Macerata Helvia Ricina
Riferimento: | S45312 |
Autore | Emidio FERRETTI |
Anno: | 1661 |
Zona: | Macerata |
Misure: | 545 x 400 mm |
Riferimento: | S45312 |
Autore | Emidio FERRETTI |
Anno: | 1661 |
Zona: | Macerata |
Misure: | 545 x 400 mm |
Descrizione
Titolo in alto lungo il margine superiore, in basso due cartigli ornati con dedica ed elenco dei luoghi notabili [70 rimandi numerici] e un grande stemma araldico ornato.
Rara pianta prospettica di Macerata ideata e disegnata da Emidio Ferretti (notizie alla metà del XVII secolo) ed incisa da tale "Joseph Mattheius Macerat. sculp" (del quale non si hanno notizie) nel 1661.
La pianta viene messa in correlazione con l’erudito Pompeo Compagnoni (Macerata 1602 – dopo il 1675), autore del celebre La reggia picena overo de' presidi della Marca. Historia universale degli accidenti di tempo in tempo della provincia; non meno che de' varj suoi reggimenti: [.] Di Pompeo Compagnoni patritio maceratese. Parte prima. [In Macerata, nella stamperia degli heredi di Agostino Grisei, e Gioseppe Piccini, 1661].
Doveva, infatti, essere inserita nell'opera del Compagnoni ma, per dimenticanza, ciò non avvenne; accortosi dell'errore fu inserita solo in pochi esemplari perché nel frattempo le tavole furono tutte distrutte dall'incendio della tipografia (cfr. Lozzi, 3597: "Tanto il Bocca quanto il Cioffi e la Platneriana la danno come opera completa, senza menzione di tavole, che mancano quasi sempre").
Come si evince dalla dedicatoria nel bel cartiglio in basso a sinistra: S. P. Q. M. Delineatam hanc Urbem Ricinenfium Coloniam Pou. Prasidum Sedem, & Caput: Generali fummi Principis Erario, Ampliff. Sacra Rota Tribunali Celeberrimog, Gymnafio infignitam Veluti Patriam Op. M. Colens Emyg. Ferrétt. Afcul. D. D. D., la pianta di Macerata venne ideata dall’architetto ascolano Emidio Ferretti.
Di lui scrive Giacinto Cantalamessa Carboni in Memorie intorno i letterati e gli artisti della città di Ascoli nel Piceno, nel 1830: “Io vo’ porre termine alle notizie degli artisti Ascolani del secolo XVII. col ricordare un Emidio Ferretti, che il Lazzari afferma essere stato buon architetto e diligente disegnatore e intagliatore di rami. Abbiamo di lui una carta topografica della città nostra, carta che presenta molta esattezza e precisione. Essa è rimemorata nel Saggio Statistico Storico dello Stato Pontificio, compilato dal Signor Ingegnere Gabriele Calindri; ed il Ferretti la dava in luce nell' anno 1646. Fu pure autor di altre simili carte, destinate ad ornare l'Opera intitolata la Reggia Picena dell'erudito Compagnoni gentiluomo Maceratese. Emidio Ferretti fu adoperato ad architettore, onde rimodernare l'interno della Chiesa di S. Venanzio, ma lo stile di questa opera non è laudevole. Io ho veduto una lettera di costui, scritta da Macerata il dì 25 Aprile dell'anno 1662 e indirizzata al Senato Ascolano, al quale egli propone la compera di una grande libreria appartenente a nobile famiglia Maceratese, facendo profferta di contribuire colle proprie sostanze ad una spesa tanto vantaggiosa. Quello scritto onora grandemente la memoria di questo nostro concittadino, imperocchè vi appare grandissima la carità della patria, che dal Ferretti vorrebbesi vedere fiorente di studiosa gioventù e di buone lettere” (cfr. pp. 230-231).
Acquaforte, impressa su carta vergata coeva con filigrana “uccello sopra tre monti in un cerchio”, con margini, piccoli restauri ad alcune pieghe di carta visibili al verso, restauro nel margine bianco inferiore, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Emidio FERRETTI(attivo alla metà del XVII secolo)
Emidio FERRETTI(attivo alla metà del XVII secolo)