Pascaart van Europa. Als mede een gedeelte van cust van Africa

Pascaart van Europa. Als mede een gedeelte van cust van Africa.

Acquaforte e bulino, 435x530 mm, firmata in lastra nel cartiglio in basso a destra: By Theunis Iacobsz op’t water inde Lootsman.

Esemplare di primo stato di due, avanti l’aggiornamento - dopo il 1679, anno della morte di Jacob - con una massa di terra collocata a nord dell’Islanda, della nuova forma dell’arcipelago delle Spitsbergen, e del mostro marino collocato sotto la Groenlandia.

Magnifica prova, con fine coloritura d'epoca; carta rifilita e applicata su supporto cartaceo coevo - più spesso - come consuetudine negli atlanti nautici dell'epoca.

L’opera è tratta da: Nieuw’ en groote Loots-Mans Zee-Spiegel, lnhoudende De Zee-Kusten van de Noordsche, Oostersche, en Westersche Schip-vaert; vertoonende in veele noot­saecklijcke Zee-Caerten, alle de Havens, Rivieren, Baeyen, Reeden, Diepten, en Drooghten; seer curieus op sijn behoorlijcke Polus-hooghte geleght, en versien met Opdoeninge der principaelste Landen, en op wat Cours en Verheyt sy van malkanderen gelegen zijn: Als mede De gelegentheyt van de Noordelijckste Landen, die gelegen zijn tusschen Straet Davids, en Nova Zembla: met veel Zee-Caerten en Opdoeningen versien. By een gebracht uyt ondersoeckinge van veel ervaren Stuer-luyden, Lootsen, en Liefhebberen der Navigatien. Met noch een Instructie ofte Onderwij s in de Konst der Zee-vaert, als mede nieuwe Tafelen van des Sons en Sterren declinatie: Met een Almanach tot den Jare 1666. t’Amsterdam, Gedruckt by Jacob Theunisz, op ‘t Water, in de Loots-Man, Anno 1663.

Seconda versione a stampa - realizzata da una nuova matrice in rame - della prima riduzione in formato di atlante in-folio della carta d’Europa e Mediterraneo di Willem Janszoon Blaeu (1621) che Theunis Jacobsz pubblicò ad Amsterdam nel 1644, nel De Lichtende Columne, Ofte Zee-Spiegel. Jacobsz, poco prima di morire nel 1650, vendette le sue matrici di rame al concorrente Pieter Goos che le ristampò cancellando la firma di Jacobsz.

Il figlio maggiore di Theunis Jacobsz, Jacob, che gli subentrò nell’attività si trovò costretto, quindi, a realizzare delle nuove matrici in rame per l’edizione aggiornata dell’atlante nautico, che era composto, per la maggior parte, dal vecchio testo dello Zeespiegel, ripubblicato con un nuovo titolo: Nieuw’ en groote Loots-Mans Zee-Spiegel. La prima edizione conosciuta è del 1662, ma è anche probabile che esistano versioni precedenti (cfr. Koeman, IV, pp. 236-237, note 1). Sebbene le mappe mostrino una grande similarità con le precedenti, contengono moltissime piccole differenze. La carta dell’Europa si distingue anche - semplicemente - per l’imprint editoriale che nella prima versione è: t’Amsterdam by A. Iacobz.

Theunis Jacobsz (noto anche come Anthony, 1606 circa - 1651), fondatore di una fiorente casa editrice e di stampa ad Amsterdam, aggiunse l’aggettivo Lootsman al suo nome. Rivestiva una posizione importante nel gruppo degli editori di Amsterdam specializzati in opere nautiche; dopo Jacob A. Colom, fu il primo a pubblicare una guida nautica - De Lichtende Columne, Ofte Zee-Spiegel - sul modello introdotto da W. J. Blaeu. La prima edizione della sua raccolta dev’essere apparsa prima del 1644. Secondo Koeman (cfr. vol. IV, p. 233, Jac 14, nota 1), infatti, se la prima edizione con testo in lingua olandese è quella datata 1644, probabilmente esistono delle edizioni precedenti. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1651, sua moglie continuò l’attività fino a quando i figli, Casparus e Jacob, subentrarono nella tipografia, aggiornando e pubblicando il lavoro del padre in molteplici lingue ed edizioni.

Jacob Anthonisz. Lootsman (alias Theunisz. 1631 - 1679), figlio di Theunis Jacobsz e fratello di Casparus deve essere stato il socio di quest’ultimo nel settore della stampa e dell’editoria. Casparus Anthonisz. Lootsman (noto anche come Jasper Theunisz. Lootsman, 1637 - 1711) divenne membro della corporazione dei librai “Guild of St. Luke” il 17 agosto 1665. Fu uno dei tipografi della città nel 1675 e, dopo la morte di suo fratello Jacob nel 1679, entrò in società con il nipote Jacob Conijnenberg, figlio di sua sorella. Dopo il 1651, anno della morte del padre, l’imprint editoriale della tipografia spesso contiene sia il nome del padre che dei figli; alcune delle opere portano il nome di uno solo dei suoi figli, altre menzionano i due fratelli.

Bibliografia: C. Koeman, Atlantes Neerlandici: Bibliography of Terrestrial, Maritime and Celestial Atlases and Pilot Books Published in the Netherlands up to 1880 Vol. IV, Amsterdam 1970, pp. 233-238, Jac 19A-B, (1); cfr. R. Shirley, Maps in the Atlases of the British Library, Londra, 2004, pp. 1185-1187 e 1224-126.