Napoli
Riferimento: | S39324 |
Autore | Ferrando BERTELLI |
Anno: | 1568 ca. |
Zona: | Napoli |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 255 x 170 mm |
Riferimento: | S39324 |
Autore | Ferrando BERTELLI |
Anno: | 1568 ca. |
Zona: | Napoli |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 255 x 170 mm |
Descrizione
In alto al centro, sotto al bordo superiore, il titolo: NAPOLI. In basso a destra le iniziali F B e nell’angolo, in una targhetta, le iniziali L. P. Opera priva di orientazione e scala grafica. Acquaforte e bulino, stampata su carta vergata coeva, rifilata al rame e con margini aggiunti, in ottimo stato di conservazione,
Veduta della città dal ponte della Maddalena. Si basa sul modello silografico introdotto da Guillaume Gueroult a Lione nel 1551, pubblicato poi nel Premier livre des figures et pourtraitz de villes edito da Balthazar Arnoullet l’anno seguente, che rappresenta la prima veduta della città presa dal ponte della Maddalena e che il Guerolt potrebbe aver disegnato dal vivo durante il suo viaggio in Italia. L’opera del Bertelli che replica fedelmente la veduta pubblicata l’anno precedente (1567) da Paolo Forlani, si distingue per la presenza di un nutrito gruppo di uccelli nel cielo, assenti invece nella veduta del Forlani. La stampa è firmata in lastra con i monogrammi che identificano Ferrando Bertelli, in qualità di editore, e Ludovico Pozzoserrato, quale incisore dell’opera. Oltre a trovarsi in alcune raccolte fattizie cinquecentesche di grande formato, è inserita nella raccolta Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium, edita da Ferrando Bertelli a Venezia nel 1568.
“Altra opera di notevole interesse nell’ambito della cartografia urbana rinascimentale e il Civitatum aliquot insigniorum et locorum… di Ferdinando o Ferrando Bertelli. Bertelli nasce a Boarno di Salo, l’odierna Vobarno, intorno al 1520. Incisore, editore, calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia all’insegna di S. Marco in Merzaria. Poco conosciamo della sua vita, di certo collaboro con Camocio e con Paolo Forlani per l’edizione e la vendita di incisioni, carte geografiche e piante di città. Nel filone dell’iconografia urbana, Ferrando si inserì nel periodo di iniziale fervore editoriale, che coinvolse molti degli editori veneziani. La sua opera più importante e appunto la raccolta dal frontespizio bilingue, italiano e latino, Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium. Disegni di alcune piu illustri citta, et fortezze del mondo, con aggionta di alcune Isole principali, con imprint Ferrando Bertelli formis M.D.LXVIII (1568). Si tratta di un’opera molto particolare, priva di indice, e quindi, anche in questo caso come già abbiamo visto per il “Primo Libro” di Forlani-Zenoi, ogni esemplare esaminato risulta diverso dall’altro. Questa peculiarità avvalora l’ipotesi che le raccolte urbane venissero assemblate secondo la richiesta del committente. La mancanza di indice, unitamente al fatto che il frontespizio venne in seguito utilizzato da Donato Bertelli (con il quale non si e potuto stabilire un legame di parentela) fa si che sotto lo stesso titolo possano talvolta ritrovarsi collezioni eterogenee, sia per soggetti che per numero di immagini. Altro elemento che caratterizza la raccolta di cartografia urbana di Bertelli e la presenza, sulla scia della tradizione rinascimentale veneziana, di numerose carte raffiguranti le isole, firmate dallo stesso Ferrando ma anche dal dalmata Natale Bonifacio (1538-1592). Per quanto riguarda le vedute e piante di città Bertelli si affida a molteplici incisori, alcuni dei quali rimangono noti solamente attraverso il monogramma riportato sulla lastra. Le opere sono monogrammate A.B., F.F., E.B. e L.P. Quest’ultimo e stato identificato con l’artista Lodovico Pozzoserrato o Lodovico Pozzo da Treviso (italianizzazione di Lodewijk Toeput, 1550-1605 circa), pittore e incisore fiammingo naturalizzato italiano, attivo in Veneto e in particolar modo a Treviso. Molte delle opere sono derivazioni (ovvero copie) di quelle pubblicate da Paolo Forlani nel “Primo Libro” del 1567. Altre lastre sono incise da Domenico Zenoi, Orazio Bertelli e alcune incisioni di Nicolo Nelli” (cfr. S. Bifolco, Città e Fortezze Principali del Mondo. Le prime raccolte italiane di cartografia urbana e gli isolari del XVI secolo, in Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, 2018, pp. 122-123).
Bibliografia
Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, 2018, p. 2251, tav. 1154; Destombes (1970): n. 195; Meurer (2002): n. 141; Tavernari (2014): n. 143; Lago (2002): p. 540, fig. 529; Nordenskiold (1981): n. 12(30); Valerio (1998): n. 10.
Ferrando BERTELLI (attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)
La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. errando Bertelli fu incisore, editore calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia tra il 1561 ed il 1572. Non abbiamo notizie biografiche precise del Bertelli.
Collaborò con il Camocio e con il Forlani per l'edizione e il commercio di carte e piante, svolgendo inoltre l'attività fondamentale di diffondere in città care di autori italiani e stranieri, incrementando lo sviluppo della cartografia.
In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione di Giacomo Gastaldi, di Pirro Ligorio ecc. Anche numerose carte dei Disegni delle più illustri città e fortezze del mondo (Venezia 1568) recano la sua firma. Del 1572 è l'ultima sua edizione, le Isole famose, porti, fortezze… sottoposte alla Sig.ria di Venezia,raccolta di 88 carte e piante, forse già pubblicate sciolte e di cui alcune ascrivibili per l'incisione a Martino Rota da Sebenico.
In seguito, carte di Ferrando furono ristampate da Donato Bertelli (con il quale non si può stabilire se vi fossero rapporti di parentela) e da Donato Rascicotti.
Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.
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Ferrando BERTELLI (attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)
La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. errando Bertelli fu incisore, editore calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia tra il 1561 ed il 1572. Non abbiamo notizie biografiche precise del Bertelli.
Collaborò con il Camocio e con il Forlani per l'edizione e il commercio di carte e piante, svolgendo inoltre l'attività fondamentale di diffondere in città care di autori italiani e stranieri, incrementando lo sviluppo della cartografia.
In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione di Giacomo Gastaldi, di Pirro Ligorio ecc. Anche numerose carte dei Disegni delle più illustri città e fortezze del mondo (Venezia 1568) recano la sua firma. Del 1572 è l'ultima sua edizione, le Isole famose, porti, fortezze… sottoposte alla Sig.ria di Venezia,raccolta di 88 carte e piante, forse già pubblicate sciolte e di cui alcune ascrivibili per l'incisione a Martino Rota da Sebenico.
In seguito, carte di Ferrando furono ristampate da Donato Bertelli (con il quale non si può stabilire se vi fossero rapporti di parentela) e da Donato Rascicotti.
Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.
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