Pluvialis Viridis seu Pardalis
Riferimento: | S1333 |
Autore | Luigi Ferdinando MARSILI |
Anno: | 1726 |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 405 x 290 mm |
Riferimento: | S1333 |
Autore | Luigi Ferdinando MARSILI |
Anno: | 1726 |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 405 x 290 mm |
Descrizione
Tavola tratta dal celebre e raro Danubius Pannonico-Mysicus, observationibus geographicis, astronomicis...in sex Tomos digestus. L'Aja e Amsterdam: 1726.
Il bolognese Luigi Ferdinando Marsigli (1658 - 1730) condusse nel corso dei suoi viaggi studi e ricerche di carattere geografico e naturalistico, raccogliendo libri e materiali scientifici con cui arricchì l'Istituto delle Scienze da lui fondato a Bologna nel 1711. Tra le sue opere maggiori figura il Danubius Pannonico-Mysicus, edito all'Aja e a Amsterdam nel 1726 ed illustrato da 107 tavole che lo stampatore bolognese Petronio dalla Volpe, molti anni dopo la morte dell'autore, ripubblicò in forma anonima con il titolo: Pesci che nascono nel Danubio e volatili che vivono lungo d'esso.
Il Danubius Pannonico-mysicus, scritto e illustrato negli anni ‘90 del XVII secolo, quando Marsili era impegnato nella guerra contro gli invasori turchi come generale dell’esercito imperiale, fu pubblicato solo nel 1726, in Olanda, in sei volumi di grande formato. Il testo spiega le ragioni dell’importanza di quest’opera per la storia di discipline come la geografia, la storia naturale e la geologia e il ruolo non solo ornamentale, ma conoscitivo, che nelle intenzioni dell’autore hanno in essa le illustrazioni, affidate a un’eccezionale équipe di artisti e sperimentatori.
Acquaforte, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.
Luigi Ferdinando MARSILI (Bologna - 10 luglio 1658, Bologna - 1 novembre 1730)
Luigi Ferdinando Marsili o Luigi Ferdinando Marsigli è stato uno scienziato, militare, geologo e botanico italiano. Apparteneva a una famiglia aristocratica di Bologna, essendo figlio cadetto del conte Carlo Francesco Marsili e della moglie Margherita Hercolani. Non fece studi regolari, ma si procurò ugualmente una vasta cultura frequentando l'Università di Bologna e quella di Padova, e studiando matematica, anatomia e scienze naturali con maestri insigni, come Geminiano Montanari e Marcello Malpighi. Cominciò prestissimo a viaggiare associando osservazioni scientifiche alla raccolta di dati sull'organizzazione militare. Nel 1671, si recò a Napoli dove visitò i Campi Flegrei e salì sul Vesuvio. Nel 1679 si recò a Costantinopoli, allora capitale dell'Impero Ottomano, dove rimase circa un anno. Frutto del viaggio di ritorno, attraverso la Penisola balcanica, furono le Osservazioni intorno al Bosforo tracio o vero canale di Costantinopoli (1680). Nel 1682 si arruolò nell'esercito dell'imperatore Leopoldo I, fu ferito e fatto prigioniero dai Turchi in un'azione sul fiume Rába, e venduto come schiavo a un Pascià che accompagnò alla battaglia di Vienna. Dopo peregrinazioni e traversie, fu riscattato nel 1684, ritornando alla vita militare in qualità di ingegnere. L'attività di Marsili consistette prevalentemente nello studio e nella progettazione di fortificazioni e altre opere di ingegneria militare quali strade e ponti, nell'apprestamento delle opere d'assedio, nella rilevazione di piante topografiche, e in apprestamenti logistici. L'attività militare gli permise di continuare gli studi: molto importanti quelli derivanti dalla sua conoscenza del Danubio, documentata dalla monumentale Danubius Pannonico-Mysicus (1726), contenente informazioni sulla geografia, l'etnologia, la geologia, e l'idrologia delle regioni danubiane. In qualità di militare, Marsili fu in Ungheria, dove nel 1686 partecipò all'assedio e alla conquista di Buda. In seguito, collaborò alla presa di Smederevo ed alla battaglia di Vidin. Ebbe una parte rilevante nelle trattative di pace con l'Impero Ottomano nel 1691 e più tardi in quelle che condussero alla pace di Carlovitz; fu lui fra l'altro a guidare la commissione di demarcazione per conto dell'Impero austriaco per stabilire i confini con l'Impero ottomano. La carriera del Marsili, che nel frattempo aveva raggiunto il grado di colonnello ed era stato ferito durante l'assedio di Belgrado (1688), fu interrotta bruscamente durante la Guerra di successione spagnola allorché, comandato alla difesa di Breisach agli ordini del conte d'Arco, dopo la caduta della fortezza fu processato insieme col suo comandante. Quest'ultimo, giudicato colpevole di aver capitolato prima del necessario, fu decapitato; Marsili fu degradato e spogliato dei beni (18 febbraio 1704). Fu poi riabilitato molti anni dopo, ma non tornò più alla vita militare, tranne che per un breve intervallo. Trascorse gli ultimi anni a Bologna, e alla città natale donò tutto il materiale raccolto nel corso delle sue ricerche, dando origine in tal modo all'Istituto delle scienze nel 1712. Vennero incaricati sei professori per gestire le differenti branche dell'Istituto, il quale successivamente verrà dotato di una tipografia in grado di stampare documenti, oltre che con l'alfabeto latino, con l'alfabeto greco, l'ebraico e l'arabo. All'Istituto fu strettamente legata l'Accademia delle Scienze. La donazione del ricchissimo materiale accumulato nel corso dei suoi viaggi e delle sue ricerche dette vita al primo nucleo del museo dell'Istituto, al quale si aggiunsero i musei di Aldrovandi e Cospi. A Bologna creò anche una Camera di geografia e nautica. Per due anni soggiornò in Francia, sulle coste provenzali, e le metodiche osservazioni sui fenomeni del mare vennero utilizzate per l'Histoire physique de la mer (1725), considerato il primo trattato scientifico di idrografia. Durante un soggiorno a Maderno, sul Lago di Garda (1725), fece una serie di osservazioni sistematiche, componendole in un'operetta, Osservazioni fisiche sul lago di Garda, che è il primo lavoro prettamente scientifico sul lago, considerato il primo lavoro scientifico di limnologia e idrobiologia. Fu eletto socio dell'Académie française e della Royal Society (alla quale venne presentato da Isaac Newton).
|
Luigi Ferdinando MARSILI (Bologna - 10 luglio 1658, Bologna - 1 novembre 1730)
Luigi Ferdinando Marsili o Luigi Ferdinando Marsigli è stato uno scienziato, militare, geologo e botanico italiano. Apparteneva a una famiglia aristocratica di Bologna, essendo figlio cadetto del conte Carlo Francesco Marsili e della moglie Margherita Hercolani. Non fece studi regolari, ma si procurò ugualmente una vasta cultura frequentando l'Università di Bologna e quella di Padova, e studiando matematica, anatomia e scienze naturali con maestri insigni, come Geminiano Montanari e Marcello Malpighi. Cominciò prestissimo a viaggiare associando osservazioni scientifiche alla raccolta di dati sull'organizzazione militare. Nel 1671, si recò a Napoli dove visitò i Campi Flegrei e salì sul Vesuvio. Nel 1679 si recò a Costantinopoli, allora capitale dell'Impero Ottomano, dove rimase circa un anno. Frutto del viaggio di ritorno, attraverso la Penisola balcanica, furono le Osservazioni intorno al Bosforo tracio o vero canale di Costantinopoli (1680). Nel 1682 si arruolò nell'esercito dell'imperatore Leopoldo I, fu ferito e fatto prigioniero dai Turchi in un'azione sul fiume Rába, e venduto come schiavo a un Pascià che accompagnò alla battaglia di Vienna. Dopo peregrinazioni e traversie, fu riscattato nel 1684, ritornando alla vita militare in qualità di ingegnere. L'attività di Marsili consistette prevalentemente nello studio e nella progettazione di fortificazioni e altre opere di ingegneria militare quali strade e ponti, nell'apprestamento delle opere d'assedio, nella rilevazione di piante topografiche, e in apprestamenti logistici. L'attività militare gli permise di continuare gli studi: molto importanti quelli derivanti dalla sua conoscenza del Danubio, documentata dalla monumentale Danubius Pannonico-Mysicus (1726), contenente informazioni sulla geografia, l'etnologia, la geologia, e l'idrologia delle regioni danubiane. In qualità di militare, Marsili fu in Ungheria, dove nel 1686 partecipò all'assedio e alla conquista di Buda. In seguito, collaborò alla presa di Smederevo ed alla battaglia di Vidin. Ebbe una parte rilevante nelle trattative di pace con l'Impero Ottomano nel 1691 e più tardi in quelle che condussero alla pace di Carlovitz; fu lui fra l'altro a guidare la commissione di demarcazione per conto dell'Impero austriaco per stabilire i confini con l'Impero ottomano. La carriera del Marsili, che nel frattempo aveva raggiunto il grado di colonnello ed era stato ferito durante l'assedio di Belgrado (1688), fu interrotta bruscamente durante la Guerra di successione spagnola allorché, comandato alla difesa di Breisach agli ordini del conte d'Arco, dopo la caduta della fortezza fu processato insieme col suo comandante. Quest'ultimo, giudicato colpevole di aver capitolato prima del necessario, fu decapitato; Marsili fu degradato e spogliato dei beni (18 febbraio 1704). Fu poi riabilitato molti anni dopo, ma non tornò più alla vita militare, tranne che per un breve intervallo. Trascorse gli ultimi anni a Bologna, e alla città natale donò tutto il materiale raccolto nel corso delle sue ricerche, dando origine in tal modo all'Istituto delle scienze nel 1712. Vennero incaricati sei professori per gestire le differenti branche dell'Istituto, il quale successivamente verrà dotato di una tipografia in grado di stampare documenti, oltre che con l'alfabeto latino, con l'alfabeto greco, l'ebraico e l'arabo. All'Istituto fu strettamente legata l'Accademia delle Scienze. La donazione del ricchissimo materiale accumulato nel corso dei suoi viaggi e delle sue ricerche dette vita al primo nucleo del museo dell'Istituto, al quale si aggiunsero i musei di Aldrovandi e Cospi. A Bologna creò anche una Camera di geografia e nautica. Per due anni soggiornò in Francia, sulle coste provenzali, e le metodiche osservazioni sui fenomeni del mare vennero utilizzate per l'Histoire physique de la mer (1725), considerato il primo trattato scientifico di idrografia. Durante un soggiorno a Maderno, sul Lago di Garda (1725), fece una serie di osservazioni sistematiche, componendole in un'operetta, Osservazioni fisiche sul lago di Garda, che è il primo lavoro prettamente scientifico sul lago, considerato il primo lavoro scientifico di limnologia e idrobiologia. Fu eletto socio dell'Académie française e della Royal Society (alla quale venne presentato da Isaac Newton).
|