascanio Sforza: l’acquaforte Crocifissione di San Pietro, ripresa da Michelangelo, e un insieme di fantasie architetturali datate 1547. Realizzò incisioni da opere di Polidoro da Caravaggio, Raffaello e Peruzzi. Stampa “popolare”: L’Asinaria, 1564.
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Bibliografia
P. Picardi, Perino del Vaga Michele Lucchese e il Palazzo di Paolo III al Campidoglio, pp. 89-101
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Michele Grechi LUCCHESI (Attivo a Roma 1539 - 1564)
Acquafortista, incisore e stampatore, attivo a Roma. Nei documenti compaiono alternativamente i nomi Nichele Crechi, Crecchi, Greco, Grechi, Lucchese, da Lucca, Lucano o lucensis, oppure i monogrammi M.L. e MI. LV. Il suo nome appare nel Libro delle Arti e Università dei Pittori (Archivio Accademia di S. Luca), in cui è riportata la tassa d’iscrizione di 2 scudi. Nel 1551 si registra la sua presenza a servizio del Cardinal Sforza: ‘mastro Michael da Luca pittore de Cardinale Santa Fiore’. Le sue stampe sono datate tra il 1547 - 64, alcune su richiesta di Giulio Ascanio Sforza: l’acquaforte Crocifissione di San Pietro, ripresa da Michelangelo, e un insieme di fantasie architetturali datate 1547. Realizzò incisioni da opere di Polidoro da Caravaggio, Raffaello e Peruzzi. Stampa “popolare”: L’Asinaria, 1564.
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