Ducato di Modena Regio et Carpi Col dominio della Carfagnana
Riferimento: | S26691 |
Autore | Giovanni Antonio MAGINI |
Anno: | 1598 ca. |
Zona: | Modena |
Luogo di Stampa: | Bologna |
Misure: | 425 x 380 mm |
Riferimento: | S26691 |
Autore | Giovanni Antonio MAGINI |
Anno: | 1598 ca. |
Zona: | Modena |
Luogo di Stampa: | Bologna |
Misure: | 425 x 380 mm |
Descrizione
Carta geografica tratta dal L’Italia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre.
Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright.
Incisa da Arnorlo Arnoldi la carta è databile a prima del 1600 ed è un misto id nozione di cartografia dedotte dalle pitture di Egnazio Danti e dal lavoro di Alberto Balugoli, autore nel 1571 di una rozza e approssimativa carta del Modenese.
A sinistra, nel cartiglio in alto, il titolo DUCATO DI MODENA REGIO ET CARPI Col dominio della Carfagnana. in basso la scala grafica Scala di miglia quindici (15 miglia pari a mm 77). Nel cartiglio in basso a destra la dedica Al Ser.mo Sig.r D. Cesare d’Este Duca di Modona et Regio etc. Fabio di Gio. Antonio Magini. Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ da 43° 36’ 30’’ a 44° 37’ 30’’ di latitudine, e da 32° 25’ a 34° 3’ 40’’ di longitudine. Acquaforte e bulino, dimensioni mm 374x419.
Esemplare di secondo stato con la dedica di Fabio Magini. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Almagià (1922): pp. 51-53, n. 13; Almagià (1929): pp. 49-51; Arrigoni Bertarelli (1930): n. 1832; Lago (1994): Magini, tav. 16; Terre di Langobardia (2003): pp. 226-227, n. 105 e pp. 230-231, n. 108.
Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)
Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.
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Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)
Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.
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