Marca d'Ancona olim Picenvm

Riferimento: S40986
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1598 ca.
Zona: Marche
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 470 x 375 mm
500,00 €

Riferimento: S40986
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1598 ca.
Zona: Marche
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 470 x 375 mm
500,00 €

Descrizione

Esemplare della rara prima edizione del 1620.

Nel cartiglio in alto a destra il titolo MARCA D’ANCONA olim PICENUM. In basso a destra, un cartiglio con la dedica All’ Ill.mo et Rev:mo mio Sig.re et P[at]ron[us] Col.mo Il Sig.Card.Montalto. Fabio di Gio: Ant.Magini Pad.no Math.co dello Studio di Bologna. A destra del cartiglio la scala grafica Scala di Miglia quindici. Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ da 42° 38’ 50’’ a 43° 45’ 30’’ di latitudine, e da 35° 28’ a 37° 26’ 20’’ di longitudine.

La carta delle Marche di Giovanni Antonio Magini è basata sulle precedenti mappe di Gastaldi, Luchino, Bertelli e Mercator e sulle pitture di Ignazio Danti. Incisa da Arnoldo di Arnoldi viene ultimata da Magini intorno al 1598.

Come già sostenuto da Almagià: “in tutti gli esemplari da me visti reca la dedica al cardinal Montalto (Alessandro Peretti pronipote di Sisto V) di Fabio, ma è evidentissimo che originariamente vi era un’altra dedica di Gio. Antonio Magini, forse datata, che fu raschiata sul rame e sostituita con l’attuale. Tutta la carta è poi ricca di raschiature sul rame, il che sta a indicare che la redazione primitiva è stata, forse più volte, ritoccata.” (cfr. Almagià, 1960, p. 23). 

Questo esemplare, magnificamente inchiostrato, è tratto dalla prima edizione de L’Italia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright.

Acquaforte, impressa con tono su carta vergata coeva, lievissima traccia di colla alla piega centrale, per il resto in ottimo stato di conservazione.

Magnifico esemplare di questa fondamentale mappa sulla regione, ampiamente copiata dai cartografi olandesi del XVII secolo; sono note le copie di Hendrick Hondius, Johannes Jannsonius, Willelm J. Blaeu etc.

Bibliografia

R. Almagià (1960): pp. 23-24, tav. XXXIX; F. Mariano - A. Volpini, "Le Marche nella Cartografia. XVI-XIX secolo", p. 42 s. 14; G. Mangani - F. Mariano, Il disegno del territorio, p. 154 n. 13.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.