Ristretto del Mediterraneo, Composto Dal P. Maestro Coronelli Cosmografo della Serenissima Repubbica di Venezia
Riferimento: | VR36IT |
Autore | Vincenzo CORONELLI |
Anno: | 1688 ca. |
Zona: | Mediterraneo |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 1205 x 460 mm |
Riferimento: | VR36IT |
Autore | Vincenzo CORONELLI |
Anno: | 1688 ca. |
Zona: | Mediterraneo |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 1205 x 460 mm |
Descrizione
Ristretto del Mediterraneo, Composto Dal P. Maestro Coronelli Cosmografo della Serenissima Repubbica di Venezia per l’Ill.mo et Ecc.mo Sig. Sebastiano Foscarini Caualier, Sauio Grande, fù Ambasciatore alle Maestà Cristianissima, e Cattolica. ad uso Dell'Accademia Geografica degli Argonauti. Dedicato à Sua Eccell.za & Parte Orientale del Mediterraneo del Padre Cosmografo Coronelli. In Venezia con Privilegio dell’Ecc. Senato.
Carta tratta da: Atlante Veneto, Nel quale si contiene la Descrittione Geografica, Storica, Sacra, Profana, e Politica, Degl’Impery, Regni, Provincie, e Stati, Dell'Universo ... Accresciuto di molte Tavole Geografiche, non più publicate. Opera, e Studio Del Padre Maestro Coronelli Min: Convent ... Nell’ Universita di Venetia, Ad Uso Dell’Accademia Cosmografica de gli Argonauti. Tomo I. In Venetia MDCXCI.
Acquaforte, stampata su due fogli, dimensioni totali 460x1205 mm.
La carta del Mediterraneo di Vincenzo Coronelli, sebbene non presenti le caratteristiche tipiche della carta nautica, è da considerarsi tale in quanto costruita con l’intento di rappresentare la sola costa, come confermano le informazioni toponomastiche, quasi del tutto inesistenti all’interno.
L’autore stesso le definisce “Tavole Idrografiche” nel suo avvertimento al lettore, posto nel decorato cartiglio in basso a sinistra: Il P. Coronelli Auttore di queste due Tauole Idrografiche hà publicato alle stampe per maggior dilucidatione d’esse un Libro di due cento, e più Disegni delle Fortezze, Città, e d'altri Luoghi situati nelli Littorali di questo Mediterraneo che si uedono uniti, e separati coll’altreOpere dello stesso Auttore, anco in Parigi; tutte con priuilegio di sua Maesatà. Nella Libraria di I. B. Nollin sur le Quay de l'Horloge du Palais proche la Rue de Harlay a l’Enseigne de la Place des Victoires Graveur de l’Academie.
La datazione dell’opera, che appare per la prima volta nel “Tomo I” dell’Atlante Veneto, è ricondotta al 1688 circa, sulla base del fatto che, con quella data, Coronelli pubblica Il Mediterraneo descritto, una raccolta di tavole in parte già esistenti, che può essere messo in stretta relazione con questa tavola idrografica.
Bibliografia: E. Armao, Vincenzo Coronelli, Firenze 1944; A. de Ferrari, Vincenzo Coronelli, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Volume 29 (1983); cfr. D. Domini, M. Milanesi (a cura di), Vincenzo Coronelli e l’Imago mundi, Ravenna 1998; M. Fiorini, Sfere terrestri e celesti di autore ital. oppure fatte o conservate in Italia, Roma 1899, pp. 329-367; cfr. I. Liberale Gatti, Il P. Vincenzo Coronelli dei Frati minori conventuali negli anni del generalato (1701-1707), Università Gregoriana, Roma 1976; Mare Nostrum, a historic voyage across the Mediterranean Sea, Lussemburgo, 2003, p. 12.
Bibliografia
S. Bifolco, "Mare Nostrum, Cartografia nautica a stampa del Mar Mediterraneo" (2020), pp. 48-49, tav. 13.
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Vincenzo CORONELLI (Venezia 1650 - 1718)
Vincenzo Coronelli o Vincenzo Maria Coronelli, nacque a Venezia nel 1650, non a Ravenna, come affermano alcuni biografi, dove visse in gioventù con la famiglia. Al ritorno a Venezia, nel 1665, entrò come studente nel convento dei minori di S. Nicolò della Lattuga; aggregato alla chiesa dei Frari, fu mandato dai superiori a studiare a Roma, nel collegio di S. Bonaventura, dove si laureò in teologia ed iniziò gli studi geografici. Già prima del 1680 risulta a Parma, dove costruì due globi, oggi perduti, per il duca Ranuccio Farnese. Fu poi a Parigi, chiamato dall’ambasciatore francese a Roma, cardinale César d’Estrées, e vi si trattenne dal 1681 al 1684, quando iniziò la collaborazione con l’editore e costruttore di mappe Jean Baptiste Nolin; nel 1683 costruì per Luigi XIV due famosi globi di quasi 5 metri di diametro. Ritornato a Venezia, fondò nel 1684 l’Accademia cosmografica degli Argonauti, la più antica fra quelle di carattere geografico, promossa dal patrizio G. B. Donà e posta sotto la protezione del doge Marcantonio Giustiniani. Nel 1685 fu nominato cosmografo pubblico della Repubblica di Venezia, titolo col quale si fregiò in quasi tutte le sue opere e che costituì per lui motivo di particolare orgoglio. Nel 1689 prese la cattedra di geografia all’Università delle Procuratie; iniziò un periodo di straordinaria fecondità editoriale, pubblicando il primo volume dell’Atlante veneto (1690); sotto questo titolo va tutta la raccolta di tredici opere composte nell’arco del decennio successivo, dall’Isolario (1696-98, in due volumi) al Portolano o Specchio del mare Mediterraneo (1698), al Corso geografico (1689-92; ma aggiornato fino al 1697), al Teatro delle città (1696-97). Morì il 9 dicembre 1718 a Venezia. Quasi tutti i suoi libri, i manoscritti, la sua corrispondenza, le lastre di rame per le incisioni andarono dispersi o furono venduti poco tempo dopo. Anche l’Accademia degli Argonauti non sopravvisse al suo fondatore. [A. de Ferrari, Vincenzo Coronelli, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Volume 29 (1983)].
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Bibliografia
S. Bifolco, "Mare Nostrum, Cartografia nautica a stampa del Mar Mediterraneo" (2020), pp. 48-49, tav. 13.
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Vincenzo CORONELLI (Venezia 1650 - 1718)
Vincenzo Coronelli o Vincenzo Maria Coronelli, nacque a Venezia nel 1650, non a Ravenna, come affermano alcuni biografi, dove visse in gioventù con la famiglia. Al ritorno a Venezia, nel 1665, entrò come studente nel convento dei minori di S. Nicolò della Lattuga; aggregato alla chiesa dei Frari, fu mandato dai superiori a studiare a Roma, nel collegio di S. Bonaventura, dove si laureò in teologia ed iniziò gli studi geografici. Già prima del 1680 risulta a Parma, dove costruì due globi, oggi perduti, per il duca Ranuccio Farnese. Fu poi a Parigi, chiamato dall’ambasciatore francese a Roma, cardinale César d’Estrées, e vi si trattenne dal 1681 al 1684, quando iniziò la collaborazione con l’editore e costruttore di mappe Jean Baptiste Nolin; nel 1683 costruì per Luigi XIV due famosi globi di quasi 5 metri di diametro. Ritornato a Venezia, fondò nel 1684 l’Accademia cosmografica degli Argonauti, la più antica fra quelle di carattere geografico, promossa dal patrizio G. B. Donà e posta sotto la protezione del doge Marcantonio Giustiniani. Nel 1685 fu nominato cosmografo pubblico della Repubblica di Venezia, titolo col quale si fregiò in quasi tutte le sue opere e che costituì per lui motivo di particolare orgoglio. Nel 1689 prese la cattedra di geografia all’Università delle Procuratie; iniziò un periodo di straordinaria fecondità editoriale, pubblicando il primo volume dell’Atlante veneto (1690); sotto questo titolo va tutta la raccolta di tredici opere composte nell’arco del decennio successivo, dall’Isolario (1696-98, in due volumi) al Portolano o Specchio del mare Mediterraneo (1698), al Corso geografico (1689-92; ma aggiornato fino al 1697), al Teatro delle città (1696-97). Morì il 9 dicembre 1718 a Venezia. Quasi tutti i suoi libri, i manoscritti, la sua corrispondenza, le lastre di rame per le incisioni andarono dispersi o furono venduti poco tempo dopo. Anche l’Accademia degli Argonauti non sopravvisse al suo fondatore. [A. de Ferrari, Vincenzo Coronelli, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Volume 29 (1983)].
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