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Paskaerte Van ‘t Westelyckste der Middelandsche Zee
Riferimento: | s11215 |
Autore | Pieter GOOS |
Anno: | 1662 ca. |
Zona: | Mediterraneo Occidentale |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 520 x 400 mm |
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Riferimento: | s11215 |
Autore | Pieter GOOS |
Anno: | 1662 ca. |
Zona: | Mediterraneo Occidentale |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 520 x 400 mm |
Descrizione
Carta nautica del Mediterraneo occidentale. Si estende dalle Colonne d’Ercole, alle coste ioniche della Grecia, includendo l’isola di Corfù.
La carta è tratta da: Nieuwe Groote Zee-Spiegel, Inhoudende het Straets-Boeck Ofte de Vertooninge en de Beschrijvinge Der Middelantsche Zee, In verscheyde Zee-Karten en Opdoeningen van Landen, etc. Gesneden gedruckt en uytgegeven t’ Amsterdam. By Pieter Goos, op ‘t Water, in de Vergulde Zee-Spiegel, by de Nieuwe-brugh. Anno 1662. L’imprint editoriale del Goos è riportato nel cartiglio in alto a sinistra: Gesneden gedruckt en uytgegeven t’ Amsterdam by Pieter Goos, op ‘t Water in de Vergulde Zee Spiegel.
L’attività editoriale di Pieter Goos (1616 - 1675) si sviluppa dopo aver acquistato le lastre di rame delle carte nautiche che Anthonie Jacobsz Lootsman fa incidere per il suo De Lichtende Columne ofte Zeespiegel. Goos ristampa ed aggiorna l’atlante del Lootsman, pubblicando sue edizioni di questo lavoro in varie lingue, e aggiungendo nuove mappe.
Il suo motto editoriale era “Op ‘t Water, in de vergulde Zeespiegel” (sull’acqua, nello specchio dorato del mare). Con l’indirizzo “Op ‘t Water” Goos stampa la sua prima versione del Lichtende Columne ofte Zee-Spiegel nel 1650; opera che aggiorna con un numero sempre crescente di carte nautiche. Nel 1662 viene alla luce la terza parte dello Zee-Spiegel, il cosiddetto Straets-Boek del Mediterraneo, una raccolta di 25 tavole nautiche stampata con testo in olandese.
L’atlante nautico del Mediterraneo di Goos ispirò il capitano genovese Francesco Maria Levanto, che nel 1664 tradusse il testo e fece incidere le 25 tavole nautiche per la Prima Parte dello Specchio del Mare, stampato a Genova da Gerolamo Marino e Benedetto Celle. La raccolta di Goos fu poi tradotta per i mercati inglese e francese, pubblicati entrambi nel 1669: il Lighting Colom Of the Midland-Sea e la Troisieme Partie Du Grand et Noveau Miroir ou Flambeau de la Mer.
Acquaforte, finemente colorata a mano, lievissime abrasioni, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Stefano Bifolco, "Mare Nostrum, Cartografia nautica a stampa del Mar Mediterraneo" (2020), pp. 124-125, tav. 48; C. Koeman, Atlantes Neerlandici: Bibliography of Terrestrial, Maritime and Celestial Atlases and Pilot Books Published in the Netherlands up to 1880 Vol. IV, Amsterdam 1970, pp. 192-217, Goos 44 A (1, 2); National Maritime Museum, Catalogue of the Library - Vol. Three, Atlas & Cartography, Londra, 1971, p. 83, n. 92 (nn. 18-19); cfr. R. Shirley, Maps in the Atlases of the British Library, Londra, 2004, pp. 1172-1175.
Pieter Goos (1616-1675) era un produttore olandese di mappe e carte, il cui padre Abraham Goos aveva già pubblicato numerosi globi, mappe terrestri e nautiche, lavorando insieme a Jodocus Hondius e Johannes Janssonius. L’attività editoriale di Pieter si sviluppa dopo aver acquistato le lastre di rame delle carte nautiche che Anthonie Jacobsz Lootsman fa incidere per il suo De Lichtende Columne ofte Zeespiegel. Goos ristampa ed aggiorna l’atlante del Lootsman, pubblicando sue edizioni di questo lavoro in varie lingue, e aggiungendo nuove mappe. Il suo motto editoriale era “Op ‘t Water, in de vergulde Zeespiegel” (sull’acqua, nello specchio dorato del mare). Nell’imprint che apponeva nelle sue opere, Pieter Goos si è sempre menzionato come libraio, mai come stampatore. Con l’indirizzo “Op ‘t Water” Goos stampa la sua prima versione del Lichtende Columne ofte Zee-Spiegel nel 1650; in questa data era in società con lo stampatore Cornelis de Leeuw di Amsterdam. Le guide nautiche ben realizzate e gli splendidi atlanti marittimi riflettono un elevato standard professionale. Le numerose edizioni pubblicate nell’arco di 25 anni sono un’indicazione dell’apprezzamento dei clienti. Dal 1666 in poi, il suo indirizzo editoriale cambia in “op de Texelse Kay, bij de Sparendammer Brugh” prima, e in “op de Texelse Kay, naest de Ramskoy” poi, per ritornare, a partire dal 1674, di nuovo “Op ‘t Water” come in precedenza. Nel 1666, pubblica il suo De Zee-Atlas ofte Water-Weereld, che è considerato uno dei migliori atlanti nautici del tempo. Le carte nautiche di Goos domineranno il mercato olandese fino al 1680, quando si impone la famiglia Van Keulen. Alla morte di Goos - nel marzo del 1675 - la sua vedova continua l’attività fino al 1677; quindi il figlio Hendrik (nato nel 1641) ne prosegue la vendita fino al 1680, quando, il 29 maggio, viene stipulato un contratto tra Hendrik Goos, Casparus Lootsman e Hendrik Doncker per pubblicare in collaborazione lo Zeespiegel.
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Pieter Goos (1616-1675) era un produttore olandese di mappe e carte, il cui padre Abraham Goos aveva già pubblicato numerosi globi, mappe terrestri e nautiche, lavorando insieme a Jodocus Hondius e Johannes Janssonius. L’attività editoriale di Pieter si sviluppa dopo aver acquistato le lastre di rame delle carte nautiche che Anthonie Jacobsz Lootsman fa incidere per il suo De Lichtende Columne ofte Zeespiegel. Goos ristampa ed aggiorna l’atlante del Lootsman, pubblicando sue edizioni di questo lavoro in varie lingue, e aggiungendo nuove mappe. Il suo motto editoriale era “Op ‘t Water, in de vergulde Zeespiegel” (sull’acqua, nello specchio dorato del mare). Nell’imprint che apponeva nelle sue opere, Pieter Goos si è sempre menzionato come libraio, mai come stampatore. Con l’indirizzo “Op ‘t Water” Goos stampa la sua prima versione del Lichtende Columne ofte Zee-Spiegel nel 1650; in questa data era in società con lo stampatore Cornelis de Leeuw di Amsterdam. Le guide nautiche ben realizzate e gli splendidi atlanti marittimi riflettono un elevato standard professionale. Le numerose edizioni pubblicate nell’arco di 25 anni sono un’indicazione dell’apprezzamento dei clienti. Dal 1666 in poi, il suo indirizzo editoriale cambia in “op de Texelse Kay, bij de Sparendammer Brugh” prima, e in “op de Texelse Kay, naest de Ramskoy” poi, per ritornare, a partire dal 1674, di nuovo “Op ‘t Water” come in precedenza. Nel 1666, pubblica il suo De Zee-Atlas ofte Water-Weereld, che è considerato uno dei migliori atlanti nautici del tempo. Le carte nautiche di Goos domineranno il mercato olandese fino al 1680, quando si impone la famiglia Van Keulen. Alla morte di Goos - nel marzo del 1675 - la sua vedova continua l’attività fino al 1677; quindi il figlio Hendrik (nato nel 1641) ne prosegue la vendita fino al 1680, quando, il 29 maggio, viene stipulato un contratto tra Hendrik Goos, Casparus Lootsman e Hendrik Doncker per pubblicare in collaborazione lo Zeespiegel.
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